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La stella polare...

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 La Stella Polare che siamo abituati a vedere ogni notte nel centro del cielo è solo la componente più brillante di un sistema stellare triplo, composto da una stella supergigante gialla di tipo spettrale F7 (Polaris Aa, la Polare propriamente detta) e due compagne bianco-gialle di tipo spettrale F: Polaris b e Polaris Ab.
La Stella Polare è stata fin dall'inizio del Medioevo la guida notturna del viaggiatore, un ago celeste in grado di indicare il Nord da qualsiasi punto dell'emisfero settentrionale, ma ormai sappiamo che non è sempre stato così e non lo sarà mai così, poiché la direzione dell'asse terrestre cambia rispetto alle stelle fisse.
I movimenti della precessione degli equinozi e la nutazione, fa sì che l'asse terrestre oscillando come una trottola quando sta per fermarsi, disegni una specie di cerchio dal contorno ondeggiante nei luoghi in cui interseca la sfera celeste.
Ogni anno il disegno avanza e ci vogliono 25.700 anni perché il movimento riporti la sfera al punto partenza.
Questo significa che la Stella Polare, osservata dalla Terra, ritornerà nella sua posizione fra 26 millenni o poco più. E vuole inoltre dire che la sua vicinanza al polo nord celeste, in termini astronomici, è breve e transitoria.
Nel 3000 a.C, la stella polare era Thuban (costellazione del Drago), mentre tra il 1500 e il 500 a.C la polare era Kochab ( nell'Orsa Minore), una gigante arancione.
Fra un migliaio d'anni sarà passata anche l'era dell'attuale stella polare, a quel tempo sarà il momento della stella Alrai (costellazione di Cefeo, mitologico marito di Cassiopea) che raggiungerà il massimo avvicinamento al polo nord celeste intorno all'anno 4000.
Toccherà poi ad Alderamin (ancora di Cefeo) poi a Deneb (alfa del Cigno).
Molti sono i nomi con cui la stella polare è stata conosciuta in vari secoli e luoghi, sempre nomi che riflettono le sue caratteristiche peculiari.
Per esempi, in hawaiano "HokuPa'a" (la stella immobile), per l'Inuit era "Nuutuittuq" (non si muove mai). Per i Greci era "Phoenice" ma anche "Cynosùra" (la coda del cane), in ricordo di un'epoca in cui la costellazione che la contiene era rappresentata da un cane, anziché da un'orsa.
Fra 14.mila anni la stella del nord sarà la brillantissima Vega, che riprenderà la sua posizione già occupata 14 mila anni fa, quando erano gli umani che stavano per uscire  dall'ultima  glaciazione e dal paleolitico superiore , a orientarsi alla luce della stella polare.    


Ultima modifica di annali il Mar 09 Feb 2021, 03:40 - modificato 2 volte. (Motivazione : colore testo)
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