I violini Stradivari
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I violini Stradivari
Una grande aspirazione per un violista è quella di suonare un violino Stradivari.
Il nome deriva dal costruttore e ideatore, il liutaio cremonese del ‘700, Antonio Stradivari, che realizzò un violino divenuto celebre per la perfetta qualità del suono e per l’impeccabile bellezza delle sue proporzioni.
Il legno usato per la fabbricazione dei violini, proveniva in gran parte da alberi di abete rosso, che sceglieva personalmente recandosi in Val di Fiemme, nel Trentino, località a tutt’oggi famosa per la qualità del legno, tra le migliori al mondo per la produzione di strumenti a corda. Oltre ai violini Stradivari creò anche arpe, violoncelli, chitarre, liuti.
Dopo il 1730, molti strumenti portano la firma sub disciplina Stradivari, probabilmente costruiti dai suoi figli.
Antonio Stradivari morì il 18 dicembre 1737 a Cremona, venne sepolto nella basilica di San Domenico che sorgeva nell'area degli attuali giardini pubblici di Piazza Roma, dove è posta una lastra tombale a ricordo del liutaio.
Dei 1100 strumenti realizzati, ne sono rimasti circa 600, sparsi nei musei o presso collezionisti.
Il nome deriva dal costruttore e ideatore, il liutaio cremonese del ‘700, Antonio Stradivari, che realizzò un violino divenuto celebre per la perfetta qualità del suono e per l’impeccabile bellezza delle sue proporzioni.
Il legno usato per la fabbricazione dei violini, proveniva in gran parte da alberi di abete rosso, che sceglieva personalmente recandosi in Val di Fiemme, nel Trentino, località a tutt’oggi famosa per la qualità del legno, tra le migliori al mondo per la produzione di strumenti a corda. Oltre ai violini Stradivari creò anche arpe, violoncelli, chitarre, liuti.
Dopo il 1730, molti strumenti portano la firma sub disciplina Stradivari, probabilmente costruiti dai suoi figli.
Antonio Stradivari morì il 18 dicembre 1737 a Cremona, venne sepolto nella basilica di San Domenico che sorgeva nell'area degli attuali giardini pubblici di Piazza Roma, dove è posta una lastra tombale a ricordo del liutaio.
Dei 1100 strumenti realizzati, ne sono rimasti circa 600, sparsi nei musei o presso collezionisti.
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