Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Lo studio non ha mai termine e ci riserva nei decenni o centinaia di anni prossimi a nuove scoperte.
Rocc52- Senior
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Pianeta Nove o Buco Nero primordiale...
Un team dell' Harvard University ha sviluppato un nuovo metodo per scoprire buchi neri nel Sistema Solare esterno, osservando ì flare luminosi derivanti dalla distruzione di comete in avvicinamento a ipotetici oscuri oggetti...
Gli scienziati esplorano la possibilità che l’ipotetico nono pianeta del Sistema Solare sia in realtà un buco nero di massa planetaria. In base allo studio, la futura missione Legacy Survey of Space and Time (LSST) avrà la capacità di scoprire eventuali mini buchi neri osservando i lampi generati dallo scontro con piccoli oggetti situati nella Nube di Oort. “Nei pressi di un buco nero, i piccoli oggetti che vi si avvicinano vengono fusi a causa del riscaldamento derivante dall’accrescimento di gas del mezzo interstellare da parte del buco nero”, spiegano...“Una volta che si sono fusi, i piccoli corpi celesti sono soggetti a distruzione mareale, seguita da accrescimento dell’oggetto distrutto da parte del buco nero. Dal momento che i buchi neri sono invisibili, la radiazione emessa dalla materia che precipita verso il buco nero è il solo modo per far luce su questo ambiente oscuro”.
Future ricerche di buchi neri primordiali potranno utilizzare i nuovi calcoli realizzati dal team. “Questo metodo può rilevare o escludere la presenza di buchi neri di massa planetaria oltre i confini della Nube di Oort potrebbe persino riuscire a fissare nuovi limiti sulla porzione di materia oscura contenuta in buchi neri primordiali”.
“LSST ha un ampio campo di visuale, che copre l’intero cielo in continuazione, cercando lampi transienti, altri telescopi sono ottimi per puntare verso un target conosciuto, ma non sappiamo esattamente dove cercare Pianeta Nove. Conosciamo soltanto l’ampia zona in cui potrebbe trovarsi”...
Il gruppo di ricerca che si firma è composto Avi Loeb, Frank B. Baird e Amir Siraj della Harvard University -- https://www.cfa.harvard.edu/news/2020-13
L' immagine è la rappresentazione artistica di un lampo di accrescimento derivante dall’incontro tra un buco nero e una cometa della Nube di Oort..
Credit: M. Weissort..
annali- Senior
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Esplosione stellare in 3D...
No, non stiamo guardando un quadro surrealista ma “V745 Sco”, un sistema stellare binario composto da una stella gigante rossa e una nana bianca bloccate insieme dalla gravità. I due oggetti stellari orbitano tanto strettamente l'uno attorno all'altro che gli strati esterni della gigante rossa sono trascinati via dall'intensa forza gravitazionale della nana bianca, sulla quale nel tempo può accumularsi abbastanza materiale da innescare una colossale esplosione termonucleare...
Gli astronomi hanno osservato V745 Sco nella costellazione dello Scorpione, con Chandra X-Ray Obsertatory, poco più di due settimane dopo lo scoppio del 2014 scoprendo che la maggior parte del materiale espulso dall'esplosione si stava muovendo verso di noi. Per spiegarlo, un team di scienziati dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, dell'Università di Palermo e del Centro di astrofisica di Harvard-Smithsonian ha costruito un modello tridimensionale (3D)dell'esplosione...
Durante l'esplosione fu rilasciata una straordinaria quantità di energia, equivalente a circa 10 milioni di miliardi di bombe all'idrogeno. Gli autori stimano che il materiale di circa un decimo della massa terrestre sia stato espulso...
Nell'immagine che mostra il nuovo modello 3D dell'esplosione, l'onda di scoppio è gialla, la massa espulsa dall'esplosione è viola e il disco di materiale più freddo, che è per lo più incontaminato dagli effetti dell'onda di scoppio, è blu.
annali- Senior
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Nel cuore palpitante della Via Lattea...
Sì, è vero, nel cuore della Via Lattea si annida un buco nero supermassiccio con massa 4 milioni di volte quella solare...
Grazie al telescopio Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) gli astronomi hanno rilevato lampi quasi periodici dove si annida il buco nero supermassiccio Sagittarius A*, e che i brillamenti derivino dall' orbita molto ravvicinata all’orizzonte degli eventi del temibile oggetto...
In realtà il buco nero di per sé non produce alcuna emissione: la sorgente è il rovente disco di materiale circostante il buco nero. Il gruppo di astronomi si è concentrato su variazioni con tempi scala brevi e ha scoperto che il periodo di variazione di 30 minuti è coerente con il periodo orbitale del bordo più interno del disco di accrescimento, del raggio di 0,2 unità astronomiche. Per fare un confronto, Mercurio orbita attorno al Sole ad una distanza di 0,4 unità astronomiche. Tenendo presente la massa colossale al centro del buco nero, gli effetti gravitazionali nel disco sono estremi...
Secondo la teoria della relatività di Einstein, l’emissione viene notevolmente amplificata quando la sorgente si muove verso l’osservatore con una velocità prossima a quella della luce. Il tasso di rotazione del bordo interno del disco di accrescimento è piuttosto elevato, pertanto si verifica lo straordinario fenomeno...
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Dalla redazione Ansa , che farebbe anche rima con ansia , ci dicono che a circa 15k anni luce da noi , ci sarebbe un buchetto di color nero che c'è , ma non ci dovrebbe essere
almeno secondo le teorie correnti ... Tuttavia , sempre pensato che nel minestrone galattico o universale ci deve essre un continuum che non dovrebbe impedire niente ... Ovviamente o giustamente si è ancorati alle osservazioni sperimentali, altrimenti si finirebbe per creare false credenze , tante quante lo sono le menti che li possono pensare - A questo punto lascerei i dettagli alla ns esperta del settore che sicuramente sarà più brava di me ad indicare il cosa e come ... Thank's in avanzo ...
almeno secondo le teorie correnti ... Tuttavia , sempre pensato che nel minestrone galattico o universale ci deve essre un continuum che non dovrebbe impedire niente ... Ovviamente o giustamente si è ancorati alle osservazioni sperimentali, altrimenti si finirebbe per creare false credenze , tante quante lo sono le menti che li possono pensare - A questo punto lascerei i dettagli alla ns esperta del settore che sicuramente sarà più brava di me ad indicare il cosa e come ... Thank's in avanzo ...
Charade- Senior
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Un galattico anello di Einstein...
La galassia blu in primo piano, in un’immagine ripresa dal telescopio spaziale Hubble, si comporta come un’enorme lente gravitazionale, deviando la luce emessa da una galassia di fondo, mostrata in rosso , in un’immagine ripresa nelle onde radio dall’Atacama Large Millimeter Array (ALMA).
L’allineamento è così preciso che la galassia distante è distorta in parte di un anello intorno alla galassia in primo piano, una formazione conosciuta come anello di Einstein. L’analisi dettagliata delle distorsioni indica la presenza di una piccola galassia satellite, rafforzando l’indicazione che molte galassie satelliti sono piuttosto deboli e dominate da materia oscura. La piccola galassia è rappresentata da un puntino bianco sulla sinistra.
annali- Senior
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Buchi neri cannibali...
Con un nuovo studio pubblicato su Physical Review Letters, i ricercatori suggeriscono che le fusioni fra massicci buchi neri stellari avvengano poco al di fuori dei buchi neri supermassicci situati al centro dei nuclei galattici attivi. Gas, stelle, polveri e buchi neri verrebbero catturati in una zona circostante il buco nero, nota come disco di accrescimento. Ruotando nel disco, i buchi neri finirebbero per collidere tra loro e fondersi a formare un buco nero più grande, in grado di continuare a divorare altri piccoli simili...
Insieme a LIGO e Virgo che continueranno a dar la caccia alle onde gravitazionali, i ricercatori si augurano di trovare segnali di grandi buchi neri rotanti che potrebbero confermare i loro modelli.
Rappresentazione artistica di buchi neri binari in corso di fusione...
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
... dopo il big-bang , la materia non oscura , quindi organizzata in atomi , sotto la forza preponderante e modellante della gravità , può produrre le più ampie forme fantasiosamente immaginabili ... basta pensare per analogia a cosa fuoriesce da un collo di bottiglia , seguendo i getti in modalità slow-motion per comprendere in piccolo cosa si produce in scale maggiori ... Le dimensioni qui dette del globulo sottoriportato sono leggermente più grandi di tutto il nostro sistema solare ... quindi se fucina di stelle deve essere o saranno tante piccole stelline in forma globulare tutte vicinissime tra loro ( e non so se siano mai state osservate ) , oppure una sola probabile accentratrice stella che potrebbe diventare una gigante probabilmente blu -
nb., la gialla in oggetto rappresenta il ns sole , la rossa è una stellina nana e le due blu , una in campo ed una fuori campo , sono le dimensioni sempre in scala delle giganti e supergiganti ...
nb., la gialla in oggetto rappresenta il ns sole , la rossa è una stellina nana e le due blu , una in campo ed una fuori campo , sono le dimensioni sempre in scala delle giganti e supergiganti ...
Charade- Senior
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Un misterioso globulo cometario...
La natura di quest'oggetto, il globulo cometario CG4 (chiamato Mano di Dio) rimane tutt'ora incognita per gli scienziati.
Nel 1976 furono scoperti numerosi oggetti allungati simili a comete, divenuti a causa del loro aspetto noti come globuli cometari anche se non hanno nulla a che fare con le comete. Si trovavano tutti in una zona di gas incandescente conosciuta come "Nebulosa di Gum", avevano una testa scura densa e polverosa e una coda lunga e debole. CG4 è uno di questi globuli, si trova a 1300 anni luce da noi, nella costellazione della Poppa.
La sua testa, visibile nell'immagine ha un diametro di 1,5 anni luce, la coda (non visibile nell'inquadratura) si snoda per circa 8 anni luce. La testa è una nube di gas e polvere, visibile solo perché illuminata dalle stelle vicine, contiene abbastanza gas per formare numerose stelle come il Sole.
I globuli cometari potrebbero essere stati in origine delle nebulose sferiche, distorte da esplosione di supernova,oppure essere stati modellati da venti stellari e dalla radiazione ionizzante di stelle calde e massicce.
L'immagine è ripresa dalVLT (Veri Large Telescope dell'ESO...
annali- Senior
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La Galassia del Triangolo
La splendida galassia a spirale Messier 33, nella Costellazione del Triangolo, vista alla distanza di 3 milioni di anni luce dalla Terra si mostra in tutta la sua magnificenza.
Ripresa a raggi x da Chandra (NASA) rivela ammassi di giovani stelle blu che illuminano i suoi vorticosi bracci e regioni di formazione stellare.
In evidenza nell’immagine (in rosa) un insieme di oggetti particolari, come stelle di neutroni, buchi neri e resti di supernova.
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
ALMA esplora una Medusa Cosmica...
Utilizzando gli occhi ALMA e il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, gli astronomi hanno mappato le intense code di una medusa cosmica: una serie di flussi di gas nodosi che escono da una galassia a spirale chiamata ESO 137-001. Le sue code che tracciano flussi d’idrogeno e si presentano in tonalità di viola brillante, riprese dallo strumento MUSE montato sul VLT; e i punti luminosi dell'emissione di anidride carbonica dall'interno del sistema, che si presentano come razzi di rosso-arancio, sono stati individuati da ALMA. Queste code sono causate da un fenomeno drammatico noto come stripping della pressione dell'ariete. Lo spazio tra le galassie in un ammasso non è vuoto ma pieno di materiale che agisce come un fluido viscoso. Mentre una galassia viaggia attraverso l’ambiente resistente, il gas è espulso dalla galassia per formare una scia che crea meravigliosi e intricati sistemi come quello visto qui intorno all'ESO 137-001 (nell'ammasso di galassie della Norma). La direzione e la posizione della coda fanno luce sul modo in cui la galassia si sta muovendo, con le galassie che di solito cadono verso il centro del cluster stesso. Questa immagine offre la prima mappa ad alta risoluzione del gas molecolare freddo in agguato all'interno di un sistema spogliato della pressione dell'ariete. L'ESO 137-001 è una delle galassie meduse più vicine alla Terra ed è particolarmente interessante perché le sue lunghe code estese di gas contengono elementi noti come " proiettili di fuoco": esplosioni di formazione stellare. I meccanismi precisi che regolano il modo in cui le stelle si formano all'interno delle code delle meduse sono misteriosi, e questa mappa fornisce quindi una nuova finestra sulle condizioni necessarie per formare le nuove stelle in ambienti così intensi e mutevoli. L'array ALMA comprende 66 antenne e si trova sull'altopiano Chajinator nel deserto cileno di Atacama a un'altitudine di 5000 metri.
Ultima modifica di annali il Mar 01 Ott 2019, 15:54 - modificato 1 volta. (Motivazione : Cambiato in "proiettili di fuoco" dopo la censura di "p.a.l.l.e di fuoco...(?!))
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
... diciamo che il nostro sistema solare ci starebbe dentro circa per 3 volte , in quanto la "bolla" creata dal nostro sole "giallo" arriva alle dimensione di 1 anno luce (eliopausa) ...
La cosiddetta zona di confine dove il vento solare smette di avere la sua influenza ...
Il limite oltre il quale , per le dimensioni della nostra "stellina" , l'umanità del futuro se sopravviverà dovrà varcare alla ricerca di una nuova "casa" , poiché la terra sarà mangiata da un sole quando diventerà rosso pure isso ... ma si parla di miliardi d'anni ...
La cosiddetta zona di confine dove il vento solare smette di avere la sua influenza ...
Il limite oltre il quale , per le dimensioni della nostra "stellina" , l'umanità del futuro se sopravviverà dovrà varcare alla ricerca di una nuova "casa" , poiché la terra sarà mangiata da un sole quando diventerà rosso pure isso ... ma si parla di miliardi d'anni ...
Charade- Senior
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Evoluzione finale di una stella
Fantastica nebulosa planetaria, (NGC 2371) derivata dall’evoluzione finale di una stella simile al Sole, giunta al termine della sua vita. Dopo la trasformazione in gigante rossa, la stella ha espulso i suoi strati esterni nello spazio, spandendo un resto stellare caldo e compatto, visibile come puntino colorato al centro dell’immagine.
Le nuvole gassose brillano per l’energetica radiazione emessa dal caldo astro centrale,uno spettacolo cosmico che continuerà a mutare nel corso di qualche migliaio di anni, sino a quando i lobi si dissiperanno del tutto e il resto stellare si raffredderà gradualmente, diventando sempre più fioco.
NGC 2371 si trova a circa 4000 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione dei Gemelli, ed è una delle più ampie planetarie conosciute, estendendosi per circa tre anni luce.
annali- Senior
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Un fantastico mosaico di galassie
Un mosaico fotografico con 265 mila galassie…
Un’altra spettacolare immagine dell’universo remoto dal telescopio spaziale Hubble, un mosaico composto da un team internazionale del progetto Hubble Legacy Field.
Una vasta gamma di lunghezze d’onda per creare l’immagine che va dall’ultravioletto al vicino infrarosso, catturando tutte le caratteristiche delle galassie riprese, circa 265 mila, vecchie fino a 13,3miliardi di anni, con quelle più lontane dotate di una luminosità apparente 10 miliardi di volte più debole di quella percepibile dai nostri occhi.
Un’immagine destinata a rimanere insuperata fino a quando non verranno lanciati i futuri telescopi spaziali.
annali- Senior
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Come si forma un ammasso di galassie
Una simulazione al computer spiega come si formano gli ammassi di galassie. Recentemente è stato eseguito un aggiornamento della famosa Illustris Simulation con TNG50.
La prima parte del video in primo piano traccia il gas cosmico (in maggior parte idrogeno) mentre si evolve in galassie e ammassi di galassie dall'universo primordiale ad oggi, con colori più brillanti che indicano un più veloce movimento di gas. In seguito il gas cade in pozzi gravitazionali, si formano le galassie che girano, si scontrano e si uniscono, mentre i buchi neri si formano nei centri della galassia ed espellono il gas circostante ad alte velocità. La seconda metà del video passa alle stelle di rilevamento, mostrando un ammasso di galassie che si uniscono con code di marea e flussi stellari. Il deflusso dai buchi neri in TNG50 è molto complesso e i dettagli sono confrontati con il nostro universo reale. Studiare come il gas si è coalizzato nell'universo primordiale aiuta a capire come si sono formate originariamente la Terra, il Sole e il Sistema Solare.
annali- Senior
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Galassie a gusci...
Strepitosa immagine della galassia ellittica NGC 3923, situata nella costellazione dell’Idra, a circa 90 milioni di anni luce dalla Terra. Le stelle nell’alone sono disposte a strati, particolarmente sottili e simmetrici, dando forma di gusci concentrici, una particolare struttura che si ritiene sia presente in molte galassie ellittiche, come conseguenza di cannibalismo galattico.
Nello scenario cosmico risplendono altre stelle e galassie molto più distanti.
annali- Senior
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Rinascita di una stella
Abell 78 è una nebulosa dalla forma ovale che racconta la storia della vita e della morte stellare. Al centro c’è una stella morente che dopo aver espulso gli strati esterni alla fine della sua vita, è tornata, anche se, brevemente, a risplendere della trascorsa gloria.
Esaurito il combustibile nucleare nei loro nuclei, stelle simile a questa espellono i loro strati gassosi esterni e collassano sotto l’effetto della loro stessa gravità divenendo dense, calde nane bianche. Intorno a loro il materiale espulso urta col gas e la polvere nella zona circostante, portando alla formazione delle nebulose planetarie.
La rinascita alla vita osservata in quest’immagine è un evento eccezionale per una nebulosa planetaria, scoperte solo pochissime di stelle simili a questa, e in questo caso la forma intricata del materiale incandescente della nube spiega la sua storia turbolenta.
Dopo che la reazione nucleare dell’idrogeno e dell’elio si è esaurita nella stella morente causando il collasso gravitazionale, alcuni degli strati più esterni sono diventati tanto densi da far ripartire la fusione dell’elio. Questa rinnovata attività nucleare ha provocato altro vento stellare molto più veloce, spazzando via maggior quantità di materiale. Infine, le interazioni con l’ambiente hanno riscaldato il gas oltre un milione di gradi, inducendolo a brillare nelle immagini radio.
Ultima modifica di annali il Mar 19 Gen 2021, 21:12 - modificato 1 volta. (Motivazione : Sostituita immagine...)
annali- Senior
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Teiere e Milky ay
Anche teiere e bollitori in sincronia con le stelle del Sagittario in un quadro surreale con la via Lattea sulla Valle della morte.
Sopra la stella in cima la teiera celeste splende un luminoso Saturno, mentre sopra l'orizzonte meridionale, in alto a sinistra è un brillante Marte arancione che risplende come un faro celeste a illuminare la notte.
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Non solo polvere.
Nella costellazione del Toro questa polvere non è nota per il suo splendore ma per il potere di assorbimento e opacità. Nella polvere marrone diverse stelle sono visibili con la loro luce blu, altre stelle appaiono stranamente rosse mentre la luce raggiunge fiocamente una colonna di polvere scura. La scena si presenta in una apparente quiete, mentre in realtà, tutt’attorno avvengono continui cicli di tumulti e di rinascite, in ragione dei massicci nodi di gas e polvere che collassano gravitazionalmente per formare nuove stelle, le quali a loro volta, ricreeranno nuova polvere distruggendo quella vecchia.
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Una fantastica luminosissima immagine di NGC 7331, la galassia a spirale nella costellazione di Pegaso, a circa 50 milioni di anni luce di distanza.
Spesso considerata una gemella della Via Lattea, ed è, in effetti, simile alla nostra casa galattica in termini di dimensione, forma e massa. Inoltre ha un tasso di formazione stellare analogo, ospita più o meno lo stesso numero di stelle, nel suo cuore si annida un buco nero supermassiccio e i bracci a spirale presentano una conformazione simile.
La bella rappresentazione include diverse galassie molto più lontane.
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
L’ammasso stellare R136 contiene nove stelle con masse oltre 100 volte superiori a quella del nostro Sole. Si trova nella nebulosa della Tarantola a circa 170.000 anni luce di distanza e contiene anche altre dozzine di stelle molto luminose oltre che massicce. Le sole nove stelle insieme superano di 30 milioni di volte la luminosità del Sole.
Il giovane ammasso è stato ripreso utilizzando la camera a bordo del telescopio Hubble nello spettro ultravioletto per la prima volta.
annali- Senior
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La misteriosa nebulosa Laguna...
Nel suo ventottesimo compleanno, Hubble non manca di stupirci con le incredibili immagini che ci regala. In questa che ritrae la Nebulosa Laguna nella costellazione del Sagittario è visibile al centro la brillante stella Herschel 36, 32 volte più grande del Sole e 200.000 volte più luminosa.
Ultima modifica di annali il Mar 19 Gen 2021, 21:22 - modificato 1 volta. (Motivazione : Sostituita immagine...)
annali- Senior
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Un anello di luce intorno a una stella morta
Il Very Large Telescope dell’ESO in collaborazione con altri telescopi, nel centro di un alone di luce ha ripreso fantastiche immagini di un esclusivo oggetto misterioso. Si tratta del residuo di una stella che un tempo risplendeva a circa 200.000 anni luce dalla Terra, nascosto nell’intrico di filamenti di gas nella Piccola Nube di Magellano, una delle nostre vicine galattiche.
I dati dell’osservatorio a raggi X Chandra hanno confermato la sua identità di stella di neutroni isolata, la prima trovata di là della nostra galassia.
annali- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Ahh meno male che ci sono codeste cose belle da ammirare una tantum o una spessum ... anche se certi buchi neri sono pur sempre incomprensibili ...
Saluti stellari da qui ...
Saluti stellari da qui ...
Charade- Senior
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Re: Stelle Costellazioni Nebulose Buchi Neri
Un bel panorama di polveri stellari nella costellazione dell’Ariete. Notare a destra dell’immagine la splendente stella blu Epsilon Arietis, a circa 330 anni luce di distanza.
Le nubi ricche di polveri che riflettono la luce stellare si trovano a circa 1.000 anni luce dalla Terra, un ricco panorama cosmico che si estende per oltre 140 anni luce.
annali- Senior
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