L'arte degli Etruschi
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Re: L'arte degli Etruschi
Siamo tutti etruschi. Non c’era una sola Etruria, ma tante, che occupavano un territorio molto vasto, dalla pianura padana alla Campania: gli Etruschi, o Rasna, come si definivano loro stessi, dominavano quasi tutta l’Italia.
annali- Senior
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Re: L'arte degli Etruschi
annali ha scritto:La scultura degli etruschi era quasi tutta di arte sacra, i ritrovamenti consistono in elementi decorativi di templi o di tombe. Ciò che contraddistingue la scultura etrusca è la totale assenza di ricerca formale. Essa non ha valore in sé come opera d’arte, ma vale per il significato pratico che si vuole dare.Gli etruschi erano celebri tra i loro contemporanei per le sculture di bronzo, realizzate con particolari processi di fusione. Malgrado che a noi sia giunto pochissimo, solo alcuni pezzi unici come la Chimera d’Arezzo, la Lupa capitolina e l’Arringatore, possiamo da questi farci un’idea di un’arte finemente progredita che resta per noi un totale mistero.La Chimera- statua in bronzo - IV sec. a.c. - Firenze Museo archeologicoIl tempio etrusco, per la cui costruzione erano stabilite precise regole, era caratterizzato da una pianta quasi quadrata. La metà anteriore era costituita da un portico colonnato, la metà posteriore era occupata da tre celle, ospitanti le statue di tre divinità, oppure da una cella singola fiancheggiata da due ali aperte. A parte per il basamento e per le fondamenta, erano utilizzati materiali leggeri e deperibili: mattoni crudi per i muri, e legno per la struttura.
annali- Senior
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Re: L'arte degli Etruschi
Grazie Spit per aver ripreso quest'argomento con notizie e inserti molto interessanti...
Quanto ancora si potrebbe documentare di questo popolo e della sua arte...
annali- Senior
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Re: L'arte degli Etruschi
L'Apollo di Veio è una scultura in terracotta dipinta, della fine del VI secolo a.C., forse attribuibile allo scultore etrusco Vulca e conservata nel Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma.
Fu rinvenuto quasi integro nel 1916, negli scavi di Giulio Quirino Giglioli (1886-1957) del Santuario di Portonaccio presso Veio. Alto circa 1,80 m, faceva parte delle sculture in terracotta in dimensioni naturali, modellate tra il 510 e il 490 a.C., che ornavano il colmo del tetto del tempio tuscanico dedicato a Minerva, a circa 12 m di altezza.
La scultura fu realizzata modellando separatamente il corpo e la testa, le braccia e le gambe, ma fu cotta intera. Le superfici erano dipinte: in nero i capelli, in rosso- violaceo la pelle e in due diverse sfumature di ocra la veste e il mantello.
Lo stile accentua il movimento e presenta volumi nettamente delineati, con le pieghe delle vesti schiacciate sul corpo. L'artista ha tenuto conto del punto di vista fortemente angolato, correggendo le figure con le deformazioni ottiche necessarie. È presente l'influsso della scultura greca contemporanea, come nelle altre manifestazioni di arte etrusca di questo periodo.
È un esempio della capacità tecnica e finezza artistica raggiunta dagli artigiani etruschi alla cui base dominava l'ispirazione religiosa.
L'elemento religioso sempre presente nell'arte come nella mentalità etrusca allontana
Fu rinvenuto quasi integro nel 1916, negli scavi di Giulio Quirino Giglioli (1886-1957) del Santuario di Portonaccio presso Veio. Alto circa 1,80 m, faceva parte delle sculture in terracotta in dimensioni naturali, modellate tra il 510 e il 490 a.C., che ornavano il colmo del tetto del tempio tuscanico dedicato a Minerva, a circa 12 m di altezza.
La scultura fu realizzata modellando separatamente il corpo e la testa, le braccia e le gambe, ma fu cotta intera. Le superfici erano dipinte: in nero i capelli, in rosso- violaceo la pelle e in due diverse sfumature di ocra la veste e il mantello.
Lo stile accentua il movimento e presenta volumi nettamente delineati, con le pieghe delle vesti schiacciate sul corpo. L'artista ha tenuto conto del punto di vista fortemente angolato, correggendo le figure con le deformazioni ottiche necessarie. È presente l'influsso della scultura greca contemporanea, come nelle altre manifestazioni di arte etrusca di questo periodo.
« La sua derivazione da modelli greci è palese e si possono riconoscere tanto elementi di stile ionico che di stile attico. ... Ma l'impeto del suo muovere il passo e la brutale, quasi animalesca ferocia del suo sorriso sono una genuina espressione del gusto etrusco, che rimane pervaso di elementi primitivi. » |
(Ranuccio Bianchi Bandinelli e Antonio Giuliano, op.cit. in bibliografia.) |
L'elemento religioso sempre presente nell'arte come nella mentalità etrusca allontana
« quel processo che si avverte, più o meno definito, nel mondo greco verso una considerazione autonoma del fenomeno artistico, quale attività non soltanto pratica ed etica, ma anche estetica. » |
(Massimo Pallottino, Etruscologia, op. cit. in bibliografia.) |
spitfire- initiate
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Re: L'arte degli Etruschi
La scultura degli etruschi era quasi tutta di arte sacra, i ritrovamenti consistono in elementi decorativi di templi o di tombe. Ciò che contraddistingue la scultura etrusca è la totale assenza di ricerca formale. Essa non ha valore in sé come opera d’arte, ma vale per il significato pratico che si vuole dare.
Gli etruschi erano celebri tra i loro contemporanei per le sculture di bronzo, realizzate con particolari processi di fusione. Malgrado che a noi sia giunto pochissimo, solo alcuni pezzi unici come la Chimera d’Arezzo, la Lupa capitolina e l’Arringatore, possiamo da questi farci un’idea di un’arte finemente progredita che resta per noi un totale mistero.
La Chimera- statua in bronzo - IV sec. a.c. - Firenze Museo archeologico
Il tempio etrusco, per la cui costruzione erano stabilite precise regole, era caratterizzato da una pianta quasi quadrata. La metà anteriore era costituita da un portico colonnato, la metà posteriore era occupata da tre celle, ospitanti le statue di tre divinità, oppure da una cella singola fiancheggiata da due ali aperte. A parte per il basamento e per le fondamenta, erano utilizzati materiali leggeri e deperibili: mattoni crudi per i muri, e legno per la struttura.
annali- Senior
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L'arte degli Etruschi
L’arte della civiltà etrusca di sviluppò nella penisola italica tra VIII e il III secolo a.C., anche se le popolazioni che formavano il popolo etrusco si ritiene venissero da lontano, giunti attraverso il mare, forse dall’Asia Minore.
Furono eccellenti costruttori di opere di pubblica utilità, dalle tombe si ricava la maggior quantità sui dati sull’arte. Alcune avevano le pareti rivestite di stucco, affrescate con scene di vita quotidiana: banchetti rituali, danze e giochi, che si svolgevano realmente in onore dei defunti.
Sono tipiche per l’arte etrusca le figure distese sui sarcofagi, isolate o in coppia.
Furono abili ceramisti e l’abbondanza di argilla nel territorio favorì la produzione di statue, rilievi e vasi in terracotta.
Le immagini erano realistiche, dai colori vivaci (prevalgono tonalità calde e con il bianco e il nero sono utilizzati il rosso, il bruno, il giallo, il verde e l’azzurro) e dovevano emergere con chiarezza ed erano stesi su ampie zone. Inoltre sugli sfondi monocromi a tinte chiare, spiccavano i contorni segnati da nitide linee scure. La linea di contorno, ne accentuava la bidimensionalità facendola risaltare allo sfondo.
annali- Senior
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