Attraverso l'Amazzonia...

**annali**

L’Amazzonia è considerata uno dei più ricchi patrimoni ecologici del pianeta, nel quale è possibile trovare fino a 3.000 varietà di farfalle e, in mezzo alla folta vegetazione, circa 4000 varietà di splendide orchidee.

Tra i rami e sul terreno, si annidano più di 90 specie di serpenti e inoltre, secondo le stime, fiumi e ruscelli sono popolati da 2500 specie di pesci, incluse anguille elettriche e piragna.

Dai piedi delle Ande peruviane si estende per la maggior parte in Brasile, interessando in minor misura Venezuela, Colombia, Bolivia.

Ha un clima equatoriale caratterizzato da elevate temperature quasi tutto l’anno, da abbondanti precipitazioni che cadono perlopiù sotto violenti acquazzoni pomeridiani.

L’abbondanza delle precipitazioni hanno per conseguenza sul Rio delle Amazzoni, il secondo fiume del mondo per lunghezza( 6280km), l’accrescimento delle masse d’acqua, che straripano sommergendo vastissime superfici.

Gli abitanti, costituiti in prevalenza da amerindi, presentano una grande frammentazione etnica, dovuta al continuo spostamento e al persistere dell’organizzazione tribale.

Vivono in villaggi primitivi lungo i corsi d’acqua con capanne su palafitte.

Fu durante il corso del XVI e XVII secolo che i “conquistadores”spagnoli invasero l’Amazzonia, seguiti a ruota da missionari gesuiti e francescani, decisi a convertire i nativi alla fede cattolica.

Stando a stretto contatto con gli europei, migliaia di loro furono stroncati dal morbillo, vaiolo, difterite e lebbra.

Molti indigeni fuggirono dalle missioni fondate dai vari religiosi e nelle rivolte scoppiate decine di missionari furono uccisi.

Oggi molte popolazioni indigene continuano a vivere secondo antiche usanze, ma le tribù che sono più a contatto con il mondo esterno hanno adottato l’abbigliamento occidentale.

Gli abitanti dell’Amazzonia dalle piante traggono le cure per ogni malattia, dai morsi di serpente alla dissenteria. A vigilare sulle tradizioni religiose e sulla comunità ci sono gli sciamani, che si servono delle piante dagli effetti allucinogeni per entrare in trance.

La foresta provvede i materiali necessari per i trasporti e le vie di comunicazione a distanza, servendo gli alberi alla costruzione di canoe, con cui attraversare i corsi d’acqua e di tamburi con cui trasmettere messaggi udibili a notevoli distanze.

A tutt’oggi, sembra che il mondo dei popoli dell’amazzonia sia destinato a scomparire.

La foresta viene frazionata dalla costruzione di nuove strade, il disboscamento illegale lascia dietro di sé grandi spiazzi desolati, distruggendo ogni giorno un’area equivalente a 1.200 campi di calcio.