Pablo Neruda
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Re: Pablo Neruda
Ode a un ciuffo di violette
Crespo mazzolino sommerso
nell’ombra:
gocce d’acqua violetta
e luce selvatica
crebbero con il tuo aroma:
una fresca bellezza sotterranea
salì con i tuoi bocci
e fece sussultare
i miei occhi e la mia vita.
Immergo nella tua bellezza
il mio vecchio viso
e qualcosa della terra
tu mi trasmetti,
e non è solo un profumo,
non è il solo grido
del tuo colore, è una parola
con rugiada …
… Ciuffo notturno fra le foglie verdi
non c’è parola azzurra per dirti:
più di qualsiasi parola
un palpito del tuo aroma ti descrive
Ultima modifica di Tara il Dom 22 Mag 2022, 20:36 - modificato 1 volta.
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Eh già. .non si puo mica rispondere a tutti ..seduta istante.
Poi un bel giorno ...oplà ! La risposta giusta..al momento giusto
...ah.si..non è facile e non è da tutti !
Poi un bel giorno ...oplà ! La risposta giusta..al momento giusto
...ah.si..non è facile e non è da tutti !
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
e hh lo so perdono ,,, ma il forum sembra piccolo , ma non si può badare e rispondere a tutto ,,, e siccome qui abbiamo definito di essere senza tempo , sono/ sarei giustificato ,,,
Charade- Senior
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Re: Pablo Neruda
Ma guarda un po..dopo sei mesi vai a rispolverare un mio.commento
..pardon..di Pablo -
Eh ..bhe...
.
..pardon..di Pablo -
Eh ..bhe...
.
Ultima modifica di Tara il Sab 21 Mag 2022, 22:31 - modificato 1 volta.
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Tara ha scritto:.......
Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.
Pablo Neruda
Non vorrei essere profano , ma è lo stesso processo mentale che avviene quando cerchi di spiegar barzellette intuitive ed evidenti ,,,
Di sicuro sarà più veloce l'intuitività nell'immediatezza del pensare , ma un'adeguata ragion del disquisire , ne completa la comprensione -
Non è facile e non è da tutti !
Charade- Senior
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Re: Pablo Neruda
SE SAPRAI STARMI VICINO
di Pablo Neruda
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio
perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
di Pablo Neruda
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio
perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
Azzurra- Senior
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Re: Pablo Neruda
.......
Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.
Pablo Neruda
Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.
Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
a quei fiori
sciolti
dalla luce della luna,
da quell’odore d’amore
esasperato,
immerso nella fragranza,
sorse
dall’albero del limone il giallo,
dal suo planetario
discesero i limoni sulla terra.
sciolti
dalla luce della luna,
da quell’odore d’amore
esasperato,
immerso nella fragranza,
sorse
dall’albero del limone il giallo,
dal suo planetario
discesero i limoni sulla terra.
Tenera merce!
Si riempirono le costiere, i mercati,
di luce, di oro silvestre,
e aprimmo due metà
di miracolo,
acido congelato
che scorreva
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più intenso
della natura, intrasferibile,
Si riempirono le costiere, i mercati,
di luce, di oro silvestre,
e aprimmo due metà
di miracolo,
acido congelato
che scorreva
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più intenso
della natura, intrasferibile,
vivo, irriducibile,
nacque dalla freschezza
del limone,
della sua casa fragrante,
dalla sua acida, segreta simmetria.
nacque dalla freschezza
del limone,
della sua casa fragrante,
dalla sua acida, segreta simmetria.
Nel limone i coltelli
han tagliato
una piccola cattedrale
l’abside nascosto
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
han tagliato
una piccola cattedrale
l’abside nascosto
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
Così, quando la tua mano
impugna l’emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d’oro spargi,
una coppa gialla
con miracoli,
uno dei capezzoli profumati
del petto della terra,
il raggio della luce ch’è diventato frutta,
il fuoco minuto di un pianeta.
impugna l’emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d’oro spargi,
una coppa gialla
con miracoli,
uno dei capezzoli profumati
del petto della terra,
il raggio della luce ch’è diventato frutta,
il fuoco minuto di un pianeta.
Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
brava Azzurra..un caro saluto..
ghOtam- Junior
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Località : caput mundi
Re: Pablo Neruda
"Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo.
Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti." Pablo Neruda
vale a dire che colui/colei che ci completa, riesce a "tirare fuori" la nostra anima di bambino
Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti." Pablo Neruda
vale a dire che colui/colei che ci completa, riesce a "tirare fuori" la nostra anima di bambino
Azzurra- Senior
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Re: Pablo Neruda
come un battito d'ali..
un granello del tempo..
disperso nel mondo..
sogno i tuoi occhi fatati..
tu..
cosi lontana cosi vicina..
cosi bella e irraggiungibile..
cos'è la vita..
se non un battito d'ali..
e un destino segnato..
che ci illude per sempre..
ti cerco..quando c'è il gelo..
e ti guardo..
e vorrei piangere ma non posso..
sono là..
al di là del mare..e..
ti aspetto...
only for you my girl...by Ghotam..
ghOtam- Junior
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Località : caput mundi
Re: Pablo Neruda
Io le costellazioni sfogliai, ferendomi,
afflilando le dita al contatto delle stelle,
tessendo fibra a fibra la gelida orditura
di un castello senza porte...
Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Sto segnando da tempo ...
Sto segnando da tempo con croci di fuoco
l'atlante bianco del tuo corpo.
La mia bocca era un ragno che passava nascondendosi.
In te, dietro te, timorosa, assetata.
Storie da raccontarti sulla sponda della sera,
perché tu non sia triste, bambola triste e dolce.
Un cigno, un albero, qualcosa che è lontano e gioioso.
La stagione dell'uva, la stagione matura e piena di frutti.
Io che ho vissuto in un porto e da lì ti amavo.
La solitudine solcata di sogno e di silenzio.
Rinchiuso tra il mare e la tristezza.
Silenzioso, delirante, tra due gondolieri immobili.
Tra le labbra e la voce, qualcosa va morendo.
Qualcosa che ha ali d'uccello, fatto d'angoscia e d'oblio.
Così come e reti non trattengono l'acqua.
Bambola mia, restano solo gocce tremanti.
Eppure, qualcosa canta tra queste parole fugaci.
Qualcosa canta, qualcosa sale fino alla mia avida bocca.
Oh poterti celebrare con tutte le parole della gioia.
Cantare, bruciare, fuggire, come un campanile nelle mani di un folle.
Mia triste tenerezza, in cosa muti all'improvviso?
Quando o raggiunto il vertice più ardito e freddo
il mio cuore si chiude come un fiore notturno. Pablo Neruda
-- Pablo Nerud
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Giochi ogni giorno...
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi. Pablo Neruda:heart:
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
La canzone disperata
Il tuo ricordo emerge dalla notte in cui sono.
Il fiume riannoda al mare il suo lamento ostinato.
Abbandonato come i moli all'alba.
È l'ora di partire, oh abbandonato!
Sul mio cuore piovono fredde corolle.
Oh sentina di rifiuti, feroce tana di naufraghi!
In te si accumularono le guerre e i voli.
Da te innalzarono le ali gli uccelli del canto.
Tutto hai inghiottito, come la lontananza.
Come il mare, come il tempo. Tutto in te fu naufragio!
Era l'ora felice dell'assalto e del bacio.
L'ora dello stupore che ardeva come un faro.
Ansietà di nocchiero, furia di palombaro cieco,
torbida ebbrezza d'amore, tutto in te fu naufragio!
Nell'infanzia di nebbia la mia anima alata e ferita.
Scopritore perduto, tutto in te fu naufragio!
Ti attaccasti al dolore, ti aggrappasti al desiderio.
Ti abbatté la tristezza, tutto in te fu naufragio!
Feci retrocedere la muraglia d'ombra,
andai oltre il desiderio e l'atto.
Oh carne, carne mia, donna che amai e persi,
te, in quest'ora umida, evoco e canto.
Come una coppa albergasti l'infinita tenerezza,
e l'infinito oblio t'infranse come una coppa.
Era la nera, nera solitudine delle isole,
e lì, donna d'amore, mi accolsero le tue braccia.
Era la sete e la fame, e tu fosti la frutta.
Erano il dolore e le rovine, e tu f osti il miracolo.
Ah donna, non so come hai potuto contenermi
nella terra della tua anima, nella croce delle tue braccia!
Il mio desiderio di te fu il più terribile e corto,
il più sconvolto ed ebbro, il più teso e avido.
Cimitero di baci, c'è ancora fuoco nelle tue tombe,
ancora ardono i grappoli sbeccuzzati d'uccelli.
Oh la bocca morsa, oh le baciate membra,
oh gli affamati denti, oh i corpi intrecciati.
Oh la copula pazza di speranza e di vigore
in cui ci annodammo e ci disperammo.
E, la tenerezza, lieve come l'acqua e la farina.
E la parola appena incominciata sulle labbra.
Questo fu il mio destino e in esso viaggiò il mio anelito,
e i n esso cadde il mio anelito, tutto in te fu naufragio!
Oh sentina di rifiuti, in te tutto cadeva,
che dolore non spremesti, che dolore non ti soffoca.
Di caduta in caduta ancora fiammeggiasti e cantasti.
In piedi come un marinaio sulla prua di una nave.
Ancora fioristi in canti, ancora prorompesti in correnti.
Oh sentina di rifiuti, pozzo aperto e amaro.
Pallido palombaro cieco, sventurato fromboliere,
scopritore perduto, tutto in te fu naufragio!
È l'ora di partire, la dura e fredda ora
che la notte lega ad ogni orario.
Il cinturone rumoroso dei mare cinge la costa.
Sorgono stelle fredde, emigrano neri uccelli.
Abbandonato come i moli nell'alba.
Solo l'ombra tremula si contorce nelle mie mani.
Ah più in là di ogni cosa. Ah più in là di ogni cosa.
È l'ora di partire. Oh abbandonato! Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Quando sento il suo corpo di creta bianca
e mobile tendersi a palpitare presso il mio,
è come una marea, quando lei è al mio fianco.
Disteso davanti ai mari del Sud ho visto
arrotolarsi le acque ed espandersi
incontenibilmente
fatalmente
nelle mattine e nei tramonti.
Acqua delle risacche sulle vecchie orme,
sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose,
acqua delle risacche che dalle stelle
s'apre come una rosa immensa,
acqua che va avanzando sulle spiagge come
una mano ardita sotto una veste,
acqua che s'inoltra in mezzo alle scogliere,
acqua che s'infrange sulle rocce,
e come gli assassini silenziosa,
acqua implacabile come i vendicatori
acqua delle notti sinistre
sotto i moli come una vena spezzata,
o come il cuore del mare
in una irradiazione tremante e mostruosa.
È qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce
immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,
è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.
Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile,
ala dei terribili
che si muove nella notte della mia carne
e della sua come un'acuminata forza di frecce nel cielo.
Qualcosa d'immensa fuga,
che non se ne va, che graffia dentro,
qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,
qualcosa che,
contro tutto s'infrange,
contro tutto,
come i prigionieri contro le celle!
Lei, scolpita nel cuore della notte,
dall'inquietudine dei miei occhi allucinati:
lei, incisa nei legni del bosco
dai coltelli delle mie mani,
lei, il suo piacere unito al mio,
lei, gli occhi suoi neri,
lei, il suo cuore, farfalla insanguinata
che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!
Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!
È come un vento scatenato!
Se le mie parole trapassano appena come aghi
dovrebbero straziare come spade o come aratri!
È come una marea che mi trascina e mi piega,
è come una marea, quando lei è al mio fianco! Pablo Neruda
e mobile tendersi a palpitare presso il mio,
è come una marea, quando lei è al mio fianco.
Disteso davanti ai mari del Sud ho visto
arrotolarsi le acque ed espandersi
incontenibilmente
fatalmente
nelle mattine e nei tramonti.
Acqua delle risacche sulle vecchie orme,
sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose,
acqua delle risacche che dalle stelle
s'apre come una rosa immensa,
acqua che va avanzando sulle spiagge come
una mano ardita sotto una veste,
acqua che s'inoltra in mezzo alle scogliere,
acqua che s'infrange sulle rocce,
e come gli assassini silenziosa,
acqua implacabile come i vendicatori
acqua delle notti sinistre
sotto i moli come una vena spezzata,
o come il cuore del mare
in una irradiazione tremante e mostruosa.
È qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce
immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,
è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.
Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile,
ala dei terribili
che si muove nella notte della mia carne
e della sua come un'acuminata forza di frecce nel cielo.
Qualcosa d'immensa fuga,
che non se ne va, che graffia dentro,
qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,
qualcosa che,
contro tutto s'infrange,
contro tutto,
come i prigionieri contro le celle!
Lei, scolpita nel cuore della notte,
dall'inquietudine dei miei occhi allucinati:
lei, incisa nei legni del bosco
dai coltelli delle mie mani,
lei, il suo piacere unito al mio,
lei, gli occhi suoi neri,
lei, il suo cuore, farfalla insanguinata
che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!
Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!
È come un vento scatenato!
Se le mie parole trapassano appena come aghi
dovrebbero straziare come spade o come aratri!
È come una marea che mi trascina e mi piega,
è come una marea, quando lei è al mio fianco! Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Non solo il fuoco
Ahi, sì, ricordo,
ahi, i tuoi occhi chiusi
come pieni dentro di luce nera,
tutto il tuo corpo come una mano aperta,
come un grappolo bianco della luna,
e l'estasi,
quando un fulmine ci uccide,
quando un pugnale ci ferisce nelle radici
e una luce ci spezza la chioma,
e quando
di nuovo
torniamo alla vita,
come uscissimo dall'oceano,
come tornassimo feriti
dal naufragio
tra le pietre e l'alghe rosse.
Ahi, vita mia,
non solo il fuoco tra noi arde,
ma tutta la vita,
la semplice storia,
l'amore semplice
di una donna e d'un uomo
uguali a tutti gli altri. Pablo Neruda-
a
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Grande è il mio amore
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
m'accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos'è questo!
È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
È l'incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d'astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s'estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra
- com'io son venuto -
per contenerti,
desiderarti, riceverti. Pablo Neuda
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
m'accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos'è questo!
È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
È l'incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d'astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s'estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra
- com'io son venuto -
per contenerti,
desiderarti, riceverti. Pablo Neuda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Se mi dimentichi
Voglio che tu sappia una cosa,tu sai questa cosa,
se guardo la luna di cristalloil ramo rosso del lento autunno alla mia finestra,se tocco vicino al fuocol'impalpabile cenere o il corpo rugoso della legna,tutto mi conduce a tè, come se ciò esiste aromi,luce,metalli,fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono.
Orbene se a poco a poco cessi d'amarmi cesserei d'amarti poco apoco,Se d'improvviso mi dimentichi non cercarmi,perchè già ti avrò dimenticata,se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici,pensa chè in quel giorno e in quell'ora leverò in alto le mie braccia, e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
Ma se ogni giorno e ogni sera senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile,se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,Ai amore mio Ai mia....
In me tutto quel fuoco si ripete ,in me nulla si spegne ne dimentica,il mio amore si nutre del tuo amore amata, e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia .......senza uscire dalle mie. Pablo Neruda
Voglio che tu sappia una cosa,tu sai questa cosa,
se guardo la luna di cristalloil ramo rosso del lento autunno alla mia finestra,se tocco vicino al fuocol'impalpabile cenere o il corpo rugoso della legna,tutto mi conduce a tè, come se ciò esiste aromi,luce,metalli,fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono.
Orbene se a poco a poco cessi d'amarmi cesserei d'amarti poco apoco,Se d'improvviso mi dimentichi non cercarmi,perchè già ti avrò dimenticata,se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici,pensa chè in quel giorno e in quell'ora leverò in alto le mie braccia, e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
Ma se ogni giorno e ogni sera senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile,se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,Ai amore mio Ai mia....
In me tutto quel fuoco si ripete ,in me nulla si spegne ne dimentica,il mio amore si nutre del tuo amore amata, e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia .......senza uscire dalle mie. Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
Posso scrivere i versi...
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".
E il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta.
Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.
Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo. Pablo Neruda
Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".
E il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta.
Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.
Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo. Pablo Neruda
Tara- Senior
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Re: Pablo Neruda
E’ PROIBITO
Pablo Neruda
E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento
non avere neanche un momento
per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
E’ proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Tara- Senior
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Data d'iscrizione : 10.07.13
Re: Pablo Neruda
Poesia di Pablo Neruda
Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta
Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta
Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta,
quello che riempie il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell'acqua.
Un sole nero e ansioso si attorciglia alle matasse
della tua nera chioma, quando allunghi le braccia.
Tu giochi con il sole come un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due piccoli stagni scuri.
Bimba bruna e flessuosa, nulla mi avvicina a te
.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell'ape,
l'ebbrezza dell'onda, la forza della spiga.
Eppure il mio cuore cupo ti cerca,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce disinvolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di grano e il sole, il papavero e l'acqua----
Tara- Senior
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Data d'iscrizione : 10.07.13
Re: Pablo Neruda
Poesia di Pablo Neruda
La notte, amata, ormeggia il tuo cuore al mio
La notte, amata, ormeggia il tuo cuore al mio
La notte, amata, ormeggia il tuo cuore al mio
e che essi nel sonno sconfiggano le tenebre
come un doppio tamburo che combatte nel bosco
contro il muro spesso delle foglie bagnate.
Notturna traversata, brace nera del sogno
che intercetta il filo delle uve terrestri
con la puntualità di un treno sfrenato
che ombra e pietre fredde travolga senza cessare.
Per questo, amore, ormeggiami al movimento puro,
alla tenacità che nel tuo petto batte
con le ali di un cigno sommerso,
perché alle domande stellate del cielo
risponda il nostro sogno con una sola chiave,
con una sola porta chiusa dall'ombra.
Tara- Senior
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