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Così parlava Nietzsche...

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Così parlava  Nietzsche... Empty Re: Così parlava Nietzsche...

Messaggio  Mr Weiß

Da viaggi senza meta : 

Senza più tempo continuava questa oberante maratona e Ζωροάστρης  ci ispiro :

Qui me ne stavo e il niente regnava , sua maestà il nulla attendevo , al di la
di ogni determinazione , al di qua di ogni costrizione , fluttuare incessante
tutto sadico ludo –

tutto cielo , tutto terra , tanto orizzonte senza fine --
ma ecco , sorprendente , si divise l'essere , e cento rimasero uno --

*** vicino Friedrich rimase e regno ***

Così parlava  Nietzsche... Faravahar

Mr Weiß
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Messaggio  annali


 
 
 
Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque il 15 ottobre 1844 nella Sassonia prussiana a Rocken, distante una ventina di chilometri da Lipsia. Il padre era un pastore protestante e fervente monarchico, per questo motivo battezzò il figlio con i nomi del re di Prussia Federico Guglielmo.
 
Federico Guglielmo IV di Hohenzollern, dopo l’ascesa al trono aveva concesso alle Diete provinciali il permesso di costituire una Dieta nazionale, proclamando che solamente i giacobini, i parrucconi e le scimmie avrebbero potuto mettere in dubbio la sua fede nelle libertà. A quel tempo, i bambini cominciavano a lavorare all’età di quattro anni e gli operai morivano letteralmente di fame.
 
Nel 1849 Nietzsche divenne orfano di  padre e l’anno dopo gli morì il fratello Joseph di due anni, così che la madre decise di trasferirsi con il piccolo Friedrich a Naumburg, dove aveva i parenti.Dopo le scuole elementari Nietzsche fu iscritto in una scuola privata, dove s’insegnava religione, latino e greco. Iniziò a comporre musica e poesie.
Conclusi gli studi ginnasiali, nel 1864 s’immatricolò all’università di Bonn come studente di teologia, per desiderio della madre e della sorella Elisabeth. Non interessato di teologia, l’anno successivo si trasferì a Lipsia per seguire le lezioni di filologia classica di Albrecht Ritschi, con l’appoggio del quale, nel 1869 ottenne la cattedra di letteratura greca presso l’università di Basilea, rinunciando alla cittadinanza prussiana senza tuttavia chiedere quella svizzera.
Nei primi mesi del 1871 completò la prima stesura de” La nascita della tragedia dallo spirito della musica, ovvero grecità e pessimismo”.
Nel ’72 si recò a Bayreuth, dove conobbe Wagner e Malwida von Meysenburg, fervente wagneriana, della quale fu ospite quando si trasferì in Italia, a Sorrento.
Dal 1977 si trasferì di nuovo a Basilea per riprendere l’attività didattica, interrompendola due anni dopo con la richiesta d’essere definitivamente collocato a riposo per motivi di salute.
Da quel momento in poi, la sua vita fu movimentata da una lunga serie di viaggi, attraverso l’Italia, la Francia, la Svizzera.
Negli alberghi dove alloggiava, causa la sua misantropia, pranzava sempre mezz’ora prima degli altri, per evitare le chiacchiere e i rumori molesti che avrebbero peggiorato la sua già pessima digestione. 
 
Nei dieci anni di vita vagabonda collezionò litigi con amici e parenti e delusioni amorose.  Con Wagner, del quale criticava il ritorno al misticismo cristiano, ruppe ogni rapporto, il che lo indusse a disfarsi delle partiture con dedica che il musicista gli aveva donato.
Nel 1885 la sorella Elisabeth si sposò, ma lui non assistette al matrimonio, essendo lo sposo antisemita e wagneriano. Nello stesso anno non trovò alcun editore disposto a pubblicare la quarta parte del “ Così parlò Zarathustra”, opera in cui, attraverso discorsi d’intonazione biblica pronunciati dal profeta persiano, l’autore illustra le proprie convinzioni: portare la decadenza del mondo causata dalla scienza tradizionale e dalla morale cristiana, alle sue estreme conseguenze, per tramutare l’annientamento di ogni valore convenzionale in trionfo, tramite la volontà di potenza e la creazione dell’oltre – uomo.
Quindi fu con denari suoi, che ricorse a un’edizione privata, cosa che fu costretto a fare pure per pubblicare: “ Al di là del bene e del male”.
 
Nel 1889, Nietzsche cominciò a dar segni di gravi squilibri e ricoverato in una clinica per malattie nervose. Una volta dimesso fu accudito dalla madre prima e dalla sorella poi, finché il 25 agosto 1900, terminò la sua lunga sofferenza.
 
Nietzsche fu vittima non solo del nazionalsocialismo, ma anche dei suoi interpreti, che vollero far propri taluni aspetti del suo pensiero e delle sue intuizioni filosofiche.


Ultima modifica di annali il Dom 28 Feb 2021, 22:09 - modificato 1 volta. (Motivazione : dimensionato caratteri titolo)
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