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I misteri di Saliceto

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Tante simbologie che non dovrebbero esistere sulla facciata di una chiesa, il più importante monumento rinascimentale del Piemonte, mentre vi si trovano in abbondanza. Sul portale e sulla facciata sono scolpite sirene, salamandre, la rosa, una rana alata, il Giano Bifronte, l’Araba Fenice, un pellicano che nutre i piccoli con il proprio sangue. E molti ancora.
La chiesa fu edificata per volontà del potente cardinale Carlo Domenico del Carretto, che sarebbe dovuto diventare papa succedendo a Giulio II, nonostante mai avesse preso gli ordini sacerdotali. Un altro mistero che la chiesa sia stata consacrata nell’agosto 1740, duecento anni dopo la sua costruzione, alla vigilia di San Lorenzo protettore della casata Del Carretto.
L’enigma più grande e incomprensibile, a parte la rappresentazione di Ermete Trismegisto, il tre volte  grande,  è come possa apparire scolpito sulla facciata di una chiesa l’immagine di Baffometto, un idolo attribuito ai templari.
La parola “Baphomet”, appare e scompare nella storia un’unica volta, quando fu contestata ai Cavalieri del Tempio durante il loro processo a Parigi, accusati di adorare l’idolo con grandi baffi e piedi di caprone da tribunale dell’Inquisizione negli anni tra il 1304 e il 1314.
Tanto bastò per convincere non solo gli inquisitori ma anche papa Clemente V che i Templari avessero abbandonato l’ortodossia della Chiesa Romana.
In molte chiese gotiche, in Francia, Italia, Inghilterra, Spagna e Cipro, l’effige di Baffometto si trovava alla base dei pilastri a fascio portanti l’intera architettura, come il marchio di fabbrica dei franchi muratori protetti e finanziati dai Templari.  Nei due secoli della loro storia moltissime cattedrali gotiche svettarono verso il cielo, per poi cessare di colpo con la fine dell’ordine cavalleresco.
E duecento anni dopo compare sulla facciata di una chiesa-mausoleo di un cardinale che non aveva pronunciato i voti ma che ambiva essere eletto papa.
A Saliceto, oltre al castello, con i suoi bellissimi affreschi, alcuni antichi e altri rinascimentali, coevi forse alla stessa facciata della chiesa, sono stati scoperti nei sotterranei profondi, con ampie volte di pietra, altri importanti reperti.
Inoltre gallerie, probabilmente di epoca precristiana, che si addentrano nelle colline circostanti, mentre altri sotterranei corrono sotto l’abitato, tutti percorribili a cavallo, di cui uno murato recentemente che  collegava  il castello alla chiesa.
Tanti misteri e enigmi irrisolti a Saliceto, paese  ai piedi della Collina della  Rosa, un punto strategico legato al nome Templare.



Ultima modifica di annali il Gio 04 Feb 2021, 03:38 - modificato 1 volta. (Motivazione : dimensionato caratteri testo)
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