FRANS GEFFELS -L'ASSEDIO DI VIENNA
Arc en ciel :: Presente :: Le musa mancanti - Pittura & Scultura :: I capolavori della pittura italiana e straniera del '400 fine '800.
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FRANS GEFFELS -L'ASSEDIO DI VIENNA
Trovato tra i “fiamminghi” un grandioso dipinto del pittore Frans Geffels (1625-1694), che illustra la scena ultima dello scontro tra turchi e difensori di Vienna.
Sullo sfondo è la città, cinta da perimetro murario a stella: lo spessore dei bastioni a forma di “punta di freccia” riduce il potere distruttivo delle armi nemiche.
A destra del dipinto le varie rappresentanze dell’esercito turco, con l’elite dei “kapu kulu”, o servitori della porta, tra cui molti tecnici, artiglieri detti “topku”, i genieri( lagunci) , armieri e portamunizioni( cebeci), e combattenti a cavallo(sipahis) oltre naturalmente ai famosi “giannizzeri.
Alla sinistra sono invece dipinti i “lancieri” di re Sobieski, ultimi cavalieri polacchi a combattere con la lancia.
Tra le file polacche combattono anche i Tartari provenienti dalla Lituania, abbigliati secondo l’uso etnico, con il copricapo adornato di un ciuffo di paglia per distinguersi dai turchi.
Il campo turco, rimasto in pratica sguarnito, è invaso dalle truppe della Lega Santa e dai cavalieri polacchi. Il Gran Visir rinuncia alla difesa dopo pochi inutili tentativi e fugge portando con sé la bandiera sacra al profeta. I suoi ultimi ordini saranno di ritirata per le truppe nelle trincee e uccisione dei prigionieri, cosa che non avvenne per mancanza di tempo.
Visto nel suo insieme, un dipinto imponente nel divampare dell’ultima strenua battaglia.
Sullo sfondo è la città, cinta da perimetro murario a stella: lo spessore dei bastioni a forma di “punta di freccia” riduce il potere distruttivo delle armi nemiche.
A destra del dipinto le varie rappresentanze dell’esercito turco, con l’elite dei “kapu kulu”, o servitori della porta, tra cui molti tecnici, artiglieri detti “topku”, i genieri( lagunci) , armieri e portamunizioni( cebeci), e combattenti a cavallo(sipahis) oltre naturalmente ai famosi “giannizzeri.
Alla sinistra sono invece dipinti i “lancieri” di re Sobieski, ultimi cavalieri polacchi a combattere con la lancia.
Tra le file polacche combattono anche i Tartari provenienti dalla Lituania, abbigliati secondo l’uso etnico, con il copricapo adornato di un ciuffo di paglia per distinguersi dai turchi.
Il campo turco, rimasto in pratica sguarnito, è invaso dalle truppe della Lega Santa e dai cavalieri polacchi. Il Gran Visir rinuncia alla difesa dopo pochi inutili tentativi e fugge portando con sé la bandiera sacra al profeta. I suoi ultimi ordini saranno di ritirata per le truppe nelle trincee e uccisione dei prigionieri, cosa che non avvenne per mancanza di tempo.
Visto nel suo insieme, un dipinto imponente nel divampare dell’ultima strenua battaglia.
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