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Mitologia giapponese...

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Il Kojiki è la prima opera letteraria giapponese completata nel 712 d.C. da un nobile di corte su ordine dell’imperatrice Gemmyo.
Tratta di storie e tradizioni fino allora tramandate solo oralmente che iniziano con l’emergere delle isole del Giappone dal caos primordiale, fino al regno dell’imperatrice Suiko.
Tra gli argomenti presenti nel Kojiki compaiono alcune somiglianze con le vicende narrate nei miti di altre antiche civiltà, incredibilmente simili seppur lontane nel tempo e nello spazio.
Il Kojiki esordisce narrando di una coppia divina, Izanaki e la sorella Izanami, inviata dagli esseri celesti per stabilizzare le terre allo sbando.
Proprio come il dio Viracocha mandò sulla terra un uomo e una donna, antenati degli Incas, con una verga d’oro da conficcare nel terreno che sarebbe divenuta la residenza del futuro loro popolo, anche i sommi esseri celesti donarono alla coppia una lancia magica per la ricerca della terra da edificare.
 
“ Izanaki e Izanami, roteando verso il basso la preziosa lancia dai flessuosi ponteggi del cielo, cagliarono una salsedine gorgogliante e quando estrassero la lancia, grumi di sale colarono dalla punta uno sull’altro, fino a formare l’isola Onogoro. Vi discesero, piantarono una magnifica colonna ed eressero una dimora molto ampia”.
 
Nel Nihongi, una cronaca storica degli eventi accaduti in Giappone dai tempi più antichi al 697 d.C. che tratta argomenti simili a quelli del Kojiki,  è scritto: “ Le due divinità discesero e dimorarono nell’isola, decidendo di diventare marito e moglie e generare paesi. Fu così che fecero di Ono-Goro-Jima il pilastro al centro del mondo”.
Il mito giapponese indica la coppia Izanaki e Izanami come progenitrice di dei, uomini e isole.
I loro figli furono Susanowo, conosciuto come il dio nipponico degli uragani, e Amaterasu, dea del sole e custode del cielo.
Quando Izanami morì, la perdita della madre sconvolse Susanowo. Piangeva continuamente e invece di governare le distese dei mari, dominio che aveva ricevuto dal padre, pensava di raggiungere la madre nel regno dei morti.
Prima di partire volle parlare con la sorella Amaterasu e salì a tale scopo verso il cielo.
 
A causa del suo pianto, spargendo tante lacrime, i monti sarebbero avvizziti e persino i fiumi e i mari sarebbero finiti in secca, per questo motivo Amaterasu accolse il fratello con parole di risentimento. Essendo d’indole aggressiva Susanowo irruppe nella sala della sorella scaraventandovi dentro un cavallo maculato scuoiato.
“Terrorizzata dalla scena, la grande sovrana sacra, dischiuse la porta della rocciosa stanza  del cielo e vi si chiuse dentro. Allora le pianure del sommo  cielo si oscurarono e sulle terre immerse nelle pianure di giunco calò il buio”.
Sarebbe potuto finire in un evento apocalittico senza l’intervento dei Kami, gli dei primordiali, che con un astuto espediente ottennero di far ricomparire Amaterasu.
“Quando la grande e sacra sovrana uscì, le pianure del sommo cielo e le terre immerse nelle pianure di giunco riebbero la luce.”
 
Susanowo fu punito dai Kami per il suo comportamento, cacciato dai cieli e spinto verso il mondo inferiore, ovvero verso la terra chiamata Yomi.
Nel Kojiki è trattato anche il tema della morte e dell’oltretomba, un tema di grande importanza all’interno della mitologia di tutto il mondo.
Izanami morì partorendo un ultimo figlio e il suo spirito intraprese il viaggio verso la terra di Yomi, causando grande dolore a Izanaki che non sapeva rassegnarsi alla sua perdita. Voleva raggiungere la sposa nel regno dei morti per riportarla in quello dei vivi.
Izanami, vedendo l’afflizione del marito, avrebbe voluto trovare in modo di ritornare con lui, anche se, avendo mangiato il cibo preparato per lei nella terra di Yomi, non avrebbe potuto lasciare il luogo senza l’intercessione del Kami del regno dei morti.
Nel frattempo, Izanaki non avrebbe dovuto guardarla in nessun modo per tutto il tempo che sarebbe rimasto in quel luogo. Impaziente, non resistendo oltre, entrò, dove Izanami stava discutendo con il Kami e fu così che la vide in stato di decomposizione.
Lei se ne accorse e reagì offesa, inseguendolo furiosa per l’oltraggio subito.
Izanaki riuscì a fuggire dall’ira della compagna e dal regno di Yomi e a chiudere il valico tra i due mondi con un grosso macigno.
 
Termina in questo modo il racconto del Kojiki, antico testo letterario giapponese, contenente molte affinità con i miti di civiltà del passato.


Ultima modifica di annali il Dom 28 Feb 2021, 22:25 - modificato 1 volta. (Motivazione : dimensionato caratteri titolo)
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