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Halloween nei rituali dei celti...

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Il rito del capodanno celtico è narrato nell’antica letteratura irlandese e fa riferimento alla festa di Samhain. Si credeva che in quel giorno si aprissero le porte e i collegamenti con il mondo ultraterreno e che agli uomini fosse consentito visitare il Sid, il luogo in cui risiedono gli immortali.
La celebrazione era scandita in tre momenti: il primo legato a una cerimonia religiosa celebrata dai druidi, un altro civile legato a una grande assemblea, infine l’aspetto conviviale, il festino vero e proprio.
Il Samhain si apriva con un sacrificio dalle caratteristiche diverse secondo l’area geografica: in Irlanda si sacrificava un toro, nella Gallia antica due tori bianchi, un cavallo nell’Ulster. L’unico elemento comune era una grande riunione, legata a un banchetto dove si consumavano enormi quantità d’idromele, la bevanda caratteristica dei celti derivata dal miele.
 
La storia dei celti affonda le sue radici nella preistoria europea. Il tumulo di Newgrange , nella valle del Boyne, appare nelle più antiche testimonianze irlandesi. I primi popoli ad abitare l’Irlanda sarebbero stati costretti a combattere contro esseri giganteschi, deformi e malvagi, i Fomori. Poi sopraggiunsero esseri soprannaturali, discesi dal cielo e portati a terra dalle nuvole. Erano chiamati Tuatha Da’ Danann ( tribù della dea Dana).
Il loro tempo terminò quando sbarcarono sull’isola i Gaeli, o figli di Mile, dai cui discendenti sarebbero derivati gli attuali irlandesi. I Gaeli sconfissero i Tuatha Dà Danann, che essendo divinità non poterono che rifugiarsi nel loro luoghi sacri, diventando gli esseri dell’altro mondo, il Sid, dal quale solo a Capodanno possono uscire ad incontrare gli uomini.

L’evidente permanenza dello spirito del Samhain si rintraccia nelle nostre feste del primo e del 2 novembre e soprattutto nella festa di Halloween. Hallow è un’antica parola che significa “santo” La sera della vigilia era chiamata  “All Hallow Even” espressione abbreviata poi in Halloween. Si può credere sia derivazione diretta del Capodanno celtico, con le zucche che rappresentano volti mostruosi, con le fate e i folletti che ricreano i magici riti del passato.
Le zucche erano svuotate e illuminate dalla candela posta all’interno, probabilmente, per i celti, la candela rappresentava un’anima intrappolata nel purgatorio. Indossavano maschere spaventose per non essere molestati dagli spiriti malvagi essendo scambiati per uno di loro. I dolcetti servivano per placare la loro ira.

Nel I° secolo a.C. i Romani soggiogano i celti e adottano i loro rituali; col trascorre del tempo la chiesa incorporò le usanze pagane, il 2 novembre viene scelto come giorno per la commemorazione dei defunti e di tutti i santi.
 
Nel XVIII secolo il nome della festa “ Hallow Evening” fa la sua comparsa sulla carta stampata come Halloween; nel XIX secolo migliaia di emigranti irlandesi portano negli Stati Uniti le usanze; nel XX secolo Halloween diventa un giorno di festa nazionale con celebrazioni simili in molte parti del mondo, e infine nel XXI secolo è ormai un fenomeno consumistico entrato nell’industria mondiale.  


Ultima modifica di annali il Dom Feb 28, 2021 9:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : dimensionato caratteri titolo)
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