il sciur Cesare , detto il Pavese ... neh...

%,,, Scenderemo nel gorgo muti. C.P. 
,,, ma ancor prima , essendo giocoforza senzienti , si riemergerà pian pianino ... quota periscopio per ora ... 

Ciao a voi
Eroil , la leggerò con entusiasmo.
Ariciao

Ero entrato per postare in altro post una mia poesia, lo farò ugualmente, non subito 
prima rendo omaggio a Cesare Pavese e ti ringrazio d'avermi ricordato antiche letture.  


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi;
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese (1908 - 1950)

In quel di una anonima camera d'albergo il piemontese Caesar lasciò il biglietto di cui sopra ... 
Di solito si avversa chi fugge di fronte al mal di vivere (Gianni o Paolo il Sartre , docet) ... eppur anche un Don Mariano non avrebbe fatto pettegolezzo ...