Una pagina di storia che non si sarebbe dovuto scrivere...

annali ha scritto: 
“Bel tempo, cielo senza nubi….”
Ecco come, su un gran rettangolo che fa da didascalia, viene esposto ai visitatori dell’attuale museo di Hiroshima il riassunto dei fatti dell’esplosione : “ Ore 8,15 del 6 agosto 1945. Bel tempo, cielo senza nubi.”
Tre “B-29” americani, provenendo da nord-est alla quota approssimativa di 8500 metri, apparirono improvvisamente nel cielo di Hiroshima. Uno di essi fermò i motori, scese in picchiata sul centro della città, sganciò una bomba atomica e, con una repentina conversione a destra, si allontanò a tutta velocità verso in direzione nord-ovest.
Mentre si allontanava, a bordo dell’ “Enola Gay”, il radiotelegrafista trasmetteva questo messaggio laconico: “ Vista la città, distrutta la medesima.”
La bomba precipitò rapidamente lasciandosi dietro una coda di colore rossastro, e un minuto e mezzo dopo, a un’altezza di circa 57° metri, esplose in una sfera di diametro di sessanta metri e della temperatura di trecentomila gradi di calore.
Lo scoppio proiettò verso il suolo velocissime fiamme rosse blu e marrone, radioattivando il quaranta per cento dell’area cittadina. Simultaneamente una colonna di fumo bianco a forma di fungo salì a tremila metri di altezza in quarantotto secondi, e in otto minuti e mezzo, raggiunse i novemila metri, ai confini della stratosfera.
Un quarto d’ora più tardi, una pioggia densa e vischiosa, che dopo due ore si trasformò in pioviscolo, precipitò a terra le particelle radioattive di cui la nuvola era carica . La pressione dell’aria appiattì al suolo tutti gli edifici nel raggio di due chilometri e mezzo. Venti minuti dopo l’esplosione, una serie di incendi, che ridussero in cenere gran parte degli edifici, divamparono nei vari punti della città.
 (mia matita, B 29 Enola Gay, che sganciò la prima bomba atomica "Little Boy"" />