Titolo di "baronetti" ai Beattles

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Quando nel giugno del 1965, la regina d’Inghilterra conferì al famoso gruppo musicale il titolo di baronetti per motivi economici, molti reduci ed ex combattenti reagirono alla notizia riconsegnando alla regina la stessa onorificenza ricevuta per le imprese di guerra.
Essi non sopportavano che quei giovanotti dai capelli lunghi e con le chitarre rumorose avessero il loro stesso titolo.

I Beatles, invece, furono ben felici di ritirare l’onorificenza. Grazie ai milioni di dischi venduti e ai favolosi incassi dei concerti, in soli tre anni erano diventati ricchissimi ed avevano creato un immenso giro d’affari, incrementando l’economia del paese.
I quattro ragazzi di Liverpool rivoluzionarono non solo la musica, ma persino i costumi dei giovani dell’epoca.

John Lennon era pienamente consapevole del contesto quasi magico nel quale, durante un’esibizione, erano coinvolti sia loro come gruppo, sia il pubblico: - Non siamo noi a suonare per loro – ebbe a dire – sono loro che suonano noi. –

Lennon si attribuiva addirittura uno status religioso, persino messianico. Come un vero sciamano, si definiva un semplice tramite o un’energia proveniente da altrove:

“ Sono felice quando mi sento posseduto come un medium. Per me la cosa più bella è l’ispirazione, lo spirito. Sto seduto da qualche parte e questa cosa arriva nel mezzo della notte, tutto insieme. Parole e musica. E penso: posso dire di averla scritta io? Non so chi diavolo l’ha scritta. Io sto solo seduto là ed ecco che improvvisa arriva la canzone.”

Lo disse in una delle sue ultime interviste pubblicata nel 1981.