L’antimateria avventura scientifica del novecento
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Re: L’antimateria avventura scientifica del novecento
Un'altra riconferma della teoria duale di ogni cosa pensabile ...
Inquietante comunque pensare all'annichilimento di una quando incontra l'altra ...
In realtà trasformazione , non scomparsa
( nulla si crea e nulla si distrugge , ma tutto si trasforma - Lavoisier)
Inquietante comunque pensare all'annichilimento di una quando incontra l'altra ...
In realtà trasformazione , non scomparsa
( nulla si crea e nulla si distrugge , ma tutto si trasforma - Lavoisier)
L’antimateria avventura scientifica del novecento
L’antimateria fece la sua prima comparsa in un’equazione di Paul Dirac. Era il 1930 quando riuscì a dare una descrizione degli elettroni, mettendo d’accordo meccanica dei quanti e relatività di Einstein, le teorie fondamentali sembrate sino allora inconciliabili.
Nella sua formula finale è contenuta una sorpresa: infatti, non ha una soluzione, ma due. Entrambe giuste, pur essendo l’una il contrario dell’altra.
La prima soluzione corrisponde all’elettrone, la particella con carica elettrica negativa. La seconda soluzione corrisponde a una particella identica all’elettrone, ma con carica elettrica opposta: un anti-elettrone, chiamato poi “positrone”.
Il positrone fu il primo mattone dell’antimondo. A seguire poi, vennero l’antiprotone di Emilio Segré e Chamberlain nel 1955 e l’antideutone di Antonio Zichichi. Tutto prevedibile, la stessa equazione che valse a Dirac, nel 1933, il Nobel per la fisica, dice, infatti, che ogni particella ha necessariamente la sua antiparticella.
Alla materia comune, dunque, corrisponde un’antimateria, un po’ come la sua immagine riflessa in uno specchio: lo specchio inverte da destra e sinistra, tra materia e antimateria si inverte la carica elettrica.
Potrebbero esistere anti-stelle, anti-Terre, anti-galassie, senza aver modo di distinguerle guardandole al telescopio e studiandole con ogni mezzo a disposizione oggi.
L’equazione di Paul Dirac (1902-1984) incisa sulla tomba, è uno dei massimi risultati della fisica.
Ma come è possibile scoprire se abbiamo a che fare con l’antimateria? Semplice ma pericoloso: metterle a contatto.
Materia e antimateria si annienterebbero in una spaventosa esplosione, la reazione nucleare più potente che ci sia.
annali- Senior
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