Tesori perduti: la camera d'ambra del re di Prussia...

**annali**

La sala, chiamata la Camera d’Ambra, ha una storia veramente affascinante.
Era la meraviglia del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo, donata nel 1716 da Federico Guglielmo I di Prussia, allo zar Pietro il Grande, il quale per ricambiare, donò al re di Prussia un intero corpo di guardia formato da soldati russi di statura gigantesca.

La stanza era rivestita, nei suoi cento metri quadrati, dal soffitto al pavimento, con 107 pannelli d’ambra del Mar Baltico. Con le sue 565 candele accese, la stanza dava la sensazione di essere immersi nell’oro.

Per ordine della zarina Caterina, la stanza venne in seguito trasferita nella residenza reale di Tzarskoe Zelo, finché, durante l’assedio di Leningrado, i nazisti non se ne impossessarono smontandola e inviandola in Germania, chiusa in casse d’acciaio sotto la custodia delle SS di Heinrich Himmler. Fu rimontata ed esposta nel museo di Koenigsberg, per sparire all’arrivo dei sovietici nel 1945 e da allora non se ne seppe più nulla.

Nel 1979 il Consiglio dei Ministri russo decise di rifare ex novo la camera perduta.
Due tasselli originali furono improvvisamente ritrovati nel 1997, quando la Camera d’Ambra era stata quasi ricostruita del tutto.
Il restauro è proceduto negli anni fino a ridarle l’antico splendore.