Pink Floyd...

**annali**

I primi Pink Floyd sono riusciti a sintetizzare in una versione unica e inimitabile, essenzialmente quella del leader e fondatore Syd Barret, gli impulsi provenienti dall'acid-rock westcoastiano, l'interesse per le forme musicali libere, l'amore per il fiabesco più autenticamene inglese. Nei primi mesi di quell'intenso 1967 confezionano due singoli dotati di fascino obliquo e magnetico, Arnold Layne e See Emily che conquistano le classiche senza allontanarsi da quel suono fragoroso che deliziava il pubblico underground dell'UFO Club...

A distanza di tanti anni non si può che confermare la luminosità di un'opera leggendaria, un affascinante viaggio nella mente bizzarra e iperattiva del suo creatore, accompagnato da un gruppo che lo asseconda alla perfezione...

Astronomy Domine, nata sfogliando un volume di astronomia e Interstellar Overdrive, simulazione di un viaggio astrale, convivono felicemente con le filastrocche infantili in un'era psichedelica ancora affollato di visitatori che sgranano gli occhi...

Al di là delle coppie vendute, c'è "The Dark Side Of The Moon" che rappresenta per i Pink Floyd un punto di svolta, lo zenit della loro popolarità e allo stesso tempo il loro declino, dovuto in parte allo straordinario successo e alle conseguenti pressioni, come pure alle posizioni sempre più accentratrici di Roger Waters. L'ultimo album con la genialità dell'era barrettiana, le dilatazioni oniriche, l'utilizzo di voci e alcuni momenti di ispirazione cristallina, lo rendono un oggetto alieno in ambito mainstream...

**annali**

Aec-msg-num#82239

Sono tre ragazzi venuti da Amityville, un borgo ai margini di New York, reso celebre da uno dei classici horror cinematografici, però loro si presentano con facce da adolescenti sorridenti e con il simbolo hippie nel logo, invito a fare l'amore non la guerra. Sembrava un azzardo nel momento in cui a dominare il rap erano su una costa i proclami guerriglieri dei Public Enemy, sull'altra le vignette delinquenziali degli N.W.A...

I De La Soul facevano girare le loro canzoncine deliziosamente svagate, alcune quasi filastrocche da giardino d'infanzia, con un po' di surrealismo e brandelli di cartoni animati. Ne escono dischi dal talento irresistibile che conquistano all'hip hop vasti settori del pubblico, quasi esclusivamente bianco, del rock...

Il loro successo finisce però per costituire un problema, inducendo diffidenza nella platea nera, quindi cercheranno di emanciparsi dalla loro floreale immagine e conquistare una credibilità "da strada", induriranno i suoni, ma così facendo svanirà un po' l'onirica magia del debutto...

**annali**

Aec-msg-num#81680

Straordinari innovatori del folk britannico, i Pentangle di Bert Jansch e John Renbourn hanno saputo inserire in quel tessuto, con abilità e buon gusto, elementi blues, jazz e progressive.

Del percorso della band, iniziato tra gli ultimi '60 e i primi '70, con una temporanea separazione, testimonia con particolare efficacia il loro album Basket Of Light: nove episodi costruiti su articolati e suggestivi intrecci elettroacustici sui quali domina la voce quasi celestiale di jaqui McShee.

Insieme al successivo Cruel Sister, è l'articolo più prezioso nel catalogo della band ed anche l'unico ad aver raggiunto le zone alte delle classiche d'oltremanica...

**annali**

Aec-msg-num#79699

Dopo cinque mesi di inadempienza in queste pagine è tempo di rimetterle in attivo con brio e dinamismo...

E, con chi farlo se non con i DEEE-LITE, in perfetto spirito del tempo (1990). Lady Miss Kier Kirby, con il suo sensazionale guardaroba, il russo Dmitry Brill e il giapponese Towa Tei irrompono prima sulla scena dei club newyorkesi poi del resto del pianeta, giusto quando il vecchio decennio si appresta a passare il testimone al nuovo. Frullano funky, disco, hip hop, tecno, pop elettronico e confezionano un disco che è una bomba danzabile, capace di elettrizzare anche i più incorruttibili critici rock...

Non sarà lo stesso trionfo per gli album venuti dopo, ma per un fantastico attimo i DEEE_LITE furono i padroni del mondo...

**annali**

Aec-msg-num#77913

Un po' che non mi dedicavo a queste pagine. Ho ripreso la ricerca di quei gruppi musicali che grazie a recente lettura di loro più o meno esaltanti imprese vorrei portare a conoscenza ...

"The La's" è il disco che più di altri sta alla base del fenomeno brit-pop e a cui i maggiori gruppi inglesi degli anni '90, Oasis in testa per loro stessa ammissione devono moltissimo...

I La's erano un quartetto ma tutta la loro musica ruotava attorno al genio del cantante e chitarrista Lee Mavers, tanto talentuoso nel comporre melodie accattivanti e senza tempo come Timeless Melody, quanto psicologicamente fragile e perfezionista sino al parossismo...

Proprio questa chimera della forma ideale da dare alle sue composizioni fece sì che la casa discografica , stanca dei sui continui rinvii, desse alle stampe l'album anche se per la band non fosse considerato finito...

Un colpo durissimo per Mavers che fece perdere le sue tracce, forse ancora alla ricerca del vestito migliore da dare a quelle dodici tracce, impregnate tanto del lirismo dei primi Smiths quanto di una sensibilità che rimanda agli anni '60...

Mai ufficialmente sciolti, si sono rivisti con una nuova band nei pochi anni a seguire ma senza dimostrare nel concreto di possedere ancora quella espressività e talento di Timeless Melody...

**annali**

Aec-msg-num#75874

Etichetta, anno, sala d'incisione e sound-engineer, sono gli stessi del debutto dei conterranei Doors, ma diversi sono lo stile e il background dei Love, con il loro primo album del 1967 "Forever Changes". Non rock d'assalto venato di pop e blues, ma psycho - folk a metà fra l'acido e l'evocativo, e non la carica di una band bramosa di conquistare il mondo...

Nessuno si sarebbe mai aspettato un capolavoro, eppure lo fu: ritmiche ruvide e arrangiamenti straordinari di archi e fiati, ma soprattutto atmosfere e canzoni memorabili anche nei loro seguenti album. Un susseguirsi di incanti melodico-abrasivi, un rock fantasioso, onirico e avvolgente concepito dal chitarrista e cantante Arthur Lee...

Un progressivo crescendo, un'alchimia che in tanti hanno poi cercato senza fortuna di imitare...

Quando i Love si sono sciolti hanno lasciato al leader la loro gloriosa sigla, forse perché consapevoli di come nella storia del rock non avrebbe potuto esserci posto per un altro Forever Changes...

**annali**

Aec-msg-num#74825

Per ricordare la tragica scomparsa di Malcolm X avvenuta il 19 maggio 1968, in un parco new-yorkese si riuniscono jazzisti, attori, pittori, poeti. Fra questi ultimi si inserisce Abiodun Oywole, raggiunto poi sul palco a fine serata dal percussionista Nilaja. La performance messa in atto piace e quando altri due coristi si uniscono a loro il quartetto attira l'attenzione di un discografico che gli fa subito incidere un album, tenuto però a lungo in un cassetto ritenendo il contenuto troppo sovversivo...

Alla fine l'album "The Last Poets" uscito in sordina e censurato da tutte le radio, comprese quelle nere, venderà un milione di copie grazie al passaparola e a un'espressività mozzafiato che dalla povertà di mezzi, tre voci e un tamburo, trae la sua forza...

È il primo 33 giri della storia rap, e il progenitore di tutto l'hip hop politicizzato...

**annali**

Aec-msg-num#74216

Una Band speciale sotto tutti i punti di vista, per il nome (l'unico veramente incondizionato), per la provenienza geografica, (per quattro quinti canadesi) per la peculiarità dei componenti: un batterista che canta e suona il mandolino, un organista che suona il sax, un bassista che suona il violino e un pianista che suona la batteria. L'unico normale è il chitarrista, Robert Robertson, che però è un eccellente strumentista, oltre che autore di gran parte delle canzoni e leader a tutti gli effetti, ma che non canta, le voci affidate al batterista, al pianista e al bassista...

Al successo ci sono arrivati dopo aver sudato con Dylan nella "basement", ma ci giunsero essenzialmente da soli, con un insieme di cultura, grazia e passionalità che non verrà mai uguagliato...

Il gruppo si compone di oltre di Robert Robertson, di Levon Helm, Rick Danko, Garth Hudson e Richard Manuel, come dire uno dei più leggendari gruppi della storia del rock...

**Charade**

Aec-msg-num#74005

https://j-pheonix.forumattivo.it/t530-colonne-sonore#37072

Al sopra seguente link , un altro esempio dello stesso gruppo , preso come sound-track del cine-cult The-crow con il compianto figlio di sciur Bruce detto Lee -

**annali**

Aec-msg-num#74003

Da un po'che non tornavo a queste pagine, ma come vero che, si ritorna sempre sul luogo del delitto, ora ci riprovo con una band dal nome a dir poco stravagante e altrettanto fuorviante...

Infatti, il trio, folk-punk acustico, si compone di tre maschietti, guidato da Gordon Gano, cantante e chitarrista dalla voce acuta e quasi stentata. Nella musica della band l'irruenza tipica del movimento punk è filtrata da almeno tre decenni di tradizioni musicali stelle e strisce, resa quasi esclusivamente con l'ausilio di chitarra e basso acustici e una batteria minimale. una miscela fresca e vincente che nel tempo non ha subito grandi cambiamenti...

C sono stati vari gruppi musicali che hanno replicato la formula delle "donne violente", con il tipico stile di Gano a mezza via col parlato e slegato dalle tonalità...

**Charade**

Aec-msg-num#73019

Ahh , New-order ... li ho conosciuti ed apprezzati per quell'onda lunga chiamata british-invasion , ovvero una sequenza impressionante di prodotti musicali dei figli d'albione , forse anche spinti dalle case discografiche che spingevano molto sulle sonorità molto british ... tendenza che grazie al cielo è terminata nonostante abbia prodotto numerosi pezzi di buon ascolto -
Qui un loro da me conosciuto brano/successo anni '90 ... tipicamente "british" -
https://youtu.be/FYH8DsU2WCk

Saluti invasivi da qui salut-2

**annali**

Aec-msg-num#72992

I Joy Division, di Manchester, sono stati uno fra i più grandi complessi generati dal punk, ma arrivati a esprimere un mood totalmente postumo e a influire decisamente sull'onda a venire...

Bernard Albrecht, chitarra, e Peter Hook, basso, incontrano l'aspirante poeta Ian Curtis e formano la band spinti da una performance dei Sex Pistol...

La malattia del cantante (l'epilessia) sbandierata sulle riviste, la scelta di un nome tragico/ironico (preso dal libro La casa delle bambole di Karol Cetinsky) regalano al gruppo una buona dose di popolarità...

Il 18 maggio 1980 Ian Curtis muore suicida per motivi mai chiariti, forse legati al suo stato di salute...

L'opera dei Joy Division trasformati poi in New Order, è soprattutto la testimonianza di una sofferenza adulta e drammatica che supera le radici espressive originarie. Nelle loro canzoni vivono presenze spettrali, algide, energia sotterranea e indecifrabile, nascosta fra schemi ritmici e lo scandire fatale dei sintonizzatori...

**annali**

Aec-msg-num#71677

Con questo gruppo messo insieme nel 1967 da Glen Sweeney, Paul Minns, Richard Coff, Mel Davis, (più tardi Ursula Smith) e i loro strumenti, flauto, oboe, percussioni, violino e violoncello, si sono allargati i confini della psichedelia britannica, musica colta per lo più legata alla tradizione medievale, avanguardia sperimentale e minimalismo...

Una musica impressionistica, enigmatica, nello stesso tempo eterea e concreta, dedicata ai quattro elementi che formano il mondo: aria terra fuoco e acqua. Capace di vibrare, sussurrare e stridere come poche altre, per le modalità con cui tutti questi elementi confluiscono a creare un suono scarno e tagliente, ossessivo e potentemente rituale...

Il fascino del loro secondo omonimo album “Third Ear Band” ha continuato per anni a sfuggire a una definizione, a una concettualizzazione vera e propria, vivendo di soffi suggestioni e riverberi, fuori da scenari di confini precostituiti...

**annali**

Aec-msg-num#71537

Gli Ultravox nascono nel 1974 per l’iniziativa di Dennis Leigh, musicista e compositore, con il primo loro nome Tiger Lily, ma la band cambia tantissime volte nome fino a scegliere di chiamarsi Ultravox!, con accento esclamativo...

Nel Febbraio del 1977 esce il primo album omonimo, “Ultravox!”. La loro musica trae ispirazione dal glam rock dei Roxy Music e David Bowie, dai quali in epoca new wave saranno in tantissimi ad attingere preziose ispirazioni. Quel primo disco però, non entra nelle classifiche inglesi e l'anno dopo il gruppo non perde solo il punto esclamativo alla fine del nome, perde pure un componente del gruppo, quel John Foxx che nel biennio 1977-1978 consegnò al mercato tre album sospesi tra istinti punk ed espressività decadente, tra pop e sperimentazione, tra elettricità ed elettronica...

I tre membri rimanenti della band provano qualche esperienza solista fino all’entrata in scena di Midge Ure, geniale vocalist, chitarrista e tastierista, che si prende sulle spalle il gruppo e lo rivitalizza. Nel 1980 esce il disco “Vienna”, ottenendo un grandissimo successo che piazza i primi singoli in classifica, facendo salire il disco fino alla terza posizione...

A fine 1984 un “greatest hits” “The Collection” vince 3 dischi di platino e arriva secondo nella Uk Album Chart, la posizione più alta mai raggiunta dal gruppo...Gli Ultravox ormai sono una macchina di successi di musica elettronica, finché il nuovo disco del 1986 “U-Vox”, considerato il punto più basso della creatività del gruppo convince due componenti ad abbandonare la band...

Gli Ultravox accusano il colpo e si sciolgono ufficialmente nel 1988: hanno inciso sulle classifiche ma non sulla storia...

**annali**

Aec-msg-num#70631

Il cosiddetto street-metal, una sorta di incrocio tra hard rock stonesiano, glam e punk, sarà ricordato soprattutto per i Guns n'Roses, un quintetto californiano guidato dal carismatico cantante Axl Rose e dal riccioluto chitarrista Slash...

Grazie alla combinazione vincente, fortunata e in parte studiata a tavolino di trasgressione, aggressività, melodie arrangiate al punto giusto, unito a un look azzeccatissimo, il loro primo album d'esordio "Appetite For Destruction" ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, trainato da singoli di buon livello...

E, per un po' sono stati enormi...

**annali**

Aec-msg-num#70229

Tutto è cominciato con una banana e un carillon nel 1967. Quella banana messa lì in copertina si poteva sbucciare fino a scoprire il suo segreto...

Chi dà il là ai quattro Velvet (Lou Reed, John Cale,Sterling Morrison, Maureen Tucker) è il loro scopritore Andy Warhol, ideatore di quella banana così gialla e così vera in copertina. Il primo disco Sunday Morning che ha fatto e fa ancora storia è il primo capitolo di un viaggio che porta i primi lavori dei Velvet Underground tra quelli indispensabili a rappresentare un decennio di musica tra le onde di viola elettrica create da John Cale e l'arte lirica di Lou Reed. Un misto di rock e psichedelia che traccerà un lungo arco pronto a raggiungere quasi ogni nota della musica di domani...

**annali**

Aec-msg-num#68901

Ritornando a cercar gruppi musicali d'epoca chi più di questo merita menzione??? Mai nessuno come loro fece così tanto per la musica in così poco tempo...

Gli Skatalites si formavano nel giugno 1964 a Kingston, Giamaica, e si separavano nell'agosto dell'anno dopo. Bastarono loro solo quindici mesi per stabilire il canone dello ska, creato attingendo retroterra soul e rhythm'n'blues, e soprattutto jazz. Stupefacente la lista dei classici (rigorosamente strumentali) messi in fila. Ritornati insieme ripresero in modo irregolare un percorso comune con la storica ragione sociale Ska...

Fra i dischi collegati all'universo Skatalites imprescindibile l'ascolto di "Best Of" di Don Drummond , uno dei fondatori del gruppo e compositori di molte loro canzoni, trombonista geniale e folle, morto giovanissimo...

**annali**

Aec-msg-num#68278

Tra i gruppi saliti alla ribalta in seguito all'esplosione del grunge, un posto di rilievo spetta senz'altro a quegli Smashing Pumpkins che pure con il "non - movimento" fiorito in quel di Seattle avevano ben poco da spartire...

La band, capitanata dal cantante chitarrista e compositore BIlly Corgan tocca il suo apice nei fantasiosi collage di musica obliqua e deviante nati dalla commistione di hard rock e pop con venature di psicadelia, che dicono di talento e meticolosità nel lavoro e tendenza all'esaltazione dei dettagli...

Anteprima del 28 agosto 2020

**annali**

Aec-msg-num#67936

Appassionata fan dei Sex Pistols fin dai loro primi concerti, Susan Ballion mette quasi subito in pratica uno dei fondamentali principi del punk: “tutti possono farlo” e si improvvisa cantante allestendo una band insieme all'amico Steven “Severin” Bailey. All'inizio, (1976) i Banshees sono caos allo stato puro, per diventare poco più tardi una delle più originali e suggestive proposte della scena internazionale, in virtù di una indovinata e magica amalgama tra ruvidezze, melodie ambigue e atmosfere intrise di cupa inquietudine...

**annali**

Aec-msg-num#66918

I Kansas, gruppo musicale nato nel 1970 a Topeka, hanno illuminato la scena del rock degli anni settanta, ottanta e in parte anche del decennio successivo. Imperniata su sei protagonisti, ha portato l’hard rock verso territori di grandi contenuti e solennita’ ineguagliata, grazie ai tessuti sonori creati dal violino di Robby Steinhardt, dall’organo di Steve Walsh,e dall’apporto supremo di Kerry Livgren, il cui genio si fonda nella chitarra solista, nelle tastiere e nelle composizioni. L’apporto vocale nei Kansas si esprime dalla profonda voce di Steinhardt e da quella di Walsh capace di grandiose interpretazioni che valorizzavano al meglio la forza espressiva del gruppo. A completare la formazione l’altro chitarrista Rich Williams, il bassista Dave Hop e il batterista storico Phil Ehaert che non si è mai allontanato dai sentieri della band madre...

In trentennio la band ha prodotto nove album d'oro, tre album multi-platino, altri ancora di platino e un singolo da un milione di copie "Dust in the wind"...

...siamo polvere nel vento e la nostra vita un puntino nell'eternità...

Nel marzo 2020 la band ha annunciato l'uscita di un nuovo album in studio "The Absence of Presence"...

**annali**

Aec-msg-num#66749

Il loro quinto album "Bridge Over Troubled Water" pubblicato nel 1970, che contiene anche la melodia di "El Condor Pasa", è il punto d'arrivo di una delle storie più suggestive degli anni sessanta, Partendo dal rock degli Everly Brothers, Paul Simon e Art Garfunkel hanno saputo, con estrema grazia, sintetizzare il folk urbano del dopo Dylan con una vena poetica fuori dall'ordinario grazie all'eccezionale talento poetico di Simon, in grado di raccontare sogni e illusioni di una generazione con semplicità e un pizzico di amara malinconia...

In finale di corsa il duo aggiunge un po' di elettricità e rimpolpa gli arrangiamenti, senza tuttavia perdere la magia degli intrecci vocali e la capacità d'inventare un'epoca...

Un testamento artistico di rara bellezza, un ascolto che si è rivelato fondamentale per tutti gli avvenimenti acustici a seguire...

**Charade**

Aec-msg-num#66594

Dei Blur , ricordo poco e niente ... segno che non hanno lasciato in me un passaggio notevole del loro passaggio ...
al massimo ricordo questo best-it , che a suo tempo è stato molto ballato soprattutto tra i poghisti sotto il palco -
https://youtu.be/WlAHZURxRjY

**annali**

Aec-msg-num#66575

Non ci aspetteremmo mai da un gruppo che si presume faccia del brit-pop da un'angolazione colta, un inizio così buffo. Succede invece che pare di entrare dalla porta sbagliata...

La band di Colchester (Albarn, Coxon, James e Rowntree) si prese la licenza di svicolare le responsabilità schernendole e deragliandole in forme dadaiste di cabaret mitteleuropeo, al massimo del divertimento. Nessuno dei quattro è un mostro di bravura tecnica ma nessuno per capriccio cercherebbe l'accademia nei loro album...

**annali**

Aec-msg-num#66315

Rinomanza meritata per i Fleetwood Mac originali quella di migliori esponenti del blues revival inglese che tuttavia non disdegnò escursioni fuori dal canone delle dodici battute...

Il gruppo fece la sua prima comparsa sulla scena nella seconda metà degli anni sessanta quando si unirono insieme il batterista Mick Fleetwood, il bassista John Mc Vie e i chitarristi Peter Green e Jeremy Spencer. Il nome Fleetwood Mac fu coniato dallo stesso Peter Green fondendo i cognomi di Mc Vie e di Mick Fleetwood...

Dapprima furono maestri obliqui di un blues-rock viscerale ma nel continuo teso a una trasfigurazione mistica, quindi paladini di un nuovo standard melodico fatato, incantato, entusiastico...

Queste due incarnazioni, che un punto di vista generalizzante potrebbe definire semplicemente rock per la prima parte e pop per la seconda, si portano con sé l’inevitabile strascico delle personalità ideatrici: per la prima parte Peter "Green" Greenbaum, per la seconda vita la coppia Stevie Nicks (voce)/Lindsey Buckingham (chitarra).

Peter Green è uno dei primi chitarristi cui il formato (canzone), il genere (blues-rock) stanno stretti, o non sono altro che pretesti per tentare di esprimere l’inesprimibile, non più una classica lamentazione delle condizioni umane, ma soprattutto un cordoglio esistenziale di vuoto interiore e del suo possibile risanamento spirituale...

Stevie Nicks e Lindsay Buckingham sono invece due perfetti padroni della scena che hanno saputo aspettare il tempo propizio dell’ascesa, senza pretendere sconvolgimenti stilistici o successo commerciale, riformulando a puntino il verbo pop in tutti i suoi aspetti...

**annali**

Aec-msg-num#64920

My Life in The Bush Of Ghosts...

Nel 1977 i Talking Heads per la prima volta si recano in tour in Gran Bretagna dove va a vederli Brian Eno: si piacciono e con Eno e David Birne danno vita a un sodalizio di idee meravigliose, con l'ex Roxy Music non solo produttore ma vero proprio membro della compagine...

In anticipo sui tempi l' album "My Life in The Bush Of Ghosts", è un fenomenale intreccio di ritmi tenuti insieme da melodie etniche provenienti da ogni dove, sintesi e ipotesi di futuro...

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Grandi Gruppi Musicali

Pink Floyd...

DE LA SOUL...

The Pentangle...

DEEE-LITE club/dance group...

LA'S band...

" Love"

Last Poets...

The Band... (1967 -T0ronto)

Femmine violenti 2

Violent femmes...

Re: Grandi Gruppi Musicali

Joy Division...

Third Ear Band...

Gli Ultravox degli anni '80...

Guns N' Roses...

The Velvet Underground...

The Ska -talites...

Smashing Pumpkins...

Siouxsie And The Banshees...

...Kansas *

Simon & Garfunkel...

Re: Grandi Gruppi Musicali

The Blur ...

Fleetwood Mac...

Talkingh Heads...

Re: Grandi Gruppi Musicali