Il terzo occhio - ajna chakra...
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Il terzo occhio - ajna chakra...
La mia conoscenza della cultura orientale, confesso, è quasi inesistente.
Poco conosco dell’esoterismo lamaista e dei rituali e misteriosi dei monasteri himalayani, ciononostante, del poco che ho tratto nell’accostarmi a opere di autori noti, posso trarne un piccolo mosaico suggestivo da leggersi in chiave simbolica.
Addentrandomi nell’affascinante mondo della dottrina dei Chakra ho appreso che il Terzo Occhio è l’Ajna Chakra o Centro Frontale, un sottile centro con due petali situato in mezzo alla fronte, conosciuto anche come il terzo occhio di Shiva.
Nel corpo fisico è rappresentato dall’incrocio di due nervi ottici nel nostro cervello, dove avviene il controllo del funzionamento delle due ghiandole pituitaria e pineale, le quali nel nostro interno, si manifestano come nostro ego e superego.
L’Ajna Chakra è gerarchicamente uno fra i più elevati, sui petali del loto vi sono le lettere Ham e Ksam. Contiene la rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i mantra.
È il chakra che presiede la visione interiore o extrasensoriale, esercita lo sviluppo della capacità di concentrazione con la meditazione e permette l’utilizzo del sesto senso in cui si manifestano la percezione di stati mistici, la proiezione mentale e la capacità di viaggiare sul piano astrale.
Produce il controllo della coscienza e delle reazioni fisiche, purificazione e trasformazione dei pensieri.
Sin qui quanto, sinteticamente, appreso sul mondo del simbolismo dei Chakra e, devo ammetterlo, di fronte a tali simbolismi finisco per pormi domande.
All’inizio per esempio, mi domandavo perché proprio l’occhio, ma a ben pensarci l’occhio, in chiave esclusivamente divina, è sempre stato utilizzato nelle varie religioni, quali l’induismo, l’ebraismo, l’islamismo e pure in alcune discipline esoteriche come la massoneria, o antiche culture egizie.
L’occhio non si limita a percepire, ma trasforma quanto percepito in impulsi decodificabili dal cervello, il Terzo Occhio invece, anziché trasformare trasmuta, rende cioè visibile l’invisibile.
Dunque, secondo l’interpretazione strettamente simbolica dello schema del Terzo Occhio, la vera trasformazione avviene dall’invisibile al visibile, in mondi che sono separati solo dalla nostra immaginazione.
Poco conosco dell’esoterismo lamaista e dei rituali e misteriosi dei monasteri himalayani, ciononostante, del poco che ho tratto nell’accostarmi a opere di autori noti, posso trarne un piccolo mosaico suggestivo da leggersi in chiave simbolica.
Addentrandomi nell’affascinante mondo della dottrina dei Chakra ho appreso che il Terzo Occhio è l’Ajna Chakra o Centro Frontale, un sottile centro con due petali situato in mezzo alla fronte, conosciuto anche come il terzo occhio di Shiva.
Nel corpo fisico è rappresentato dall’incrocio di due nervi ottici nel nostro cervello, dove avviene il controllo del funzionamento delle due ghiandole pituitaria e pineale, le quali nel nostro interno, si manifestano come nostro ego e superego.
L’Ajna Chakra è gerarchicamente uno fra i più elevati, sui petali del loto vi sono le lettere Ham e Ksam. Contiene la rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i mantra.
È il chakra che presiede la visione interiore o extrasensoriale, esercita lo sviluppo della capacità di concentrazione con la meditazione e permette l’utilizzo del sesto senso in cui si manifestano la percezione di stati mistici, la proiezione mentale e la capacità di viaggiare sul piano astrale.
Produce il controllo della coscienza e delle reazioni fisiche, purificazione e trasformazione dei pensieri.
Sin qui quanto, sinteticamente, appreso sul mondo del simbolismo dei Chakra e, devo ammetterlo, di fronte a tali simbolismi finisco per pormi domande.
All’inizio per esempio, mi domandavo perché proprio l’occhio, ma a ben pensarci l’occhio, in chiave esclusivamente divina, è sempre stato utilizzato nelle varie religioni, quali l’induismo, l’ebraismo, l’islamismo e pure in alcune discipline esoteriche come la massoneria, o antiche culture egizie.
L’occhio non si limita a percepire, ma trasforma quanto percepito in impulsi decodificabili dal cervello, il Terzo Occhio invece, anziché trasformare trasmuta, rende cioè visibile l’invisibile.
Dunque, secondo l’interpretazione strettamente simbolica dello schema del Terzo Occhio, la vera trasformazione avviene dall’invisibile al visibile, in mondi che sono separati solo dalla nostra immaginazione.
Ultima modifica di annali il Dom 28 Feb 2021, 20:31 - modificato 2 volte. (Motivazione : dimensionato caratteri titolo +immagine)
annali- Senior
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