Genti luoghi e paesi ...
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Tara ha scritto:
Tara, questa è una visione romantica del Sud, che ormai va lentamente (anzi velocemente) scomparendo. esempio : al sud si corre, specie agli incroci quando scatta il giallo si accelera anzi frenare e se non passo col giallo (quasi rosso) quello di di dietro gesticola orrendamente e ti insulta (esperienza personale più di una); al bar prima di entrare ormai si guarda con circospezione se ci sono amici, in tal caso si alzano i tacchi e si cambia bar per non offrire alcunchè;alcuni bar ormai il bicchiere d'acqua lo fanno pagare; blocco del traffico per salutarsi, vero però è pur vero che ho visto gente litigare a causa del blocco stradale per salutarsi con insulti e quasi passare alle mani; forse l'ultima cosa è vera, il sud è indietro e ciò gli fa apprezzare meglio le cose, e sa sopportare le privazioni con più dignità. Ma non è detto che sia cosa buona essere poveri.
P.s. Una volta pioveva poco e subito "scampava" (smetteva di piovere); ora invece piove più qui che in Scozia.
misterred- Senior
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Tara- Senior
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Tara- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Bene, Tara, così di fronte a cotanta bellezza visiva, nessuno può dire che non diciamo la verità circa il nostro meraviglioso paesaggio.Tara ha scritto:
Mozia...!Colori caldi ..paesaggio antico..
misterred- Senior
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Tara- Senior
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alcune parole dialettali siciliane (e traduzione)
Bene, vorrei qui di seguito elencare alcune parole dialettali siciliane con relativa traduzione, per quanti, per vacanza o lavoro dovessero percorrere le vie della "Trinacria".
Aggiungo, intanto, a quanto detto nei miei precedenti commenti, che le parole italiane terminanti per "e", in siciliano finiscono in "i" es. amore (amuri), sapore (sapuri), cuore (cori) etc.
Ecco alcuni vocaboli che potreste sentire nel dialogo tra siciliani :
Ammàtula (invano, inutile); accia (sedano, dal Fr.); accattari (comprare, da acheter); ammuttàri (spingere); antùra (poco fa, lat. ante horam); astracu (terrazzo); babbiari e/o babbio (scherzare); ciuncu (storpio); crasto (montone, forse dal greco); Gebbia (cisterna, vasca in agricoltura); màttula (cotone, bambagia); parrinu (prete, forse dal fr. parrin);
pistiari (siciliano arcaico mangiare); racìna (uva, Fr rasin); sciarra (lite, rissa); Tannu (allora, ante annum lat.); tuppuliari (bussare); Unni? (donde); zuccu (tronchetto e rami della vite).
Molte citta e paesi hanno nomi che derivano dall'arabo : Marsala (prima Lylibeum), Trapani (prima Drepanon, poi Drepanum, poi Itrabinis), Alcamo, Mazara del Vallo; Calatafimi (calat= castello); Scopello (gr. Skopelos, scoglio).
Per ora mi fermo qui.
Alla prossima.
Tinuzzu
Aggiungo, intanto, a quanto detto nei miei precedenti commenti, che le parole italiane terminanti per "e", in siciliano finiscono in "i" es. amore (amuri), sapore (sapuri), cuore (cori) etc.
Ecco alcuni vocaboli che potreste sentire nel dialogo tra siciliani :
Ammàtula (invano, inutile); accia (sedano, dal Fr.); accattari (comprare, da acheter); ammuttàri (spingere); antùra (poco fa, lat. ante horam); astracu (terrazzo); babbiari e/o babbio (scherzare); ciuncu (storpio); crasto (montone, forse dal greco); Gebbia (cisterna, vasca in agricoltura); màttula (cotone, bambagia); parrinu (prete, forse dal fr. parrin);
pistiari (siciliano arcaico mangiare); racìna (uva, Fr rasin); sciarra (lite, rissa); Tannu (allora, ante annum lat.); tuppuliari (bussare); Unni? (donde); zuccu (tronchetto e rami della vite).
Molte citta e paesi hanno nomi che derivano dall'arabo : Marsala (prima Lylibeum), Trapani (prima Drepanon, poi Drepanum, poi Itrabinis), Alcamo, Mazara del Vallo; Calatafimi (calat= castello); Scopello (gr. Skopelos, scoglio).
Per ora mi fermo qui.
Alla prossima.
Tinuzzu
Ultima modifica di sanvass il Gio 09 Gen 2014, 00:43 - modificato 1 volta. (Motivazione : correzione accento su un vocabolo)
misterred- Senior
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La mandorla in sicilia.
Secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l’intera famiglia degli dei.
Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso *****.
I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di *****. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione.
La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera
Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso *****.
I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di *****. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione.
La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera
Tara- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Grazie Tino, Interessante ciò che ci hai detto e in modo chiaro.
Azzurra- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Si Annali, molti termini siciliani non sono facilmente comprensibili e la pronuncia è anche differente dallo scritto, es. "iddu, idda" (lui, lei).
Come saprete, il Siciliano risente moltissimo dei tanti influssi stranieri che nei secoli hanno abitato l'Isola.
Quindi molti termini (la maggior parte) naturalmente derivano dal latino. Altri dall'arabo, dallo spagnolo, dal francese e dal miscuglio di essi.
I nomi maschili di solito finiscono in "u" e quelli femminili in "a", es. "cavaddu" (cavallo) e cavadda (cavalla), "masculu" (maschio) e "fimmina" (femmina).
Il plurale di solito segue la regola generale, ma a volte termina in "a" (siciliano antico, es. "libbira" (libri).
Alcuni termini sono multi-uso, es. "tuvagghia" = tovaglia, telo da mare, asciugamano.
I verbi di solito finiscono in "i" (prima coniugazione), es. "manciari" (mangiare), "parrari" (in palermitano "parlare"), "cumannari" (comandare).
Il siciliano usa, anche per pochi attimi prima, il passato remoto, es. "chi facisti?" "chi cumminasti?" (cosa hai fatto? cosa hai combinato?).
Gli articoli in alcune zone perdono la consonante '"a" (la), "'u" (il), in altre zone mantengono la consonante es. "lu pisci" (il pesce), "la pasta" (la pasta).
Per fare il cus-cus si usa la "mafaradda", e per dire stupido (nella mia zona) si dice "loccu" (dallo spagnolo loco).
Però è una lingua musicale. Tant'è che una volta c'erano i cantastorie che raccontavano ("'u cuntu") fatti ed episodi con accompagnamento musicale.
Di solito le musiche sono allegre (tarantelle, contradanze) ma altre sono tristi e malinconiche (per es. "'a barunissa di Carini", dal famoso sceneggiato di molti anni fa).
Tinuzzu
Come saprete, il Siciliano risente moltissimo dei tanti influssi stranieri che nei secoli hanno abitato l'Isola.
Quindi molti termini (la maggior parte) naturalmente derivano dal latino. Altri dall'arabo, dallo spagnolo, dal francese e dal miscuglio di essi.
I nomi maschili di solito finiscono in "u" e quelli femminili in "a", es. "cavaddu" (cavallo) e cavadda (cavalla), "masculu" (maschio) e "fimmina" (femmina).
Il plurale di solito segue la regola generale, ma a volte termina in "a" (siciliano antico, es. "libbira" (libri).
Alcuni termini sono multi-uso, es. "tuvagghia" = tovaglia, telo da mare, asciugamano.
I verbi di solito finiscono in "i" (prima coniugazione), es. "manciari" (mangiare), "parrari" (in palermitano "parlare"), "cumannari" (comandare).
Il siciliano usa, anche per pochi attimi prima, il passato remoto, es. "chi facisti?" "chi cumminasti?" (cosa hai fatto? cosa hai combinato?).
Gli articoli in alcune zone perdono la consonante '"a" (la), "'u" (il), in altre zone mantengono la consonante es. "lu pisci" (il pesce), "la pasta" (la pasta).
Per fare il cus-cus si usa la "mafaradda", e per dire stupido (nella mia zona) si dice "loccu" (dallo spagnolo loco).
Però è una lingua musicale. Tant'è che una volta c'erano i cantastorie che raccontavano ("'u cuntu") fatti ed episodi con accompagnamento musicale.
Di solito le musiche sono allegre (tarantelle, contradanze) ma altre sono tristi e malinconiche (per es. "'a barunissa di Carini", dal famoso sceneggiato di molti anni fa).
Tinuzzu
misterred- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Approvo per trasposta persona il riporto di questa nota interessante , consigliando a mr Red ed a tutti , che è possibile citare altrove ( nel caso lo si voglia , ma non lo sappia fare) , evocando il “quote” in oggetto (senza inviare) e copiando semplicemente l'origine nella destinazione voluta -
2nd consiglio : in attesa che un tecnico possa mettere mani sui vs pc , usate preparare i testi in editor esterni al forum ; poi da lì ricopiate quando volete , senza problemi di perdere nulla -
2nd consiglio : in attesa che un tecnico possa mettere mani sui vs pc , usate preparare i testi in editor esterni al forum ; poi da lì ricopiate quando volete , senza problemi di perdere nulla -
Charade- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Onore alla nonna , ma manca il chi ...
Charade- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Non ti lamentare che fare e disfare è tutto un lavorare! (detto popolare insegnatomi da mia nonna)
annali- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
... e se no allora a cosa serve l'Admin ?...
Certo è che se mi deste meno da lavorare , potrei dedicare più tempo con l'altro in alto a volare ...
Certo è che se mi deste meno da lavorare , potrei dedicare più tempo con l'altro in alto a volare ...
Re: Genti luoghi e paesi ...
Mi pareva strano trovarmi dove non ero ultimamente entrata. in effetti là, si stonava e non s'addatava.
el me scusa tant siur parun! (Ecco sulla u manca la dieresi, come nel francese)
el me scusa tant siur parun! (Ecco sulla u manca la dieresi, come nel francese)
annali- Senior
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Data d'iscrizione : 06.06.13
Re: Genti luoghi e paesi ...
Olè! E anche la traduzione della barzetta sicula è stata fatta? Epperò che termini astrusi cara gente! Va bel che di cosa trattava un qualcosina avevo subdorato. era il finale troppo ingarbugliato che non afferravo. Devo dire, Tino, che nonostante tutto qualche passaggio m'è rimasto oscuro...
Interessante anche lo spiegare i termni e le parole diverse da zona e zona. Chissà se potremo fare qualche dissertazione anche con il mio mantovano. un po' difficile per alcune parole a cui servirebbe la dieresi, quel piccolo segno grafico su alcune vocali,che non vedo sulla tastiera. Assomiglia un po' al francese e un po' (meno) al tedesco.
Ciao, Tinuzzu!
Interessante anche lo spiegare i termni e le parole diverse da zona e zona. Chissà se potremo fare qualche dissertazione anche con il mio mantovano. un po' difficile per alcune parole a cui servirebbe la dieresi, quel piccolo segno grafico su alcune vocali,che non vedo sulla tastiera. Assomiglia un po' al francese e un po' (meno) al tedesco.
Ciao, Tinuzzu!
annali- Senior
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Sciddicare (scivolare, ma qui inteso come "scappatella")
E' la terza volta che tento di scrivere, per colpa di Java fasullo........Lo possino!!!!!!Tara ha scritto:
Ogni mattina un prete siciliano confessava la gente del suo paese,ma una mattina,per sfortuna...dovette partire per il nord poichè suo fratello era gravemente malato.Al suo posto fu messo un altro prete siciliano.Naturalmente la gente non sapeva ancora dello scambio,e quindi ,quando capitava che le donne dovevano confessare al vecchio parroco che avevano tradito il marito,andavano dal prete e dicevano "patri...sciddicavu"(così si usava dire)....la prima mattina che il nuovo prete confessò arriva una donna che gli dice "patri....sciddicavo" e il padre "eh signuruzza...grapa( apra) l'occhi!" e la donna " no no patri,SCIDDICAVU!!!" e il padre"eh signora chi ci pozzu fari...mi sindi va o spitali (Deve andare all'ospedale) ca si fa controllari"....arriva la 2 donna"patri...sciddivavu"meeee e u parrinu "ca signuruzza bedda chi mi canta ammia?" ( Che mi racconta a me)...arriva la 3 donna..."patri...sciddicavu!"....A questo punto il prete nn ce la fa più e va a parlare col sindaco..."sing. sindaco,vossia ha fare caccosa (qualcosa),ca mi riciunu tutti ca sciddicanu,puvvirellu i mia i chi ci pozzu fari?" e il sindaco i risatiiiii,ma i risatiiiiiiiiii!!!!E il prete"ma senta sign. sindaco lei mi vori pigghiari n'giru?mi viri ca cacchi ionnu caccuno si scruppia bonu,vossia c'a mettiri cacchi cosa nd'a sctrata...!" e u sindacu i risaaaaaati,ma i risaaaaati!Allora il prete irritado grida"aou sign. sindaco nn c'è bisognu ca ma pigghia po ----- picchì tempu na simana so mugghieri già sciddicaiu 4 voti...!!!!!"
Rispetto ad Annalì io ho compreso benissimo (ed è chiaro, in quanto siculo) la barzelletta, che mi da lo spunto per la seguentye riflessione.
Il dialetto siciliano (lingua siciliana più precisamente) è uguale a grandi linee in tutta l'isola. Cambia però l'accento, da zona a zona, da città a città e addirittura a volte da quartiere a quartiere. Quindi sentendo parlare un siciliano, si può capire benissimo da dove venga (Palermo, catania, Agrigento, Trapani, Caltanissetta etc. etc).
Alcuni parole sono usate in certi posti e in altri no, Per esempio "Caruso" usato nella parte orientale e significa "ragazzino", da noi (parte ovest significa "salvadanaio".
Noi usiamo "picciriddu" (bambino, ragazzino) e "picciotto" (giovanotto).
I soldi di solito vengono chiamati "picciuli". Ma vengono chiamati anche "a pila", "munita", "sordi". In alcune zone "grana".
Per tornare alla barzelletta (prima che Java mi cancelli tutto) nella mia zona il verbo "sciddicare" si pronuncia in maniere leggermente diversa, e anche l'uso dei tempi (pass.remoto).
Io al 6° rigo avrei scritto così : "...chi mi cunta ammia?) al posto di "chi mi canta ammia". E all'8° rigo : .."si struppia bonu" al posto di .."si scruppia bonu" (termine che non conosco).
Bene, dopo questa breve dissertazione sul patrimonio linguistico-dialettale, vi saluto col classico : "vasamu li manu"!
Tinuzzu
misterred- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Devi siempre cercare il pelo nell'uovo..
:-)questo non l'hai letto.
:-)questo non l'hai letto.
Tara- Senior
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Re: Genti luoghi e paesi ...
Più che scientifico , diciamo mitologico -
La Grecia era vicina e con tanti amanti si Sophie era chiaro che influenzasse enormemente questo popolo "isolato"
La Grecia era vicina e con tanti amanti si Sophie era chiaro che influenzasse enormemente questo popolo "isolato"
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