Sicilia occidentale, terra, mare, natura e cultura

Nella foto precedente possiamo ammirare la torretta Pepoli, costuita appunto dal Conte Pepoli sul finire del 1800.
Posta su un posto ameno e solitario, silente ma nel contempo visibile e la cui visibilità spazia fino al mare.
Luogo ideale per riposare e scrivere, per ritemprarsi.
E' stato da poco restaurato perchè versava in condizoni di degrado e abbandono.
Si raggiunge tramite una scalinata che scende giù in mezzo alle rocce come si piò notare.

Vedete quanto siamo distanti. Poco tempo fa eravamo proprio in cima, sulla punta del monte. Ne abbiamo fatta di strada.

sanvass ha scritto:ome potete notare molti palazzi nuovi (condomini) costruiti dopo la guerra hanno un pò modificato l'aspetto della città antica, quasi nascondendo la vista del nostro sacro Monte. Purtroppo, la seconda guerra mondiale è passata da qui, e i pesanti bombardamenti americani e inglesi prima dello sbarco in Sicilia, hanno distrutto più di mezza città antica, tanti monumenti e chiese e case. Il centro storico infatti è attaccato al porto, e il porto era un interessante obiettivo strategico militare durante la seconda guerra mondiale. Dal porto partivano i convogli per l'africa settentrionale e i sommergibili.
Spesso le navi che uscivano dal porto, appena fuori venivano silurate dai sommergibili inglesi con base Malta. Senza considerare il vicino aeroporto militare con i caccia Macchi 200, Stukas e altri aerei.

Riprendo questa nota per dire che la città non era così prima della guerra, con palazzoni, condomini, ad altezze asimmetriche.
Ma fatta di viuzze e case signorili, ad eccezione dell'arteria centrale cui scorreva il tram (che non c'è più) sostituti dagli
inquinanti autobus moderni.
Un primo scempio fu fatto dopo l'unità d'Italia, interrando un canale che divideva la città vecchia con la nuova.
Abbattendo le mura antiche di difesa (ne sono rimaste poche).
Molti monumenti non esistono più, specie dopo la seconda guerra mondiale.
Insomma, gli antichi costruivano con senno e con lungimiranza, adesso si costruisce veloce e senza arte.
Gli affari sono affari si sa.

Qui siamo quasi in cima al monte, nella foto precedente eravamo laggiù, nei pressi della torre della Colombaia (a sinistra della falce). Sullo sfondo l'isola di favignana. Che spettacolo!
P.s. l'isolotto che si intravede poco prima dell'isola di Favignana, sulla destra è detta isola di Formica. E non ci vuole molto intuito per capirlo.

Come potete notare molti palazzi nuovi (condomini) costruiti dopo la guerra hanno un pò modificato l'aspetto della città antica, quasi nascondendo la vista del nostro sacro Monte. Purtroppo, la seconda guerra mondiale è passata da qui, e i pesanti bombardamenti americani e inglesi prima dello sbarco in Sicilia, hanno distrutto più di mezza città antica, tanti monumenti e chiese e case. Il centro storico infatti è attaccato al porto, e il porto era un interessante obiettivo strategico militare durante la seconda guerra mondiale. Dal porto partivano i convogli per l'africa settentrionale e i sommergibili.
Spesso le navi che uscivano dal porto, appena fuori venivano silurate dai sommergibili inglesi con base Malta. Senza considerare il vicino aeroporto militare con i caccia Macchi 200, Stukas e altri aerei.

Vero (mr. Ch, e ti ho aggiunto un verde), qui al sud le sagre (della "spincia", della "salsiccia", della "ricotta", del "cus-cus", del "bon-ton" (nel senso di tonno) del "vino", del "pecorino", del "cannolo" etc.etc.ci sono sempre, d'estate e d'inverno, e non potrei elencarle tutte per ragioni spazio-temporali.
E anche quella di ieri (tre giorni per la verità), si concludeva con la classica spaghettata della "pasta 'ccu l'agghia" alla trapanese, e dolciumi vari.
Insomma, "vado, vedo e magno".

Questa è la più notevole differenza con i paesi nordici : tra feste e sagre e ricorrenze mistico religiose , ne avete sempre una ,,, 

Il territorio vissuto a 360 gradi sia per tradizioni che per ricorrenze ben conservate o rievocate ( ma soprattutto per clima , anche se in questo presente frangente è da rimettere in discussione ) - 

Una bella rievocazione storica oggi a Erice vetta, posto qualche foto, tanto per gradire, Peccato per il tempo inclemente, che però non ha rovinato l'incredibile fascino e suggestione del borgo antichissimo plurimillenario.
Squilli di tromba e tamburi riecheggiavano per le antiche viuzze.

Bene, con questo mio passaggio di ora, questa sezione tocca e raggiunge le 2.500 "viste".
Un bel risultato, sono contento. Ciò vuol dire che il mio pensiero in relazione alle bellezze della Sicilia occidentale era corretto.
Ancora moltissimo da esplorare. Col tempo estivo vi porterò nelle meraviglie del mondo antico racchiuso in questo angolo
di paradiso terrestre.
Vi stupirò, prommesso.
Simil foto-reporter improvvisato free-lance d'assalto TINO (auto-foto munito) 

Qua si intravedono le Egadi, che appaiono alla vista tra alberi e piante.

Bene, questa foto di qualche giorno fa mostra la stradina panoramica che da valle porta ad Erice Vetta. Come vedete, silenzio, pace, serenità, quiete, accompagnano il viaggiatore che sale in cima. Alberoi e fiori allietano la vista. Il panorama è stupendo specie nelle giornate luminose e azzurre come questa:

bene, da un pò non postavamo su questa sezione. Ripropongo una foto (fatta a febbraio) del castello di Venere ERricyna.
costruito proprio sui ruideri del tempio originale della dea dell'amore, su una rocca veramente inespugnabile.
All'interno, del vecchio tempio (purtroppo) non rimane niente.
Il panorama da quassù è di incomparabile bellezza e spazia per centinaia di chilometri.

I paesi e le città di Sicilia sono ricchissime di Chiese. Eccone una dalla facciata di  particolare pregio  artistico:

Nell'immaginario collettivo, la Sicilia viene presentata spesso come zona desertica dove non piove mai o quasi, Insomma assimilata ai deserto africani quasi.
Invece in Sicilia la vegetazione folta e le piante non mancano. Basta viaggiare all'interno, per i sentieri e stradine di campagna e ci si immerge in una
natura rigogliosamente verde.
Ecco un esempio, un  vero luogo ideale antistress. Un buon libro, sedersi su una pietra e leggere.
 Cos'altro si può volere di più?

Eccoci nella spiaggetta, vista nella sua quasi interezza. D'estate molto affollata, ora meno ma le acque sono proprio  limpide.