Re: Curiosità "Spaziali"

**annali**

Uno speciale calendario solare terrestre...

**Charade**

... val bene che ogni lavoro è un rischio , ma ce ne sono alcuni che lo sono più degli altri , quindi non capirò mai come faccia un padre di famiglia a rischiare non solo la sua vita , ma mettere i propri cari che dipendono forse anche da lui in grandi difficoltà ... Agostini grande campione di motociclismo , che a ,modo suo cavalcava altri lidi più terreni che spaziali ,

nelle sue autobiografie anche di interviste recenti , diceva che non se la sentiva di metter su famiglia , mentre faceva un mestiere così pericoloso -

**annali**

Aec-msg-num#45034

È nelle sale cinematografiche il film "First Man" - Il Primo Uomo, che rievoca la storia della missione per portare un uomo sul Luna. Il film è incentrato sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l'intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia.

Brevemente:

Neil Armstrong, ingegnere aereonautico e aviatore americano, conduce una vita semplice e ritirata con la famiglia cui ha “promesso” la Luna. Dopo la morte prematura della sua bambina partecipa al programma Gemini, la seconda missione di volo umano intrapreso dagli Stati Uniti con lo scopo di sviluppare le tecniche necessarie ad affrontare viaggi spaziali avanzati e in seguito impiegati nella missione Apollo. Selezionato e arruolato come comandante della missione Gemini 8, Neil è il primo civile a volare nello spazio in un clima tutt’altro che facile, con incidenti tecnici, lutti in decollo e in atterraggio, con in corso la guerra in Vietnam e le tensioni sociali del '68.

Lasciando sulla Terra due giovani figli e una moglie, Armstrong bucherà il silenzio del cosmo e si prenderà la Luna.

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Aec-msg-num#44221

Gli anni '60-'70 sono stati gli anni della famosa corsa allo spazio tra Stati Uniti e la Russia Sovietica. Sono stati gli USA che per primi riuscirono alla fine a far atterrare astronauti sulla superficie del nostro satellite, anche se non sono mancati importanti successi per il programma russo, i quali forse passati senza troppo rilevanza, o più semplicemente, dimenticati. Per esempio, uno dei programmi di esplorazione robotica più complessi e di successo è stato il programma Luna. La sonda Luna 1 fu la prima a lasciare l'orbita terrestre e nel 1959 la prima ad andare incontro al nostro satellite naturale. Luna 2 fu la prima cosa umana a toccare il suolo lunare lo stesso anno. Luna 3 fu la prima a ottenere immagini del lato nascosto della luna. Luna 9, il primo lander della storia a inviare le prime immagini dalla superficie lunare, nel 1966. Luna 16 fu la prima missione robotica a riportare campioni sulla Terra e Luna 17 (Lunokhod 1) fu il primo rover robotico. Questo straordinario programma è terminato con la storica missione Luna-24, che secondo una nuova pubblicazione, aveva scoperto rocce ricche di acqua sotto la superficie lunare, scoperta largamente ignorata in occidente.

(Immagine del lander Luna-24 oggi nel Mare Crisium. Lo scatto è stato ottenuto dall'orbiter LRO, della NASA)

Curiosità "Spaziali" Luna24-LROC-700x700

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Aec-msg-num#35382

Questa è una “scultura” fatta dal vento lavorando su una roccia sabbiosa di Marte. L’immagine è stata ripresa l’8 settembre 2016 da “Curiosity”, nel suo 1.454° giorno marziano (chiamato Sol, il giorno marziano dura circa 24 ore e 40 minuti).

“Curiosity” si sta dimostrando di un’incredibile longevità, progettato per una missione di 23 mesi (un anno marziano), il rover è in attività ormai da più di quattro anni terrestri e grazie alla sua batteria al plutonio, si spera possa continuare la sua esplorazione per molti anni ancora.

Sceso nei pressi del cratere Gale, si è mosso verso il Monte Sharp, del quale ha ora raggiunto le prime pendici, e, come si nota dall’immagine, siano abbastanza scoscese. Di recente ha esplorato un sistema di piccole dune che sono state battezzate in onore di Bruce Murray, illustre geologo planetario del Caltech. La “scultura” ora fotografata, di cui si vedono i minimi particolari, è fatta di sabbia proveniente dalle dune e accumulata dal vento.

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Aec-msg-num#27549

Telescopi e lenti gravitazionali

I satelliti per le alte energie (X e raggi gamma) Integral (ESA) Fermi e Swift (USA), hanno sfruttato il potere d’ingrandimento gravitazionale per introdursi nell’esplorazione ravvicinata di un buco nero supermassiccio. Le radiazioni ad alta energia emesse dal vortice di materia incandescente che gira intorno ai buchi neri prima di precipitarvi dentro e scomparire, inosservabili con gli strumenti usuali, possono essere risolvibili con una lente gravitazionale .

I tre satelliti hanno raggiunto un potere di risoluzione pari a quello di un telescopio ottico in grado di mostrare una formica sulla Luna. Per la prima volta, con questo metodo, delle lenti gravitazionali, applicato nella banda dei raggi gamma, ha permesso di risolvere, a una distanza di alcuni miliardi di anni luce, una regione di spazio pari ad appena 100 volte la distanza Terra- Sole, verificando che i raggi gamma sono emessi nelle immediate vicinanze del buco nero e chiarito il meccanismo che genera i jet bipolari.

Nel disegno il buco nero supermassiccio PKS 1830-211,

**Charade**

Aec-msg-num#27133

Come era già successo per Parmitano , sto seguendo l'esodo riabilitativo di zia Sam , che a proposito di una delle 4 forze della natura ( la gravità ) lei sta facendo una grossissima fatica a doverne recuperare concetto ed aspetto ,,, ehh si che lei rispetto a noi comuni mortali dovrebbe essere molto più preparata ,,, Di certo deve essere una sensazione terribile aver vissuto intravvedendo una "vita" diversa" ed ora ritornare alla vecchia gravida vita di prima ,,, Spero per lei che ce la faccia , anzi ne sono sicuro ! Auguri Sam !
Curiosità "Spaziali" Samantha-Cristoforetti-da-Fazio-vola-e-fa-una-capriola

Curiosità "Spaziali" Samantha-Cristoforetti-da-Fazio-vola-e-fa-una-capriola

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Aec-msg-num#25119

La macchina che cerca l’origine dell’Universo.

In preparazione al CERN di Ginevra, l’LHC, (Large Hadron Collider) la macchina più complessa costruita dall’uomo. Vi hanno lavorato per una decina d’anni 5 mila scienziati e tecnici provenienti da oltre cinquanta paesi.

Si tratta di un gigantesco anello lungo 27 metri sepolto a circa 100 metri di profondità, dentro il quale nei prossimi mesi, (forse maggio) inizieranno a muoversi fasce di protoni alla velocità prossime a quelle della luce (300 mila km il secondo), al fine di studiare le fondamentali proprietà della materia e i principi di base sui quali si basa l’intero Universo.

Un risultato che si ottiene, a detta degli esperti, facendo scontrare fra loro fasci di particelle subatomiche, i protoni che si muovono in direzioni opposte.

Tecnici alle prese con uno dei 4 strumenti dell'Lhc, il rivelatore ALICE. Al suo interno verranno fatti collidere atomi di piombo. Nel corso di questo esperimento, per pochi secondi, si formerà una palla di fuoco che ricreerà la condizione dell'universo a pochi istanti dal Big Bang.

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Aec-msg-num#25082

Un gruppo di scienziati del MIT (Massachusetts Istitute of Tecnology) ha creato una simulazione computerizzata dell’evoluzione dell’universo, partendo da 12 milioni di anni dopo il Big Bang: 13 miliardi di storia del cosmo in un video di pochissimi minuti.

**annali**

Aec-msg-num#24803

Temperature planetarie

Due enti di ricerca: la NASA e la National Oceanic and Atmosphere Administration, mostrano le analisi svolte con le quali confermano che a livello planetario l’anno 2014 è stato il più caldo dal 1880. I dati, diffusi dal 16 gennaio 2015, sono stati trattati tenendo conto delle oscillazioni termiche prodotte dal Ninio e dalla Ninia, rispettivamente sul Pacifico meridionale e sull’atlantico settentrionale.

L’aumento della temperatura, effettivo dal 1880 a oggi è di 0,8 °C, messo, da entrambi gli enti ricerca, in correlazione con l’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera.

Nella mappa le anomalie termiche risaltano il blu verso il freddo, giallo rosso verso il caldo.

Curiosità "Spaziali" 2015-01-17_11-53-18_news

**annali**

Aec-msg-num#24802

Un’altra Terra e un altro Sole?

Cinque pianeti di grandezza paragonabile a quella della Terra, orbitano attorno a una stella formatasi agli albori dell’universo. Un sistema solare, il Kepler- 444, introduce un ipotesi avvincente: La Via Lattea ha già conosciuto la vita?

**annali**

Aec-msg-num#24801

Con il Chromoscope ammiriamo i colori della Via Lattea a raggi X, a raggi gamma, a microonde, a infrarossi e a onde radio

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