Pensieri in libertà...
Arc en ciel :: Presente :: Erato , Euterpe , Calliope ... la prosa & la poesia in tutte le sue forme :: Prosa ,ovvero lo scriver fuor di poesia
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Re: Pensieri in libertà...
...poi sarebbero le donne quelle che nzeppano le valige???
Ahiahi...
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Teti- Graduate
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Re: Pensieri in libertà...
Esco in anticipo che ho un po' di robbbe a preparà , buona continuazione enti ed anti ,,,
Charade- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
Imparerai a tue spese,
che lungo il tuo cammino,
incontrerai ogni giorno 'milioni' di maschere e 'pochissimi' volti.
Luigi Pirandello
annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
Non è un dolore e non ti devi empaticamente addolorare per me ,,, In compenso ho avuto tante altre madri (putative) amorevoli con cui sono cresciuto e che mi hanno fatto crescere ,,,
Charade- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
Mi addolora questo fatto, caro Ch! Il rapporto negativo con la propria madre, non saprei nemmeno immaginarlo...
Quando vorrai, mi troverai ad ascoltarti...
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annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
I miei rapporti con la genitrice genetica , non sono stati altrettanto tanto idilliaci ,,,
anch'io vedrò di raccontarla , ma in tutta la sua negatività , accomunata non a caso alla matrigna natura , e da essa e per essa tutto ne consegue -
anch'io vedrò di raccontarla , ma in tutta la sua negatività , accomunata non a caso alla matrigna natura , e da essa e per essa tutto ne consegue -
Charade- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
“LA FESTA DELLA MAMMA”
Mi piacerebbe raccontare la sua storia, la storia di mia madre, la stessa che raccontava a spizzichi a noi bambini nelle sere d’inverno. Dentro il grande lettone, stretti gli uni agli altri, guardavamo i fiocchi di neve cadere, silenziosamente, attraverso i vetri della finestra cosparsi da una fitta ragnatela di filamenti ghiacciati.
Alternava episodi di quand’era bambina, ai racconti di favole della fantasia popolare, e noi a sollecitarla nei momenti di più grande curiosità tutta infantile. Era bello ascoltarla, nel silenzio ovattato del mondo bianco di fuori.
Ripenso spesso a quel periodo della nostra vita insieme e rivedo me stessa, i miei fratelli e i miei genitori, dentro una cornice un po’ sbiadita nel tempo, attraverso un velo di malinconia, d’immensa nostalgia. Frammenti di ricordi fissati nella memoria saldamente e, dentro di essi, sempre ritrovo mia madre, lei, con la sua dolcezza, la sua bontà.
Era la nostra forza, il nostro sostegno e mai, mai riuscivo a immaginare la mia vita senza di lei.
Un giorno la racconterò, ma stasera no, voglio solo ricordare.
Alternava episodi di quand’era bambina, ai racconti di favole della fantasia popolare, e noi a sollecitarla nei momenti di più grande curiosità tutta infantile. Era bello ascoltarla, nel silenzio ovattato del mondo bianco di fuori.
Ripenso spesso a quel periodo della nostra vita insieme e rivedo me stessa, i miei fratelli e i miei genitori, dentro una cornice un po’ sbiadita nel tempo, attraverso un velo di malinconia, d’immensa nostalgia. Frammenti di ricordi fissati nella memoria saldamente e, dentro di essi, sempre ritrovo mia madre, lei, con la sua dolcezza, la sua bontà.
Era la nostra forza, il nostro sostegno e mai, mai riuscivo a immaginare la mia vita senza di lei.
Un giorno la racconterò, ma stasera no, voglio solo ricordare.
annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
Un pensiero che vola in libertà è un destino che non si nasconde in omertà ,,,
Buona continuazione madame et monsieur ,,, je vais -
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Charade- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
I CARI VECCHI GIOIELLI
Cera una volta…. C’erano una volta tante cose… tanti oggetti preziosi ed eleganti, talvolta preziosi soltanto ai nostri occhi perché rappresentano un pezzetto di vite passate.
Collanine d’oro, lunghe e leggere, orecchini piccoli, di sottili lamine con brillantini minuscoli, perline barocche e pietruzze tagliate in modo approssimativo, graziosi proprio per la loro fragilità. Quanti anni ci dividono da coloro che portarono per prime questi gioielli? Non moltissimi dopotutto, eppure ci appaiono come venuti da un altro mondo e spesso esitiamo a usarli, sia per incertezza, sia per un certo timore riverenziale.
Ma un gioiello è fatto per essere portato, per vivere con noi, lasciarlo nel cassetto è un nonsenso. E allora togliamolo dalla bambagia, dove giace riposto, nella sua scatolina di metallo e guardiamolo da vicino, cercando il modo migliore per restaurarlo e riutilizzarlo.
Prima di tutto, quand’è che un gioiello può dirsi antico e quando invece è semplicemente vecchio? In linea di massima diventa antico quando abbia più di cento anni, ma sarebbe una distinzione approssimativa. Evidentemente, una spilla fatta 30 o 40 anni fa è solo vecchia e vecchio è il bracciale a serpente che risale al dopoguerra. I gioielli stile Liberty, fatti all’inizio del secolo hanno già un sapore di antico.
L’antichità non è solo questione di età ma anche di stile, che riflette il gusto del tempo in cui è stato disegnato e realizzato.
Lo stile è fatto di accorgimenti tecnici, di senso delle proporzioni, accostamenti e colori tipici di quel tempo che non si sono più ripetuti e che nessuna imitazione posteriore riesce a rendere compiutamente.
Per ridare vita a un vecchio gioiello bastasse una pietra rimessa a posto, una piccola saldatura, una piastrina di rinforzo, facciamolo e riportiamo alla luce un oggetto che noi, avendolo sempre visto in casa non teniamo nella giusta considerazione, ma che, magari, un antiquario potrebbe invidiarci.
Collanine d’oro, lunghe e leggere, orecchini piccoli, di sottili lamine con brillantini minuscoli, perline barocche e pietruzze tagliate in modo approssimativo, graziosi proprio per la loro fragilità. Quanti anni ci dividono da coloro che portarono per prime questi gioielli? Non moltissimi dopotutto, eppure ci appaiono come venuti da un altro mondo e spesso esitiamo a usarli, sia per incertezza, sia per un certo timore riverenziale.
Ma un gioiello è fatto per essere portato, per vivere con noi, lasciarlo nel cassetto è un nonsenso. E allora togliamolo dalla bambagia, dove giace riposto, nella sua scatolina di metallo e guardiamolo da vicino, cercando il modo migliore per restaurarlo e riutilizzarlo.
Prima di tutto, quand’è che un gioiello può dirsi antico e quando invece è semplicemente vecchio? In linea di massima diventa antico quando abbia più di cento anni, ma sarebbe una distinzione approssimativa. Evidentemente, una spilla fatta 30 o 40 anni fa è solo vecchia e vecchio è il bracciale a serpente che risale al dopoguerra. I gioielli stile Liberty, fatti all’inizio del secolo hanno già un sapore di antico.
L’antichità non è solo questione di età ma anche di stile, che riflette il gusto del tempo in cui è stato disegnato e realizzato.
Lo stile è fatto di accorgimenti tecnici, di senso delle proporzioni, accostamenti e colori tipici di quel tempo che non si sono più ripetuti e che nessuna imitazione posteriore riesce a rendere compiutamente.
Per ridare vita a un vecchio gioiello bastasse una pietra rimessa a posto, una piccola saldatura, una piastrina di rinforzo, facciamolo e riportiamo alla luce un oggetto che noi, avendolo sempre visto in casa non teniamo nella giusta considerazione, ma che, magari, un antiquario potrebbe invidiarci.
annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
>Riprendo qui un altro post ad evoluzione sfiziosetta , sull'etimologia delle parole , che già ebbi modo di postare altrove … Quando ci si chiede che significato ha un determinato termine (po-st-meridies), e si ottiene risposta , di solito tutti molto contenti si proferisce un “ahh” liberatorio , come se si fosse risolto il dilemma … Isso , invece non è stato risolto per niente , poiché si è solo spostato un termine verso un altro … Al massimo si comprende l'idea di come si sia arrivati alla composizione della parola corrente rispetto a quella d'origine , ma nulla più -
Per cui non rimane altro che concludere dicendo , che ogni tipo di comunicazione è un codice arbitrario e relativamente convenuto , cioè si conviene tra due o più parti omogenee tra loro , che un dato : segno , simbolo , suono , etc , sia associato ad un “Idea” … E qui è il punto focale d'arrivo di ogni artificioso codificare la realtà che ci circonda : degna sintesi di quell'essere pensante che rivolto al fondo di una caverna greca , vedeva l'ombre di una realtà diversamente codificata o sfuggente -
Per cui non rimane altro che concludere dicendo , che ogni tipo di comunicazione è un codice arbitrario e relativamente convenuto , cioè si conviene tra due o più parti omogenee tra loro , che un dato : segno , simbolo , suono , etc , sia associato ad un “Idea” … E qui è il punto focale d'arrivo di ogni artificioso codificare la realtà che ci circonda : degna sintesi di quell'essere pensante che rivolto al fondo di una caverna greca , vedeva l'ombre di una realtà diversamente codificata o sfuggente -
Charade- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
COME CI VEDONO GLI ALTRI?
Oggi, forse ho scoperto un nuovo modo di definirmi
Non che sia scoperta di oggi in fondo già mi era stato detto
O fatto capire e non tra le righe ma proprio di getto
Quante bocche di verità sfilano sui tanti vari palcoscenici della vita
Sono una donna difficile? Difficile da capire da farsi capire?
Difficile da accettare perché non mi stampo in faccia
Sorrisi falsi e vacui perché non dico quello che qualcuno
Vorrebbe sentirsi dire o perché dico quello che tanti
Non vorrebbero sentirsi dire insomma tutto questo fa di me
Donna difficile da tenere a distanza da escludere dal cerchio
Dorato delle menzogne più spudorate da tutto quello che piace
Agli altri i migliori i multiformi quelli che contano che emergono
Senza valori ma altresì convinti di averne da elargire a piene mani ?
E così avere scoperto di essere una donna difficile non posso esserne
Sorpresa sconvolta atterrita da questo fatto ma finalmente consapevole
Di questa mia sconcertante illuminante scoperta:sono una donna difficile!
Oggi, forse ho scoperto un nuovo modo di definirmi
Non che sia scoperta di oggi in fondo già mi era stato detto
O fatto capire e non tra le righe ma proprio di getto
Quante bocche di verità sfilano sui tanti vari palcoscenici della vita
Sono una donna difficile? Difficile da capire da farsi capire?
Difficile da accettare perché non mi stampo in faccia
Sorrisi falsi e vacui perché non dico quello che qualcuno
Vorrebbe sentirsi dire o perché dico quello che tanti
Non vorrebbero sentirsi dire insomma tutto questo fa di me
Donna difficile da tenere a distanza da escludere dal cerchio
Dorato delle menzogne più spudorate da tutto quello che piace
Agli altri i migliori i multiformi quelli che contano che emergono
Senza valori ma altresì convinti di averne da elargire a piene mani ?
E così avere scoperto di essere una donna difficile non posso esserne
Sorpresa sconvolta atterrita da questo fatto ma finalmente consapevole
Di questa mia sconcertante illuminante scoperta:sono una donna difficile!
annali- Senior
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LIBERI PENSIERI
DOVE ASPETTEREMO E COME GUARIREMO LE FERITE. ( Antonio Gil, I LUOGHI ANDATI)
Le delusioni sono sempre in agguato e le ferite non cicatrizzano mai....
Mi guardo allo specchio e le piccole rughe che cominciano a far capolino intorno agli occhi, la dicono lunga di quanto sia stato sudato ogni giorno della mia pur breve vita. .....
Eppure, dopo tanto darmi da fare.....
Per anni, ho tenuto il mio cuore rinchiuso in uno scrigno, perchè ciò che nascondevo gelosamente non andasse sprecato inutilmente.
Poi, finalmente un giorno, il desiderio di riaprire quel forziere rimasto troppo a lungo chiuso senza luce e senza gioie, si è fatto strada nella mente, e vi ho ritrovato intatto, tutto il mio spirito: vivace, scherzoso, fantasioso.... insieme alla ricchezza di sentimenti troppo a lungo ignorati.
Senz'altre pretese che ritagliarmi un piccolo scampolo di mondo in cui essere felice.
Peccato che in quel mondo in cui mi avventuravo libera e senza catene, ricomincino a comparire i draghi.
I draghi.... sempre loro sul mio cammino.....
Questa è una favola.... o forse no?.....poichè la vita non è altro che un crearsi e ricrearsi,un susseguirsi di emozioni, non sempre, purtroppo, facili da accettare.
Annali
Le delusioni sono sempre in agguato e le ferite non cicatrizzano mai....
Mi guardo allo specchio e le piccole rughe che cominciano a far capolino intorno agli occhi, la dicono lunga di quanto sia stato sudato ogni giorno della mia pur breve vita. .....
Eppure, dopo tanto darmi da fare.....
Per anni, ho tenuto il mio cuore rinchiuso in uno scrigno, perchè ciò che nascondevo gelosamente non andasse sprecato inutilmente.
Poi, finalmente un giorno, il desiderio di riaprire quel forziere rimasto troppo a lungo chiuso senza luce e senza gioie, si è fatto strada nella mente, e vi ho ritrovato intatto, tutto il mio spirito: vivace, scherzoso, fantasioso.... insieme alla ricchezza di sentimenti troppo a lungo ignorati.
Senz'altre pretese che ritagliarmi un piccolo scampolo di mondo in cui essere felice.
Peccato che in quel mondo in cui mi avventuravo libera e senza catene, ricomincino a comparire i draghi.
I draghi.... sempre loro sul mio cammino.....
Questa è una favola.... o forse no?.....poichè la vita non è altro che un crearsi e ricrearsi,un susseguirsi di emozioni, non sempre, purtroppo, facili da accettare.
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annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
2a parteTeti ha scritto:Io li ho scelti e come avrei potuto fare altrimenti quando a quel tempo il famoso "pezzo di carta" rappresentava o il contributo economico alla famiglia se non la libertà stessa? E' una storia lunga che penso non interessi conoscerla,comunque se tornassi indietro farei scelte diverse perchè è vero sì che i numeri non ti deludono mai ma sono così aridi!!!
Buon lavoro a tutti,con o senza ombrello!
Se il lavoro si scelga o ci scelga o ambedue le cose , fa parte di quel mai risolto problema generalizzato della predestinazione , che penso sia una storia che interessi o sia interessante un po' tutti a conoscerla , e col permesso di Annalì riproporrò un suo spunto (e relativa evoluzione) in altra sezione adeguata … Qui ed ora invece diciamo che attribuire sentimenti di aridità o di fecondità a concetti astratti, 'nze pò ffà !...
Il presunto astruso linguaggio numerico è un mezzo (non un fine) , per fare e comprendere la realtà pratica e concreta ;
se le cifre sono le lettere di questo linguaggio , allora le sintetizzanti formule ne sono interi discorsi ;
se dico che : 50 + 50 = 100 , dico una sola cosa ma ,
se dico : X + Y = 100 , esprimo tutta una serie di possibili valori che concorrono a formare quel risultato …
Se inoltrassi una formula per “studio di funzioni” geometriche o fisiche potrei esprimere con esatta certezza ogni possibile o pensabile intero discorso intorno ad essi *** micacotiche ***
In ultimo , ciò che comunemente si dice sul fatto di non capire “la matematica” ( e in maggioranza non a caso sono persone appartenenti al genere femminile) è un modo di dire o di fare che presuppone una dovuta (?) giustificazione per chi quasi fieramente ( o senza cosciente vergogna ) lo enuncia … Al contrario , non si sente mai nessuno che con relativa sicurezza dica fieramente ( o senza vergogna ) : io per la lingua italiana non ne capisco una cippa … oppure : io per fare all'ammore sono negata/o …
La regola del premio-punizioni , che si instaura fin da neonati , determina per ogni persona il suo modo d'essere , oltre che predestinato , in questo caso anche indotto … Finché alle bambine si insegnerà a ragionare prevalentemente col cuore ( il sentimento) od ai maschietti a ragionare praticamente con la sola testa (la ragione) allora esisteranno sempre queste differenze statistiche-
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Re: Pensieri in libertà...
1a parteTeti ha scritto:Buongiorno naviganti!
Diciamo allora che lo sfondo ha una "licenza pittorica"?
Perchè di aquile o passerotti svolazzanti sul mare...insomma,io c'ho sempre visto i gabbiani..però ben venga la fantasia!
In quanto ai numeri e alla partita doppia...a volte dietro ad un semplice 1 c'è 100.000 meno 99.999 (Tino tu sai di cosa parlo vero?) e vi assicuro che trovare l'inghippo pesa e come pesa!
Buonasera navigati o di licenza pittorica adibiti …
Per tale ultima caratteristica , cominciamo a dire che i gabbiani stanno in mare , sempre che la distesa acquosa logata sia mare e non fiume o lago … Impossibile siano avvoltoi poiché autoctoni di distese sabbiose -
Ma fa niente , quando c'è un inghippo , allora facciamo che esso non pesi come si presume , faccia un innocente ed imperturbabile numero … lui o l'altri sono posti lì , poiché qualcuno li ha messi lì ; se questo qualcuno/a sono operatori biologici o tecnologici , l'errore non è in lui , poeretto ciò …
Sempre la mia mitica commercialista , anni addietro , quando non aveva ancora tra le mani software automatizzato , impiegava intere giornate a tirare giù i dati dalle ore lavorate , accompagnata ad una “stupida” calcolatrice scrivente , consumando rotolini su rotolini di carta, piena di addizioni e sottrazioni ( poi chissà per quale mistero di civiltà precolombiana , per noi erano sempre sottrazioni , nel senso che la differenza era sempre ore (e soldi) in meno , mai in più ) …
Mossi a compassione ( ed anche a venali interessi personali) le abbiamo fatto sparire la calcolatrice telescrivente e fornito un Pc elaborante , completo di un file di gestione tabellare (datasheet)… Dopo i primi momenti di sua impudica resistenza , subito da noi repressa e domata senza pietà , l'abbiamo istruita all'uso ( solo input dati) e poi i calcoli li elaborava illo , con la felicità di noi tutti … Risultato : ciò che prima durava giorni e rotolini a pacchi , dopo terminava in appena mezza giornata , stampe linde comprese -
I calcoli erano tutti giusti al centesimo ( era appena arrivato l'euro) , però purtroppo il mistero delle sottrazioni , a volte continuava a permanere … ecchessaddaffà ?!
Re: Pensieri in libertà...
Ciao taruzz , ciao Annali ...
Con daga o senza , volate alto come gli esseri alati logati e tanto amati dal Giacomo di felina natura ...
Un pensiero al padrone del cagnetto , o a chi si è rifatto un tetto
o a chi , con noi , da tanto tempo non prende più diletto -
Ed oggi è solo lunedì ... Buona volata a tutti _
Con daga o senza , volate alto come gli esseri alati logati e tanto amati dal Giacomo di felina natura ...
Un pensiero al padrone del cagnetto , o a chi si è rifatto un tetto
o a chi , con noi , da tanto tempo non prende più diletto -
Ed oggi è solo lunedì ... Buona volata a tutti _
Re: Pensieri in libertà...
ciao Teti...
grazie per le belle parole...
ciao Mister..
non dispiacerti per gli scherzi..sai a volte mi fa piacere leggere la vostra allegria...rallegra un pò anche mio animo..sai il cagnetto è triste anche lui...e manca pure a me...
vi abbraccio con tutto il cuore....
grazie per le belle parole...
ciao Mister..
non dispiacerti per gli scherzi..sai a volte mi fa piacere leggere la vostra allegria...rallegra un pò anche mio animo..sai il cagnetto è triste anche lui...e manca pure a me...
vi abbraccio con tutto il cuore....
Linus- Junior
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Re: Pensieri in libertà...
Anche a me dispiace se a volte eccediamo negli scherzi e lazzi soprattutto con la mona daga-dotata ...Linus ha scritto:di tanto in tanto faccio la mia comparsa......
In ogni caso anche così le tue comparse , sono per noi preziose , quanto lo erano le sortite del cagnetto , che a dir la verità ci mancano un pochetto ...
nb. Pensare comunque positivo lenisce sia la mente che il corpo ...
Re: Pensieri in libertà...
Non dispiacerti Linus per i tuoi pensieri...voi siete sempre nei nostri e leggiamo sempre volentieri le tue riflessioni.
Teti- Graduate
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Re: Pensieri in libertà...
di tanto in tanto faccio la mia comparsa...i miei "pensieri in libertà" non sono molto allegri..mi spiace ma non mi riesce di scherzare e ridere come qualche giorno fa...io mi auguro che l'allegria torni come un tempo e tutto questo non sia solo che un brutto ricordo...
Linus- Junior
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Re: Pensieri in libertà...
Ma tè, vedi un po? Ritrovare qui "un pregevole pezzo" (tante grazie) dell'addivenente amica CSP, che per esteso fa: Cielo stelle pianeti, non per caso, rappresentata nella persona dell'annali, ossia me stessa medesima? Una sorpresa inaspettata.....
annali- Senior
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Re: Pensieri in libertà...
Oso riportare qui in questa sezione senza tempo , un pregevole passo , più un mio conseguenziale commento , della addivenente amica in CsP :
GALEOTTO FU IL CARDUCCI? POTEVA ESSERE .....MA...
Povero libro mio! Come sei ridotto!
Ti ho ritrovato e non sembri tu. Come potresti? Tanti anni, sono trascorsi e le tue pagine di carta sottile, leggerissima, trasparente quasi, sono ingiallite, la copertina telata, sfatta, sfilacciata.
Il ricordo di quel giorno, in cui arrivasti nelle mie mani e ti sfogliai con occhi attenti e affascinati, ora è qui, nella mente.
Era una domenica pomeriggio, avevo quattordici anni e lui…sedici? Forse…
Mi piace scrivere poesie gli avevo detto giorni prima. E lui: ti piace il Carducci? Mi piace sì, ho risposto.
Era gentile, carino pure. Ci siamo conosciuti durante l’intervallo di una recita di studenti, al teatro Scientifico. (MN)Lui con gli amici suoi, io con le amiche mie. Abbiamo fatto amicizia, non subito però, lui era timido, o forse troppo educato per comportarsi in modo sbrigativo come gli altri ragazzi.
Amicizia vera e propria forse non vi fu. Venne a mancare il tempo perché maturasse.
Una serie di tentativi di avvicinamento discreto da parte sua. Io? Aspettavo e basta. Gli piacevo certo e lui piaceva a me, tutto qui.
Poi il libro di poesie: è di mia madre, dice. Te lo presto, così ti puoi leggere tutte le poesie di Carducci che ti piacciono. Oh! Faccio io, grazie! Ma la tua mamma? Non ti preoccupare, fa lui, non se ne accorgerà. Basta non ci scrivi sopra. Scherzi? Nemmeno per sogno!
Me ne tornai a casa tutta contenta e mi misi subito a sfogliarlo.
Lo conservo ancora. Non ho mai potuto restituirlo.
Aveva un nome insolito che da subito mi aveva fatto sorridere: si chiamava Adalberto
Title: Galeotta fu …
Povera tastiera mia , come ti sei ridotta !...
No , non ti sto facendo un irriverente verso , ma i tuoi passati ricordi , richiamano anche a me ed alla mia mente altrettanti passate memorie :
Anch'io la ritrovai dopo molti anni , su in soffitta per fare spazio ad altri ricordi , ancora ben avvolta nel cellophane della sua scatola d'origine … Anche per lei , tanti anni sono trascorsi , ma i suoi tasti d'avorio pregiato , le lettere bianche ancor risplendenti , l'elastico incedere delle molle sotto ognun d'essi , sono rimaste le stesse -
Legata ad essa , la memoria di una lei incontrata per caso , come gran parte dei nostri randomici incontri ; seduti vicini a far finta di studiare sul serio , qualcosa a noi d'estraneo e d'inessenziale … Su di essa , le sue dita affusolate , volavano leggere e veloci , come mani di pianista in una suadente sinfonia … I rumori non eran tali poiché tra una pausa e l'altra , mi sembravan suoni melodici , a volte non uditi , a volte sfrenati …
Io ad insegnare a lei come si fa , lei a dimostrare a me come è stato fatto … insieme a dimostrarci come non dovrebbe essere fatto -
Un rapido battito ciliare ed un altra randomica lei , 10 anni più tardi , con un altro tecnologico galeotto …
I-phone , I-pad , I-touch : Stesse situazioni , diverse conclusioni e d'improvviso l'intuizione : e se galeotto fosse altro?
Un domani sarà una simulazione di luce e suoni olografica , oggi è così , ieri era la frusciante carta , l'altro ieri sarebbe probabilmente stato una stele rocciosa incisa da amanti primitivi ; scolpita in essa una frase universale :
ça c'est les chemin de la vie -
GALEOTTO FU IL CARDUCCI? POTEVA ESSERE .....MA...
Povero libro mio! Come sei ridotto!
Ti ho ritrovato e non sembri tu. Come potresti? Tanti anni, sono trascorsi e le tue pagine di carta sottile, leggerissima, trasparente quasi, sono ingiallite, la copertina telata, sfatta, sfilacciata.
Il ricordo di quel giorno, in cui arrivasti nelle mie mani e ti sfogliai con occhi attenti e affascinati, ora è qui, nella mente.
Era una domenica pomeriggio, avevo quattordici anni e lui…sedici? Forse…
Mi piace scrivere poesie gli avevo detto giorni prima. E lui: ti piace il Carducci? Mi piace sì, ho risposto.
Era gentile, carino pure. Ci siamo conosciuti durante l’intervallo di una recita di studenti, al teatro Scientifico. (MN)Lui con gli amici suoi, io con le amiche mie. Abbiamo fatto amicizia, non subito però, lui era timido, o forse troppo educato per comportarsi in modo sbrigativo come gli altri ragazzi.
Amicizia vera e propria forse non vi fu. Venne a mancare il tempo perché maturasse.
Una serie di tentativi di avvicinamento discreto da parte sua. Io? Aspettavo e basta. Gli piacevo certo e lui piaceva a me, tutto qui.
Poi il libro di poesie: è di mia madre, dice. Te lo presto, così ti puoi leggere tutte le poesie di Carducci che ti piacciono. Oh! Faccio io, grazie! Ma la tua mamma? Non ti preoccupare, fa lui, non se ne accorgerà. Basta non ci scrivi sopra. Scherzi? Nemmeno per sogno!
Me ne tornai a casa tutta contenta e mi misi subito a sfogliarlo.
Lo conservo ancora. Non ho mai potuto restituirlo.
Aveva un nome insolito che da subito mi aveva fatto sorridere: si chiamava Adalberto
Title: Galeotta fu …
Povera tastiera mia , come ti sei ridotta !...
No , non ti sto facendo un irriverente verso , ma i tuoi passati ricordi , richiamano anche a me ed alla mia mente altrettanti passate memorie :
Anch'io la ritrovai dopo molti anni , su in soffitta per fare spazio ad altri ricordi , ancora ben avvolta nel cellophane della sua scatola d'origine … Anche per lei , tanti anni sono trascorsi , ma i suoi tasti d'avorio pregiato , le lettere bianche ancor risplendenti , l'elastico incedere delle molle sotto ognun d'essi , sono rimaste le stesse -
Legata ad essa , la memoria di una lei incontrata per caso , come gran parte dei nostri randomici incontri ; seduti vicini a far finta di studiare sul serio , qualcosa a noi d'estraneo e d'inessenziale … Su di essa , le sue dita affusolate , volavano leggere e veloci , come mani di pianista in una suadente sinfonia … I rumori non eran tali poiché tra una pausa e l'altra , mi sembravan suoni melodici , a volte non uditi , a volte sfrenati …
Io ad insegnare a lei come si fa , lei a dimostrare a me come è stato fatto … insieme a dimostrarci come non dovrebbe essere fatto -
Un rapido battito ciliare ed un altra randomica lei , 10 anni più tardi , con un altro tecnologico galeotto …
I-phone , I-pad , I-touch : Stesse situazioni , diverse conclusioni e d'improvviso l'intuizione : e se galeotto fosse altro?
Un domani sarà una simulazione di luce e suoni olografica , oggi è così , ieri era la frusciante carta , l'altro ieri sarebbe probabilmente stato una stele rocciosa incisa da amanti primitivi ; scolpita in essa una frase universale :
ça c'est les chemin de la vie -
Re: Pensieri in libertà...
l'attesa...come è lunga l'attesa.....potere fermare il nostro orologio biologico per
potere oltrepassare quel tempo senza ci rimanga traccia della sofferenza....però siamo nati anche per soffrire...il nostro orologio..la vita ci impone pure questo...certo non lo si vorrebbe...non si vorrebbe succedesse a noi..intanto l'attesa diventa sempre più snervante...ti fa quasi impazzire...se non lo sei già....
potere oltrepassare quel tempo senza ci rimanga traccia della sofferenza....però siamo nati anche per soffrire...il nostro orologio..la vita ci impone pure questo...certo non lo si vorrebbe...non si vorrebbe succedesse a noi..intanto l'attesa diventa sempre più snervante...ti fa quasi impazzire...se non lo sei già....
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Linus- Junior
- Messaggi : 1196
Data d'iscrizione : 06.07.13
Età : 77
Località : roncà verona
Auguri
Ciao Linus, ho letto del compleanno di Maria, fagli tanti auguri da parte mia <3
Bellissimo quello che hai scritto per Maria.
Un saluto va a tutti .
Bellissimo quello che hai scritto per Maria.
Un saluto va a tutti .
principessa- Messaggi : 459
Data d'iscrizione : 09.10.13
Età : 69
Località : Bari
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