Pensieri in libertà...

Da LIBRI & SIMBOLI & METAFORE

LIVELLO DI ID/ES = 0.0 % 4.9
- Tipico dei Rettili, i cui comportamenti
rispondono solo agli impulsi istintivi, che 
quando presenti devono essere soddisfatti ! 

LIVELLO DI ID/ES = 5.0 % 7.49 
- Tipico dei bambini, i cui comportamenti
rispondono per metà agli istinti e per 
l'altra metà, al filtro ragionativo, che si
sta ancora formando. 

LIVELLO DI ID/ES >= 7.5 
- Tipico delle persone mature non necessaria-
mente adulte ; il filtro Razionale è 
prevalente su ogni comportamento ISTINTIVO
la loro forza è il loro equilibrio . 

LIVELLO DI ID/ES < 9.999
- Tipico degli esseri eccezionali, la
cui attività innovativa e creativa 
raggiunge e supera di molto, la 
comune e banale coscienza collettiva 

... Quale potrebbe essere il proprio Livello di ID/ES ....?!

Per poetare o prosare al meglio , le condizioni sono quella “solitude” che permette all'io/me di poter scendere nel profondo-, senza che una terza parte ne faccia da tappo (friedrich thinking)- La notte è una di quelle condizioni …



Re: *** Sperem *** 3th sezione _ Azzurra Oggi a 10:37
I poeti lavorano di notte

Il linguaggio è una bellissima cosa , eppure quando ci si allontana dalle definizioni canoniche e ci si avvicina a quelle soggettive o proprie , allora rischiamo di definire cose diverse dall'origine convenuta ...

A parte il separare , giustamente , la fede/fiducia (unica ed univoca) nell'immanente da quella nel trascendente , la tua evolvente ridefinizione nell'immanente è per me nuova ed interessante … 

Ma prima di approfondire queste tue ridefinizioni , occorre distinguere concetti base in cui l'accettare “ a priori ” appartiene di fatto ad ambienti dogmatici tipici dell'ambito religioso , ma non scientifico! 

In quest'ultimo esistono i procedimenti induttivi-deduttivi , che non hanno bisogno di “ fiducia” , ma di fatti inducibili-deducibili - Nel momento che una persona con prevalente spirito scientifico , tradisse questa attitudine , smetterebbe di fatto di essere tale !

Usando questa chiave di lettura , è totalmente condivisibile la tua osservazione circa la facilità con cui molte persone cercano rifugio nel proprio credere , a scapito del comune credere , quando risultassero tra loro , diversi o differenti …

Purtroppo la fede/fiducia è basata non sulla fattuale ragione , ma sull'istintivo sentimento -

Fuor da ogni mio ragionare , che si voglia negare uno rispetto all'altro o viceversa , ma i limiti di uno o dell'altro sono ben noti … La fede/fiducia non è infallibile , così come all'opposto , l'umile ragione dichiara la sua fallibilità -

Molte volte assisto nel sentire in maniera silenziosa , persone fiere di se stesse , che dichiarano che il loro istintivo intuito non sbaglia mai! … Tremo al solo pensare la loro ingestibilità , allorquando cadono in una credenza che possiede la loro mente e non viceversa !

La fisica struttura della nostra mente , ci viene descritta come evoluzioni di stati animali precedenti , da quelli puramente istintivi ( assimilabili concettualmente alla mente dei rettili ) su , su , fino a quelli dell'homo-sapiens , culturalmente formato … 

Ebbene io per primo non mi fido di lasciare nella “stanza dei bottoni” tutti questi evolventi , ma mai estinti , miei “io” coesistenti … Se mi fidassi di abbandonare il potere a chi di essi ne prendesse anarchicamente il controllo , allora mi sentirei totalmente inaffidabile … 

Se tutto questo processo è ristretto al solo me , figuriamoci a trovare corrispondenze identiche da altri “io” da me e con me esternamente differenti … Così è anche se non ci pare ! 

La fiducia è la capacità di mettersi prima a confronto e poi in accordo con chi si presenta sulla nostra linea e lo scambio dovrebbe essere reciproco, per come sono fatta io.
È completamente diversa dalla fede in cui si accetta qualcosa in modo aprioristico e ristretto e che non mi appartiene, principalmente può essere religiosa e/o scientifica.
Avere fede é in fondo molto più facile che avere fiducia, nella fede possiamo rifugiarci chiudendo fuori tutto ciò che nega le nostre convinzioni. La fiducia richiede invece un'attività matura, l'essere consapevole.
Ci fidiamo quando, in un certo senso,"abbandoniamo il controllo" e lasciamo che l'altro/gli altri ne abbiano cura ma la vera fiducia ci sarà solo quando anche dall'altra parte il processo sarà identico.

Non mi piace il modo in cui mi sento ora. Quel senso di abbandono e la rabbia che torna puntuale. 
Ma questa volta,invece di cercare un colpevole 
per ignorare queste sensazioni,ho deciso di viverle,ascoltarle.

Linus ha scritto:“Aver fiducia di qualcuno non significa considerare quella persona perfetta ed escludere la possibilità che possa ferirci un giorno.
Avere fiducia di qualcuno significa credere che qualsiasi ferita ci provocherà non sarà causata dall’odio,ma semplicemente dall’imperfezione che ognuno di noi ha.
Le persone di cui mi sono fidato e mi fido sono quelle che sono riuscite a farmi davvero male,ma l’amore riesce a coprire ogni cosa.”

Ho sempre considerato la fiducia come un debito , mai come un credito ... 

Eppure c'è chi la offre e chi la prende con leggerezza ;  molti/e , immanenti o presunti trascendenti , la pretendono addirittura come se fosse dovuta ... Amo tuttavia un mondo senza fede , ma con tanta ragione dietro e dentro ... 
Forse è anche questo il motivo del mio prevalente agnosticismo - 

“Aver fiducia di qualcuno non significa considerare quella persona perfetta ed escludere la possibilità che possa ferirci un giorno.
Avere fiducia di qualcuno significa credere che qualsiasi ferita ci provocherà non sarà causata dall’odio,ma semplicemente dall’imperfezione che ognuno di noi ha.
Le persone di cui mi sono fidato e mi fido sono quelle che sono riuscite a farmi davvero male,ma l’amore riesce a coprire ogni cosa.”

Incredibile l'alloggio.
Ma limitato, l'Ospite

Sono passati trent’anni eppure io ti vedo là, seduto all’ombra del pioppo in quelle domeniche d’estate.
Uomo semplice hai frantumato l’esistenza tra paure e coraggio, hai vissuto disperdendo sudori nella polvere della tua terra.
Assimilando le cose essenziali della vita, alimentando i  valori, nutrendoli come fossero figli.
Fermo su quella sedia viaggiavi per il mondo scorrendo le pagine di quel giornale.
Ti soffermavi sulle cose che leggevi, le assaporavi come fossero elisir che dissetano l’anima.
Ogni tanto alzavi lo sguardo e lo lasciavi vagare oltre l’orizzonte.

GIORNI….
Quanti giorni ….
Nei quali mi sento bambina in un corpo di donna
Quanti giorni
Nei quali mi lascio stupire da situazioni allettanti
Quanti invece durante i quali vorrei andar via
Tornare a essere solo un abbozzo di vita vagante
Mettere le ali e lasciarmi bruciare dinnanzi al sole
Oppure assaporare il gusto di una lacrima
Spuntata mio malgrado per una sorta di pietà
Pietà verso la china discendente di parte di noi
Esseri senza più orgoglio con poco amore da dare
V’è fierezza nel dolore e nella fatica senza bisogno
Di approvazione se non della propria
Quando non dai a nessuno potere di portarti in su  o in giù.
Quanti giorni!
E tutti miei.

Annali 8/7/2013