Cinema e dintorni
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Definire un corto , come un lungo è bestemmia , ma l'intensità di un corto , riassume quello che molti cineasti a volte non sanno definire se non con un lungo tratteggiare ... viva la sintesi di un idea quando ci si riesce :
I sciur Daniel M & company ne hanno ideato e diretto questa animazione , ultrapremiata e salita ai recenti onor di cronaca questo che vuole essere un inno alla creativa immaginazione che giocoforza è messa nelle mani di un bimbo in contrapposizione col padre che segue la sua routine schiavizzante ...
Ma quale sia delle due la via migliore da seguire o perseguire solo l'innocente e formante bimbo riguardante un immaginoso gitano violinista , da seguito alla propria immaginante azione ... Il padre non comprendendo inizialmente , smorza lo spirito navigante del figlio , finché non comprenderà l’importanza delle sue scelte differenti ...
Immaginosi saluti da qui -
I sciur Daniel M & company ne hanno ideato e diretto questa animazione , ultrapremiata e salita ai recenti onor di cronaca questo che vuole essere un inno alla creativa immaginazione che giocoforza è messa nelle mani di un bimbo in contrapposizione col padre che segue la sua routine schiavizzante ...
Ma quale sia delle due la via migliore da seguire o perseguire solo l'innocente e formante bimbo riguardante un immaginoso gitano violinista , da seguito alla propria immaginante azione ... Il padre non comprendendo inizialmente , smorza lo spirito navigante del figlio , finché non comprenderà l’importanza delle sue scelte differenti ...
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Charade- Senior
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Re: Cinema e dintorni
Re: *** Sperem *** 12th sezione _
Azzurra il Ven 17 Feb 2017, 21:57 Aec-messaggio num#36954
Ciao Tino. In quel film non c'e' da ridere, c'e' da pensare!
Ritengo che tu faccia parte degli onesti ma allora diciamolo che il cambiamento non bisogna aspettarlo, quello inizia nelle persone! La politica fa schifo in tutta italia non solo al sud.
Esattamente , come quanto già detto … Le rivoluzioni vere ed efficaci ( europee (francesi in testa), statunitensi, russe, arabe etc ) , sono sempre partite dal basso – Pericolose in quanto incontrollabili , ma inevitabilmente conseguenziali – Fa parte della storia umana -
+
misterred il Ven 17 Feb 2017, 21:33 Aec-messaggio num#36949
Cia a tutti, ciao Azzurra.
No, non ho visto il film. Ficarra e Picone sono molto comici, però non mi entusiasmano particolarmente.
Nemo propheta in patria est ?
Il Siciliano aspetta il cambiamento da millenni; cambiamento che non arriva mai.
Io vorrei una Sicilia diversa, al passo con i tempi, moderna, accogliente.
Non la metterei giù , con il problema solo trinacriano , quanto questo desiderio mi risulta universale -
Purtroppo qui manca il lavoro, i giovani emigrano e ciò nuoce gravemente al tessuto sociale dell'isola. Mancano infrastrutture, strade, collegamenti. La ferrovia ormai si ferma a Palermo. Per il cambiamento servono unità e valori comuni (ideali da perseguire e raggiungere).
Quel che qui stai dipingendo a parole è il ritratto di ogni società umana , ed in particolare dell'attuale Italia intera -
E tutto dovrebbe partire dalla politica (e dalla diminuzione dei costi eccessivi che essa produce).
Ecco , su questo punto , invece ci sarebbe da dire molto … Io per cominciare farei sparire l'eccezionalità della regione a statuto speciale , poiché proprio in quella logica si annidano malversazioni sia di risorse economiche che di quelle umane , e non entro negli attuali dettagli di cronaca , tanto sono ricorrenti -
Ma forse non cambierà mai nulla (specie per la mia terra).
Uhhh, che pessimismo cosmico … I cambiamenti dalla sera alla mattina , ben difficile che ci siano , ma se guardi a qualche decennio fa una crescita c'è comunque stata -
+
Azzurra il Ven 17 Feb 2017, 14:12 Aec-messaggio num#36943
Ciao a tutti, ciao Tino Ieri sera ho visto <L'ora Legale> cioé il film di ficarra e picone che trovo di una comicità misurata e intelligente.
Concordo – Mille-mila volte meglio dei pseudo-comici alla Vanzina -
Da voi in Sicilia, un po' meno qui al nord, si evoca tanto il cambiamento ma, quando a noi stessi anzi a molti di voi, come si evince da questo documento di vita reale, vengono richiesti dei sacrifici e soprattutto di modificare la propria comoda mentalità, allora si preferisce tornare a coltivare il proprio orticello magari abusivo, tirato su con denari di una leggerezza olezzante.
Humm , ritengo che questo atteggiamento “conservativo” faccia parte di buona parte dell'umanità - D'altronde il detto che dice : chi lascia la zia vecchia per quella nuova , sa quel che struscia, ma non sa quel che cova … (re-uhmm , no, il detto non era 'ncosì )
A nulla serve l'Onestà dei pochi, vista come fastidiosa debolezza da schiacciare.
E le cosiddette brave persone tali rimangono ma dalla comunità: additate e isolate.. in quanto certi alieni non tengono il carisma richiesto dall'ambiente che perciò non cambierà di una virgola.
Le innovative mosche bianche , rimangano tali , quindi ai più sopraddetti : fastidiose e meno considerate -
Azzurra il Ven 17 Feb 2017, 21:57 Aec-messaggio num#36954
Ciao Tino. In quel film non c'e' da ridere, c'e' da pensare!
Ritengo che tu faccia parte degli onesti ma allora diciamolo che il cambiamento non bisogna aspettarlo, quello inizia nelle persone! La politica fa schifo in tutta italia non solo al sud.
Esattamente , come quanto già detto … Le rivoluzioni vere ed efficaci ( europee (francesi in testa), statunitensi, russe, arabe etc ) , sono sempre partite dal basso – Pericolose in quanto incontrollabili , ma inevitabilmente conseguenziali – Fa parte della storia umana -
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misterred il Ven 17 Feb 2017, 21:33 Aec-messaggio num#36949
Cia a tutti, ciao Azzurra.
No, non ho visto il film. Ficarra e Picone sono molto comici, però non mi entusiasmano particolarmente.
Nemo propheta in patria est ?
Il Siciliano aspetta il cambiamento da millenni; cambiamento che non arriva mai.
Io vorrei una Sicilia diversa, al passo con i tempi, moderna, accogliente.
Non la metterei giù , con il problema solo trinacriano , quanto questo desiderio mi risulta universale -
Purtroppo qui manca il lavoro, i giovani emigrano e ciò nuoce gravemente al tessuto sociale dell'isola. Mancano infrastrutture, strade, collegamenti. La ferrovia ormai si ferma a Palermo. Per il cambiamento servono unità e valori comuni (ideali da perseguire e raggiungere).
Quel che qui stai dipingendo a parole è il ritratto di ogni società umana , ed in particolare dell'attuale Italia intera -
E tutto dovrebbe partire dalla politica (e dalla diminuzione dei costi eccessivi che essa produce).
Ecco , su questo punto , invece ci sarebbe da dire molto … Io per cominciare farei sparire l'eccezionalità della regione a statuto speciale , poiché proprio in quella logica si annidano malversazioni sia di risorse economiche che di quelle umane , e non entro negli attuali dettagli di cronaca , tanto sono ricorrenti -
Ma forse non cambierà mai nulla (specie per la mia terra).
Uhhh, che pessimismo cosmico … I cambiamenti dalla sera alla mattina , ben difficile che ci siano , ma se guardi a qualche decennio fa una crescita c'è comunque stata -
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Azzurra il Ven 17 Feb 2017, 14:12 Aec-messaggio num#36943
Ciao a tutti, ciao Tino Ieri sera ho visto <L'ora Legale> cioé il film di ficarra e picone che trovo di una comicità misurata e intelligente.
Concordo – Mille-mila volte meglio dei pseudo-comici alla Vanzina -
Da voi in Sicilia, un po' meno qui al nord, si evoca tanto il cambiamento ma, quando a noi stessi anzi a molti di voi, come si evince da questo documento di vita reale, vengono richiesti dei sacrifici e soprattutto di modificare la propria comoda mentalità, allora si preferisce tornare a coltivare il proprio orticello magari abusivo, tirato su con denari di una leggerezza olezzante.
Humm , ritengo che questo atteggiamento “conservativo” faccia parte di buona parte dell'umanità - D'altronde il detto che dice : chi lascia la zia vecchia per quella nuova , sa quel che struscia, ma non sa quel che cova … (re-uhmm , no, il detto non era 'ncosì )
A nulla serve l'Onestà dei pochi, vista come fastidiosa debolezza da schiacciare.
E le cosiddette brave persone tali rimangono ma dalla comunità: additate e isolate.. in quanto certi alieni non tengono il carisma richiesto dall'ambiente che perciò non cambierà di una virgola.
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ere glaciali o ere epocali?
Altro che pessimi cinepanettoni ...
Codesto non è e non può essere un semplice film d'animazione per infanti , ma un godibile viaggio (soprattutto nella premessa iniziale ad opera dello spassosissimo ghiandaio) storico-scientifico ... A casa , sul grande schermo fa il suo effetto , al cinema ancora di più ... Consigliabile !
Codesto non è e non può essere un semplice film d'animazione per infanti , ma un godibile viaggio (soprattutto nella premessa iniziale ad opera dello spassosissimo ghiandaio) storico-scientifico ... A casa , sul grande schermo fa il suo effetto , al cinema ancora di più ... Consigliabile !
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MZ...
Ier sera per la mille-millesima volta ho rivisto con malcelato piacere , il film diventato cult : “the social network” … Un film per filo e per sdegno, tratteggiante cosa sia nel dettaglio la personalità e/o caratterialità dell'analista “programmatore” nella sua più pura essenza …
Solo chi non è mai entrato in questo algoritmico mondo , non potrà mai concepire quali infiniti mondi si nascondono in questo illimitato mondo , fatto di robotica logica allo stato più sconcertante che si possa umanamente intuire … Lo stesso umano che in maggior parte rifiuta la stessa nascosta medesima natura , racchiusa nelle sue pre-programmate doppie eliche …
Solo chi non è mai entrato in questo algoritmico mondo , non potrà mai concepire quali infiniti mondi si nascondono in questo illimitato mondo , fatto di robotica logica allo stato più sconcertante che si possa umanamente intuire … Lo stesso umano che in maggior parte rifiuta la stessa nascosta medesima natura , racchiusa nelle sue pre-programmate doppie eliche …
Charade- Senior
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Re: Cinema e dintorni
In attesa della ripresa "pallonara" come consiglio, buttiamoci nei film di fantascienza...
L'ultimo della serie "Star Trek - Beyond"
annali- Senior
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Re: Cinema e dintorni
Finite la prima serie di partite pallonare , orfani temporanei di garretti e tacchetti , allora ci rivolgiamo a ricerche di frizzi e merletti ... genere preferito fantascienza ovviamente , senza peraltro disdegnare frecette al posto di star e starlette ...
Buona serata cinematizzata da qui ...
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Charade- Senior
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Re: Cinema e dintorni
Io ritorno ai miei "filmetti" a chi piacciono li guarda, diversamente...
Non saranno "profondi" o "impegnati" o "impegnanti" ma almeno, con questo, mi ci sono pure divertita...
annali- Senior
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Re: Cinema e dintorni
memento mori lunarossa Oggi a 14:15 Aec-messaggio num#32770
Ne ho compiacimento che dai un seguito a questo che voleva essere un messaggio o via d'uscita , vs tutti/tutte quelli/e che credono fatalisticamente di essere assoggettati da un proprio fisico declino -
nb.,
Forse non lo sai , o non ti è stato detto , ma nella eventuale recensione di un generico film , occhio a non “spoilerare” finali o affini , per quelli che non desiderano conoscere l'eventuale finale - Usa appunto la funzione “spoiler” che è intuitiva nella sua invocazione ed uso ( terza icona da sinistra del terzo campo di edit , sempre da sinistra ) , se trovassi difficoltà , chiedine numi al blanco maggiordomo , che ne opererà aggiornamento in tutorial -
Ne ho compiacimento che dai un seguito a questo che voleva essere un messaggio o via d'uscita , vs tutti/tutte quelli/e che credono fatalisticamente di essere assoggettati da un proprio fisico declino -
nb.,
Forse non lo sai , o non ti è stato detto , ma nella eventuale recensione di un generico film , occhio a non “spoilerare” finali o affini , per quelli che non desiderano conoscere l'eventuale finale - Usa appunto la funzione “spoiler” che è intuitiva nella sua invocazione ed uso ( terza icona da sinistra del terzo campo di edit , sempre da sinistra ) , se trovassi difficoltà , chiedine numi al blanco maggiordomo , che ne opererà aggiornamento in tutorial -
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a proposito di Memento..
Vero, Lunarossa, bravissimo il regista che ha volutamente e abilmente impostato le scene del film senza una logica-temporale e così é riuscito a rendere partecipe lo spettatore di quanto sia terribile e paralizzante vivere come il protagonista, senza la memoria breve.
Questi film mi angosciano.
Questi film mi angosciano.
Azzurra- Senior
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memento mori
Dietro consiglio di Charade, ho cercato un film del quale avevo sentito parlare: “Memento” di C. Nolan ( tratto da un racconto del fratello Jonathan) senza però mai avere l’occasione di rendermi conto in dettaglio di cosa si trattasse.
Finalmente l’ho scovato (non senza difficoltà) e ier sera, sfidando la gravità che cercava di abbassarmi la palpebra, l’ho visto.
Il film è del 2000 e narra la storia di un uomo che a seguito di una aggressione, dove sua moglie rimane uccisa, soffre di amnesia retrograda, cioè non ricorda i fatti recenti e per questo deve annotarsi tutto.
Per farlo, usa di tutto, anche il suo corpo.
Questo l’incipit iniziale, ovviamente il film si snoda poi su binari più complessi.
E’ un film spiazzante – all’inizio non riuscivo a collegare le scene che paiono buttate a caso senza seguire sequenze temporali - che mi ha lasciato un senso di smarrimento.
Solo alla fine, ragionando, ho capito che il regista, non seguendo volutamente il filo logico-temporale, ha cercato di indurre nello spettatore lo stesso senso di estraneità che prova il protagonista, quando ogni giorno deve iniziare la sua vita da capo o non ricorda, a distanza di poco, ciò che stava facendo o dicendo.
E il montaggio asseconda mirabilmente l’intenzione del regista.
Non è un film d’evasione – questo è pacifico – e merita quanto meno una seconda – anche terza – visione per coglierne ancor meglio il senso.
Finalmente l’ho scovato (non senza difficoltà) e ier sera, sfidando la gravità che cercava di abbassarmi la palpebra, l’ho visto.
Il film è del 2000 e narra la storia di un uomo che a seguito di una aggressione, dove sua moglie rimane uccisa, soffre di amnesia retrograda, cioè non ricorda i fatti recenti e per questo deve annotarsi tutto.
Per farlo, usa di tutto, anche il suo corpo.
Questo l’incipit iniziale, ovviamente il film si snoda poi su binari più complessi.
E’ un film spiazzante – all’inizio non riuscivo a collegare le scene che paiono buttate a caso senza seguire sequenze temporali - che mi ha lasciato un senso di smarrimento.
Solo alla fine, ragionando, ho capito che il regista, non seguendo volutamente il filo logico-temporale, ha cercato di indurre nello spettatore lo stesso senso di estraneità che prova il protagonista, quando ogni giorno deve iniziare la sua vita da capo o non ricorda, a distanza di poco, ciò che stava facendo o dicendo.
E il montaggio asseconda mirabilmente l’intenzione del regista.
Non è un film d’evasione – questo è pacifico – e merita quanto meno una seconda – anche terza – visione per coglierne ancor meglio il senso.
lunarossa- Messaggi : 216
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Leo e la signora Toku
In questi ultimi giorni ho avuto modo di vedere due film, diversissimi fra loro e per contenuti e per atmosfere.
L’uno, il celebrato e premiato REVENANT di A. Inarritu con il neo premio Oscar L. di Caprio, l’altro, Le ricette della Signora Toku, una coproduzione franco-nipponica presentato a Cannes nel 2015.
Mi limiterò (per entrambi) alle impressioni e/o alle emozioni che mi hanno suscitato, anche queste diversissime tra loro.
Di Revenant e del suo protagonista si è detto e scritto tanto: personalmente del film ho apprezzato la fotografia, superba, permeata di un grigiazzurro vagamente “nebbioso”, che esalta fantastiche inquadrature naturali, sottolineando la gelida e quasi sovrumana difficoltà di sopravvivenza del protagonista, connaturata strettamente alla sua umana e sanguigna volontà di vendetta.
Mi sono poi piaciute le sonorità, che richiamano alla natura e ne sottolineano spesso la grandiosità.
Dell’interpretazione di D. Caprio poco da aggiungere a ciò che universalmente gli viene riconosciuto: un grandissimo attore – in questo film è praticamente muto, pochissime battute e grugniti a parte. Personalmente ho trovato fantastica la sua interpretazione di The wolf of wall street, vergognosamente non premiata dagli Academy Awards scorsi – ma altrettanto bravo il “cattivo” del film, interpretato da un grande Tom Hardy, qui praticamente irriconoscibile- (di solito è un tipo mica da ridere...)
Mi son piaciute meno le scene di violenza (dopo l’orso ve ne sono altre..) , la cui visione a volte mi è risultata quasi insopportabile (forse ai maschietti fa meno effetto. Chissà..).
E non mi sono piaciuti certi flash back onirici, spiazzanti e devianti e che solo nella scena ultima del film paiono trovare logica (o unica conclusione possibile).
Non riporto la trama del film, sia perché ormai questa dovrebbe essere conosciutissima e sia perché, per mio principio detesto i film “raccontati”. Con rare eccezioni e solo a grandi linee.
In rete ci sono mille siti ove trovare trame e intrecci e chi volesse non deve far altro che digitare il titolo del film e non avrebbe difficoltà di sorta ad esaurire le proprie curiosità.
Mi preme però sottolineare che questo film, al di là dei meri accadimenti, illustra una parte della stessa storia d’America e del genocidio perpetrato ai danni dei nativi, da uomini, come questi, a loro volta duri e disperati, convinti che quella “terra” fosse loro per divin diritto.
Dalla durezza di Revenant sono passata poi alla poesia di Le ricette della Signora Toku.
Un film solo apparentemente leggero, con una trama esilissima che si rivela, snodandosi, profonda e densa di significati.
Tocca i temi della solitudine, del pregiudizio, della ricerca di sé, in un contesto sociale lanciato dalla spinta modernità tecnologica e contemporaneamente ancorato a millenarie tradizioni (siamo in Giappone).
Il risultato è un film ingannevolmente solo introspettivo, che si “apre” invece con l’interagire dei personaggi (fondamentalmente due : la signora Toku e il “principale”. Gli altri: la ragazza a far da “testimone” e l’amica della signora Toku a rendere chiaro il “non detto”).
Tutti interpretati da attori giapponesi bravissimi.
Misurata e poetica l’interpretazione della signora Toku.
Delizioso il simbolismo delicato delle piccole cose (il ciliegio in fiore, l’uccellino lasciato libero…)
Insomma, questo film mi è piaciuto moltissimo.
Una curiosità a margine: regista del film è una donna, Noemi Kawase, abbandonata dai genitori quand’era piccola, che sempre nei suoi film affronta tematiche legate alla ricerca di sé, inserendo ed elaborando storie e leggende legate alla tradizione giapponese (questa informazione l’ho presa quasi pari pari da internet).
Di mio aggiungo che sono incuriosita e che andrò alla ricerca di opere precedenti della regista e aspetterò prossime sue opere.
L’uno, il celebrato e premiato REVENANT di A. Inarritu con il neo premio Oscar L. di Caprio, l’altro, Le ricette della Signora Toku, una coproduzione franco-nipponica presentato a Cannes nel 2015.
Mi limiterò (per entrambi) alle impressioni e/o alle emozioni che mi hanno suscitato, anche queste diversissime tra loro.
Di Revenant e del suo protagonista si è detto e scritto tanto: personalmente del film ho apprezzato la fotografia, superba, permeata di un grigiazzurro vagamente “nebbioso”, che esalta fantastiche inquadrature naturali, sottolineando la gelida e quasi sovrumana difficoltà di sopravvivenza del protagonista, connaturata strettamente alla sua umana e sanguigna volontà di vendetta.
Mi sono poi piaciute le sonorità, che richiamano alla natura e ne sottolineano spesso la grandiosità.
Dell’interpretazione di D. Caprio poco da aggiungere a ciò che universalmente gli viene riconosciuto: un grandissimo attore – in questo film è praticamente muto, pochissime battute e grugniti a parte. Personalmente ho trovato fantastica la sua interpretazione di The wolf of wall street, vergognosamente non premiata dagli Academy Awards scorsi – ma altrettanto bravo il “cattivo” del film, interpretato da un grande Tom Hardy, qui praticamente irriconoscibile- (di solito è un tipo mica da ridere...)
Mi son piaciute meno le scene di violenza (dopo l’orso ve ne sono altre..) , la cui visione a volte mi è risultata quasi insopportabile (forse ai maschietti fa meno effetto. Chissà..).
E non mi sono piaciuti certi flash back onirici, spiazzanti e devianti e che solo nella scena ultima del film paiono trovare logica (o unica conclusione possibile).
Non riporto la trama del film, sia perché ormai questa dovrebbe essere conosciutissima e sia perché, per mio principio detesto i film “raccontati”. Con rare eccezioni e solo a grandi linee.
In rete ci sono mille siti ove trovare trame e intrecci e chi volesse non deve far altro che digitare il titolo del film e non avrebbe difficoltà di sorta ad esaurire le proprie curiosità.
Mi preme però sottolineare che questo film, al di là dei meri accadimenti, illustra una parte della stessa storia d’America e del genocidio perpetrato ai danni dei nativi, da uomini, come questi, a loro volta duri e disperati, convinti che quella “terra” fosse loro per divin diritto.
Dalla durezza di Revenant sono passata poi alla poesia di Le ricette della Signora Toku.
Un film solo apparentemente leggero, con una trama esilissima che si rivela, snodandosi, profonda e densa di significati.
Tocca i temi della solitudine, del pregiudizio, della ricerca di sé, in un contesto sociale lanciato dalla spinta modernità tecnologica e contemporaneamente ancorato a millenarie tradizioni (siamo in Giappone).
Il risultato è un film ingannevolmente solo introspettivo, che si “apre” invece con l’interagire dei personaggi (fondamentalmente due : la signora Toku e il “principale”. Gli altri: la ragazza a far da “testimone” e l’amica della signora Toku a rendere chiaro il “non detto”).
Tutti interpretati da attori giapponesi bravissimi.
Misurata e poetica l’interpretazione della signora Toku.
Delizioso il simbolismo delicato delle piccole cose (il ciliegio in fiore, l’uccellino lasciato libero…)
Insomma, questo film mi è piaciuto moltissimo.
Una curiosità a margine: regista del film è una donna, Noemi Kawase, abbandonata dai genitori quand’era piccola, che sempre nei suoi film affronta tematiche legate alla ricerca di sé, inserendo ed elaborando storie e leggende legate alla tradizione giapponese (questa informazione l’ho presa quasi pari pari da internet).
Di mio aggiungo che sono incuriosita e che andrò alla ricerca di opere precedenti della regista e aspetterò prossime sue opere.
Ultima modifica di lunarossa il Ven 01 Apr 2016, 17:16 - modificato 1 volta. (Motivazione : i soliti refusi...ufff)
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Ingegneria spaziale
Film di animazione incluso in più di 50 film festival, più volte vincitore, in Best Short Film, Best Sci-Fi Film, Best Animated Film, Best Production Design, Best Visual Effects, and Best Sound Design.
Durante la costruzione dell’Universo un giovane membro del Cosmos Corps of Engineers, decide di rompere alcune leggi fondamentali in nome della sua personale concezione-visione.
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Spericolate acrobazie
Esibizione “da brivido” di due ballerini acrobatici all'edizione Ukraina di Got Talent.
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La notte degli Oscar
Finalmente Leonardo Di Caprio ce l'ha fatta! Ha vinto la statuetta come miglior attore protagonista!
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Re: Cinema e dintorni
Tutti i film vincitori Oscar dal 1927 – 2015, partendo da “Ali” fino a Birdman.
Ritroviamo Via col Vento, Casablanca, Fronte del porto, e un po’ più vicino c’è Forrest Gump e Titanic, Il Signore degli Anelli e il vincitore Oscar del 2015 Birdman.
Quest’anno 2016 la prestigiosa statuetta, come ormai sappiamo se l’è aggiudicata un eccezionale Leonardo Di Caprio.
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Re: Cinema e dintorni
Ciò che è detto è detto , ciò che fatto è fatto e per stasera abbiamo "datto" ,,,
Domani è un altro giorno e si vedrà ,,, così come disse il Di Caprio che finalmente ha visto coronare il suo sogno targato Oscar ,,, Ora tra l'altro gli occorrerrà festeggiarlo fra altri 4 anni ?
Buona serata da qui ed occhio a Montalbano sono , la vendetta o il ritorno ?
Domani è un altro giorno e si vedrà ,,, così come disse il Di Caprio che finalmente ha visto coronare il suo sogno targato Oscar ,,, Ora tra l'altro gli occorrerrà festeggiarlo fra altri 4 anni ?
Buona serata da qui ed occhio a Montalbano sono , la vendetta o il ritorno ?
Charade- Senior
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The Martian (2015).
Stasera cinema , ma quello vero ,,, Il tempo di mangiar qualcosa e poi sarà libera uscita :
In programmazione ovviamente fantascienza :
Ridley Scott! come regista dovrebbe esere una garanzia e speriam che per questo sia -
Seppur ispirato al solito romanzo cartaceo (Drew Goddard “L'Uomo di Marte” dell'ingegnere informatico Andy Way ) racconta uina storia di sopravvivenza che dovrebbe essere scontata ,,, per quello che so ed anticipo , altrimenti anche per me il film sarebbe tutto da reinterpretarte o rivedere;
ci sarà il solito catastrofico evento per cui il gruppo dei marzianauti deve rientrare precipitosamente sulla terra , lasciando indietro chi non ce la può fare ed invece a quanto i trailer indicano ce la fa non bene ma benissimo ,,, ovvero la narrazione spero efficace del l'istinto di sopravvivenza espresso alla massima potenza e l'altrettanto potente istinto di solidarietà di chi dalla terra lo soccorrerà -
In programmazione ovviamente fantascienza :
Ridley Scott! come regista dovrebbe esere una garanzia e speriam che per questo sia -
Seppur ispirato al solito romanzo cartaceo (Drew Goddard “L'Uomo di Marte” dell'ingegnere informatico Andy Way ) racconta uina storia di sopravvivenza che dovrebbe essere scontata ,,, per quello che so ed anticipo , altrimenti anche per me il film sarebbe tutto da reinterpretarte o rivedere;
ci sarà il solito catastrofico evento per cui il gruppo dei marzianauti deve rientrare precipitosamente sulla terra , lasciando indietro chi non ce la può fare ed invece a quanto i trailer indicano ce la fa non bene ma benissimo ,,, ovvero la narrazione spero efficace del l'istinto di sopravvivenza espresso alla massima potenza e l'altrettanto potente istinto di solidarietà di chi dalla terra lo soccorrerà -
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balance
In attesa di illuminazione sulla questione numeri , proviamo invece a decrittare gli altri simbolismi :
Partiamo dal concetto tutto gender culturale di come ogni riferimento sia appannaggio non degli umani ma del solo uomo inteso come genere maschile … e già qui si parte male ...
Tutti uomini anche se con viso anonimo ed inespressivo ,,, %
Partiamo dal concetto tutto gender culturale di come ogni riferimento sia appannaggio non degli umani ma del solo uomo inteso come genere maschile … e già qui si parte male ...
Tutti uomini anche se con viso anonimo ed inespressivo ,,, %
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Re: Cinema e dintorni
Nel qual mentre tu fai ricerche in rete sui misteri dei 5, passiamo a quest'altro corto...
Tolleranza – Film di animazione di Ivan Ramadam.
Nomination per the Best European Short film, incluso al Sarajevo Film Festival 2008.
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Umani senza volto
Ho cercato un po' di info in rete dei suddetti fratelli gemelli Christoph und Wolfgang Lauenstein , ma c'è pochino,,, resta il mistero di come interpretare i numeri che li contraddistinguono dove sembra che il "5" sia una sorta di fil rouge nella loro breve opera - la ricerca continua ...
Charade- Senior
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77-75-35-51-23
Magnificente e denso di significati riposti , questo notevole carto-corto-metraggio ,,,
Per mantenere simbologia e simmetria , al posto del rettangolo era meglio definire un pentagono ,,,, Alcuni altri simboli numerici sarebbero da scoprire ed approfondire , ma il tempo e la ricerca non manca ,,, per adesso accontentiamoci del numero 5 come simbolo di guerra o conflitto ( d'altronde il pentagono americano come simbolo e statuto di guerra ne è l'esempio più arcano )
Per mantenere simbologia e simmetria , al posto del rettangolo era meglio definire un pentagono ,,,, Alcuni altri simboli numerici sarebbero da scoprire ed approfondire , ma il tempo e la ricerca non manca ,,, per adesso accontentiamoci del numero 5 come simbolo di guerra o conflitto ( d'altronde il pentagono americano come simbolo e statuto di guerra ne è l'esempio più arcano )
Charade- Senior
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Equilibrio
Balancie - Germany, 1989. Academy Award for Best Animated Short (1989).
Cinque uomini, dipendenti l’uno dall’altro per rimanere in perfetto equilibrio sopra un rettangolo sospeso nel nulla.
annali- Senior
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Prossimamente... Marte...
Mentre la NASA mette a punto i piani per il realizzo di una delle sfide più ambiziose che l’uomo s’accinge a intraprendere, in un futuro, a quanto pare ora non più tanto lontano, il film di fantascienza di Ridley Scott ci concede un anticipo di come affronterà i problemi una volta sbarcato su Marte.
Il film, “Sopravvissuto- The Martian”, tratto dal romanzo dello scrittore Andy Weir “L’uomo di Marte”, narra le vicissitudini di un’astronauta abbandonato dal suo equipaggio su Marte, durante una bufera sopraggiunta sul pianeta.
annali- Senior
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