Cinema e dintorni
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Re: Cinema e dintorni
Non sono riuscita a trovare il film completo,ho inserito questo spezzone ritenendolo particolarmente importante per il messaggio che contiene.
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
..la fatta furiosa fece i gattini ciechi.."
Correggo:
..a vent'anni dalla sua scomparsa
...rimarrà sempre legato alle sue origini
Correggo:
..a vent'anni dalla sua scomparsa
...rimarrà sempre legato alle sue origini
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
In ricordo di Federico Fellini,genio della cinematografia italiana,a vent'anni : "I Vitelloni"-di Federico Fellini
Leone d'argento al Festival di Venezia 1953 ,riconosciuto dalla critica come uno dei film meglio riusciti del regista,uno dei più sinceri,quello che più degli altri ne riassume la poetica.E' il racconto,fortemente autobiografico,della vita di cinque giovanotti di provincia che rifiutano di crescere,refrattari al lavoro,annoiati,incapaci di affrontare la vita e privi di qualsiasi aspirazione.
Memorabile il pianto di Alberto alla fine dei festeggiamenti del Carnevale,emerge uno dei temi tipici felliniani:l'uomo clown e il suo fallimento.
Nella scena finale che inquadra Moraldo nell'allontanarsi dalla città in cerca di un futuro diverso,mentre scorrono le immagini degli amici addormentati,immobili come immobile e statico è il mondo che abbandona,affiora l'altro tema centrale del regista,quello autobiografico.Anche lui,come Moraldo,lasciò Rimini per recarsi a Roma e come Moraldo di cui si intuisce la malinconia per l'abbandono,rimarrà sempre legato alle suedalla sua scomparsa.
Leone d'argento al Festival di Venezia 1953 ,riconosciuto dalla critica come uno dei film meglio riusciti del regista,uno dei più sinceri,quello che più degli altri ne riassume la poetica.E' il racconto,fortemente autobiografico,della vita di cinque giovanotti di provincia che rifiutano di crescere,refrattari al lavoro,annoiati,incapaci di affrontare la vita e privi di qualsiasi aspirazione.
Memorabile il pianto di Alberto alla fine dei festeggiamenti del Carnevale,emerge uno dei temi tipici felliniani:l'uomo clown e il suo fallimento.
Nella scena finale che inquadra Moraldo nell'allontanarsi dalla città in cerca di un futuro diverso,mentre scorrono le immagini degli amici addormentati,immobili come immobile e statico è il mondo che abbandona,affiora l'altro tema centrale del regista,quello autobiografico.Anche lui,come Moraldo,lasciò Rimini per recarsi a Roma e come Moraldo di cui si intuisce la malinconia per l'abbandono,rimarrà sempre legato alle suedalla sua scomparsa.
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
"Respiro" di Emanuele Crialese-
Ambientato nell'isola di Lampedusa è la storia di Grazia,moglie di un pescatore e madre di tre figli che rifiuta di inserirsi nella comunità chiusa del paese.Al limite del borderline, alterna momenti di quiete e di allegria con altri di ribellione verso chi diffida di tutto ciò che è "diverso".
Realistico l'uso del dialetto e i volti degli attori,per scelta del regista non famosi, fatta eccezione per la Golino.
Si avverte "il respiro" del mare e del cielo,della natura che è protagonista e non spettatrice.
Gran Premio alla Settimana della Critica del Festival di Cannes 2002
Nastro d'argento 2002 a Valeria Golino come migliore attrice
Ambientato nell'isola di Lampedusa è la storia di Grazia,moglie di un pescatore e madre di tre figli che rifiuta di inserirsi nella comunità chiusa del paese.Al limite del borderline, alterna momenti di quiete e di allegria con altri di ribellione verso chi diffida di tutto ciò che è "diverso".
Realistico l'uso del dialetto e i volti degli attori,per scelta del regista non famosi, fatta eccezione per la Golino.
Si avverte "il respiro" del mare e del cielo,della natura che è protagonista e non spettatrice.
Gran Premio alla Settimana della Critica del Festival di Cannes 2002
Nastro d'argento 2002 a Valeria Golino come migliore attrice
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
Trama del film "Così ridevano":
è la storia di Giovanni e Pietro,due fratelli siciliani emigrati a Torino in cerca di lavoro.
La storia si svolge in un arco di 7 anni (1958/1964) e il regista l'ha suddivisa in sei giornate (arrivi,inganni,soldi,lettere,sangue,famiglie) evitando di spiegare tutto e lasciando però intuirlo.
Giovanni,il fratello maggiore,è analfabeta,e si piega a mille sacrifici pur di far studiare Pietro da maestro,poichè il diploma rappresenta il riscatto sociale,l'inserimento in quel mondo ostile da cui si sente escluso.
Il problema dell'immigrazione scorre ai margini del racconto,in primo piano è il rapporto tra i due fratelli,intenso e struggente.
Quello che inizialmente sembra il più forte nell'affrontare i sacrifici e quindi altruista,nel finale dimostra che in realtà ha considerato il fratello minore come un simbolo,resta l'amara constatazione che le due realtà,nord-sud sono inconciliabili:Giovanni non riesce ad integrarsi e finisce per sfruttare chi,come lui,era emigrato in cerca di lavoro.Pietro si diploma ma rinuncia al riscatto sociale per amore del fratello,addossandosi la responsabilità di un omicidio dall'altro compiuto.
Giovanni lascia Torino e torna al paese dove trova una buona sistemazione,Pietro è in riformatorio in attesa del carcere a vita.
Diversi "momenti" particolari: Pietro che canta "La mer" o recita la poesia del Pascoli,le immagini di Torino e l'abbraccio convulso dei fratelli all'inizio e alla fine del film.
è la storia di Giovanni e Pietro,due fratelli siciliani emigrati a Torino in cerca di lavoro.
La storia si svolge in un arco di 7 anni (1958/1964) e il regista l'ha suddivisa in sei giornate (arrivi,inganni,soldi,lettere,sangue,famiglie) evitando di spiegare tutto e lasciando però intuirlo.
Giovanni,il fratello maggiore,è analfabeta,e si piega a mille sacrifici pur di far studiare Pietro da maestro,poichè il diploma rappresenta il riscatto sociale,l'inserimento in quel mondo ostile da cui si sente escluso.
Il problema dell'immigrazione scorre ai margini del racconto,in primo piano è il rapporto tra i due fratelli,intenso e struggente.
Quello che inizialmente sembra il più forte nell'affrontare i sacrifici e quindi altruista,nel finale dimostra che in realtà ha considerato il fratello minore come un simbolo,resta l'amara constatazione che le due realtà,nord-sud sono inconciliabili:Giovanni non riesce ad integrarsi e finisce per sfruttare chi,come lui,era emigrato in cerca di lavoro.Pietro si diploma ma rinuncia al riscatto sociale per amore del fratello,addossandosi la responsabilità di un omicidio dall'altro compiuto.
Giovanni lascia Torino e torna al paese dove trova una buona sistemazione,Pietro è in riformatorio in attesa del carcere a vita.
Diversi "momenti" particolari: Pietro che canta "La mer" o recita la poesia del Pascoli,le immagini di Torino e l'abbraccio convulso dei fratelli all'inizio e alla fine del film.
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
Il riassunto è rimandato...non riesco ad essere sintetica,mannaggia!
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
Mi associo alla riuscita dell'operazione , ma soprattutto della disponibilità all'intento ,,,
Nella già discussa lista enumerativa , devo inserirti come una delle migliori allieve della gran maestra di tutti noi : "la Volontà" -
Nella già discussa lista enumerativa , devo inserirti come una delle migliori allieve della gran maestra di tutti noi : "la Volontà" -
Re: Cinema e dintorni
Eureka!!!
Ci sono riuscita..buongiorno effervescente di nuovo ullallà...meglio tardi che mai!
Bene..mi sento un po' come Fantozzi afflosciato e con la linguetta di fuori per lo sforzo mentale!
Rimando nel pomeriggio il riassunto e commento del film.
Anticipo solo che il titolo "Così ridevano" di Gianni Amelio,Leone d'oro a Venezia.
Non capivo il nesso del titolo con la trama del film,comunque è tratto da una rubrica di un giornale (mi pare La Domenica del Corriere) che riportava barzellette e battute di epoche passate.
I dialoghi si svolgono quasi nella totalità in dialetto stretto,per i punti più ostici..ci sono i sottotitoli.
A più tardi per lo svolgimento promesso!
Ci sono riuscita..buongiorno effervescente di nuovo ullallà...meglio tardi che mai!
Bene..mi sento un po' come Fantozzi afflosciato e con la linguetta di fuori per lo sforzo mentale!
Rimando nel pomeriggio il riassunto e commento del film.
Anticipo solo che il titolo "Così ridevano" di Gianni Amelio,Leone d'oro a Venezia.
Non capivo il nesso del titolo con la trama del film,comunque è tratto da una rubrica di un giornale (mi pare La Domenica del Corriere) che riportava barzellette e battute di epoche passate.
I dialoghi si svolgono quasi nella totalità in dialetto stretto,per i punti più ostici..ci sono i sottotitoli.
A più tardi per lo svolgimento promesso!
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
Ho rivisto per intero il film Blade Runner ... la prima volta ero piccolino ...
Movie affascinante per le atmosfere , ma soprattutto per i dialoghi ...
Mi sa che devo riesumare qui , con un sub-forum a parte , quel vecchio argomento mai dimenticato ed inconcluso per colpe non mie del " anche i (gyne-android) robot hanno un anima? " ... %
Movie affascinante per le atmosfere , ma soprattutto per i dialoghi ...
Mi sa che devo riesumare qui , con un sub-forum a parte , quel vecchio argomento mai dimenticato ed inconcluso per colpe non mie del " anche i (gyne-android) robot hanno un anima? " ... %
Re: Cinema e dintorni
Ebbene si , sembra che sia il suo gruppo di immagini d'avatar ...
Sarebbe interessante chiedere a lei o rispondere tutti noi , quale sia la genesi per la scelta di questo o quel simbolo che decidiamo deleghiamo a rappresentarci -
Nel caso specifico : Rachael , un gyne-robot "replicante" non cosciente di esserlo , ma che prendendone coscienza , annullò la differenza tra se e il presunto replicato ...
Sarebbe interessante chiedere a lei o rispondere tutti noi , quale sia la genesi per la scelta di questo o quel simbolo che decidiamo deleghiamo a rappresentarci -
Nel caso specifico : Rachael , un gyne-robot "replicante" non cosciente di esserlo , ma che prendendone coscienza , annullò la differenza tra se e il presunto replicato ...
Re: Cinema e dintorni
assomiglia alla donna del Re, sempre pacata e gentile C.C.
Azzurra- Senior
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Re: Cinema e dintorni
Surfando tra vecchi dvd di fantascienza mi sono re-imbattuto in Blade-Runner ...
Cioè mi sembrava di averla vista altrove , ma non ricordavo più dove ...
Secondo voi a chi assomiglia questo volto ?
Cioè mi sembrava di averla vista altrove , ma non ricordavo più dove ...
Secondo voi a chi assomiglia questo volto ?
Re: Cinema e dintorni
Riporto qui per ridefinizione , alcuni interventi fatti in luoghi celesti :
Commenti al Post: IL GENOMA UMANO Ch.Jpa il 01/07/13 alle 19:07 via WEB
Obj= Teoria ideologica dei codici umani
Pur essendo la mia formazione scolastica , prevalentemente ad orientamento di cultura scientifica , nutro profondi dubbi sulla teoria dell'evoluzione ( come anche in quella della creazione) , sia come frutto di “errori” di casualità ( che ci riporterebbe , all'altro irrisolto o irrisolvibile argomento su: destino o fato ) sia come principio logico , che spiega il come , ma non il perché delle cose , in piena contraddizione tra di loro …
(1- l'entropia che determina una involuzione delle cose , piuttosto che una evoluzione delle stesse ) (2- “nulla si crea e nulla si distrugge” , che indicherebbe una trasformazione e quindi un ente trasformatore delle stesse)
Una terza via è necessario ipotizzarla , indicata da quella mirabile opera , in cui 6 persone sono alla ricerca di un autore , ovviamente indipendente da implicazioni o complicazioni dogmo-trascendentali … Io progettista di un codice telematico più o meno complicato a piacere , non necessariamente sono o debba avere qualità divine… Idem per uno o più presunti progettisti del codice genetico… La complessità non è indice di trascendenti atti creativi , ne assolutamente di atti evolutivi !... In buona pace dell'uomo , che sperso in isole sperdute , abitate da tartarughe giganti , comprese ma non intese , il percome ma non il perché delle cose osservate --- . .
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Ch.Jpa il 02/07/13 alle 19:05 via WEB Obj= cammaddì , cammaffà ?
Ohh bene , se l'ente ricercato sia l'indefinita e misteriosa “Natura” , madre o matrigna che sia , allora gli abbiamo dato solo un nome , così come altri ne danno altri , e come altri ancora si spingono arbitrariamente a definirne improbabili caratteristiche …
Ciò che invece è di più certo , è che la molteplicità fa parte di una unicità del “progetto” , racchiuso nel codice genetico, di cui : da dove viene, dove vada o dove andrà , sono le classiche domande di sempre … Significativo o curioso , resta il fatto che ci siano ancor oggi , numerosi essere monocellulari , a cui sembra non freghi niente essere rimasti tali !?... )...
Quindi cara Csp : cammaddì di una presunta evoluzione che anche per loro ha avuto un lunghissimo tempo ?...
Cammaddì dei milioni o miliardi di anni , che si basano tutti sulla costanza di tempo della radioemissione di determinati atomi … ma il tempo non era mica relativo? …
Cammaddì , del principio indiscutibilmente logico che uno strato geologicamente “antico” sia sepolto da uno “giovane”, si basa sul principio che la terra per milioni di anni sia stata sempre al suo posto …
ma allora la teoria delle placche mobili del mantello terrestre è fasulla ?!...
La scienza è una gran cosa , poiché ci permette di scoprire il “percome” di tutte le cose conoscibili , ma attenzione alle sempre devianti “interpretazioni” , da confrontare altrettanto sempre , con il 'Perché' di loro stesse; mentre delle “interpretazioni” delle quali ci si dimentica spesso , sono sempre teorie , almeno fino a prova contraria … Bye _
Commenti al Post: IL GENOMA UMANO Ch.Jpa il 01/07/13 alle 19:07 via WEB
Obj= Teoria ideologica dei codici umani
Pur essendo la mia formazione scolastica , prevalentemente ad orientamento di cultura scientifica , nutro profondi dubbi sulla teoria dell'evoluzione ( come anche in quella della creazione) , sia come frutto di “errori” di casualità ( che ci riporterebbe , all'altro irrisolto o irrisolvibile argomento su: destino o fato ) sia come principio logico , che spiega il come , ma non il perché delle cose , in piena contraddizione tra di loro …
(1- l'entropia che determina una involuzione delle cose , piuttosto che una evoluzione delle stesse ) (2- “nulla si crea e nulla si distrugge” , che indicherebbe una trasformazione e quindi un ente trasformatore delle stesse)
Una terza via è necessario ipotizzarla , indicata da quella mirabile opera , in cui 6 persone sono alla ricerca di un autore , ovviamente indipendente da implicazioni o complicazioni dogmo-trascendentali … Io progettista di un codice telematico più o meno complicato a piacere , non necessariamente sono o debba avere qualità divine… Idem per uno o più presunti progettisti del codice genetico… La complessità non è indice di trascendenti atti creativi , ne assolutamente di atti evolutivi !... In buona pace dell'uomo , che sperso in isole sperdute , abitate da tartarughe giganti , comprese ma non intese , il percome ma non il perché delle cose osservate --- . .
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Ch.Jpa il 02/07/13 alle 19:05 via WEB Obj= cammaddì , cammaffà ?
Ohh bene , se l'ente ricercato sia l'indefinita e misteriosa “Natura” , madre o matrigna che sia , allora gli abbiamo dato solo un nome , così come altri ne danno altri , e come altri ancora si spingono arbitrariamente a definirne improbabili caratteristiche …
Ciò che invece è di più certo , è che la molteplicità fa parte di una unicità del “progetto” , racchiuso nel codice genetico, di cui : da dove viene, dove vada o dove andrà , sono le classiche domande di sempre … Significativo o curioso , resta il fatto che ci siano ancor oggi , numerosi essere monocellulari , a cui sembra non freghi niente essere rimasti tali !?... )...
Quindi cara Csp : cammaddì di una presunta evoluzione che anche per loro ha avuto un lunghissimo tempo ?...
Cammaddì dei milioni o miliardi di anni , che si basano tutti sulla costanza di tempo della radioemissione di determinati atomi … ma il tempo non era mica relativo? …
Cammaddì , del principio indiscutibilmente logico che uno strato geologicamente “antico” sia sepolto da uno “giovane”, si basa sul principio che la terra per milioni di anni sia stata sempre al suo posto …
ma allora la teoria delle placche mobili del mantello terrestre è fasulla ?!...
La scienza è una gran cosa , poiché ci permette di scoprire il “percome” di tutte le cose conoscibili , ma attenzione alle sempre devianti “interpretazioni” , da confrontare altrettanto sempre , con il 'Perché' di loro stesse; mentre delle “interpretazioni” delle quali ci si dimentica spesso , sono sempre teorie , almeno fino a prova contraria … Bye _
Margherita Hack (pure) dixit
Diventa un fondamentalismo pretendere che l'evoluzionismo escluda la presenza di Dio. Si può essere credenti e, in base all'osservazione, e credere al progresso dalla materia bruta fino agli esseri viventi.
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Re: Cinema e dintorni
Sul sesto senso, ed altri esperimenti, la risposta semplice di un esperto del Cicap a un'utente:
Nessuno ha ancora dimostrato che sia possibile leggere il pensiero, prevedere il futuro o parlare con i defunti, ma che qualcosa di molto simile a un "sesto senso" esista è ormai assodato. Magari, in alcuni casi, sarebbe meglio chiamarlo intuito. Nelle sue ricerche sulla fortuna, per esempio, il dr Richard Wiseman ha scoperto che di solito gli scalognati, a differenza dei fortunati, prendono decisioni sbagliate, o si fidano di persone false, perché non seguono l'istinto. Si è infatti scoperto che questo tipo di intuizioni derivano in gran parte dal senso di "familiarità " di qualcosa: senza rendercene conto, cioè, preferiamo sempre le cose che abbiamo visto in precedenza. Per questo quando incontriamo qualcuno, questa persona può avere un certo "non so che" che può essere positivo e suscitare simpatia, oppure negativo e suscitare quindi diffidenza. Il sesto senso, o l'intuito, lavora insomma sulla base delle esperienze passate per aiutarci a prendere le decisioni migliori, anche se non sempre lo ascoltiamo.
Un altro aspetto del sesto senso è stato identificato da Ronald Rensink, psicologo all'Università della British Columbia in Canada. Secondo i suoi esperimenti, alcune persone sono in grado di accorgersi che una scena che stanno guardando è cambiata senza però riuscire a dire quale sia il cambiamento. Egli ha mostrato a 40 volontari una serie di foto che venivano cambiate ogni quarto di secondo; una schermata grigia separava le une dalle altre. Talvolta l'immagine era la stessa mentre in alcune prove veniva alternata con un'altra uguale ma leggermente modificata. In questo secondo tipo di test, circa un terzo dei volontari riferivano di "sentire" che l'immagine era diversa, prima di potere effettivamente capire quali fossero i cambiamenti apportati. «Credo che questo esperimento la dica lunga sul perché tante persone credono a un sesto senso» spiega Renskink che si dice convinto di poter esplorare con la PET le aree cerebrali coinvolte dal fenomeno, anche se non ha ancora idea di come si possa spiegare sul piano neuro-fisiologico.
Qualcosa di simile era successo anche con il "blindsight", o "visione cieca", un fenomeno di cui solo recentemente sono stati compresi i meccanismi fisiologici. Si tratta di una percezione che avviene attraverso gli occhi ma di cui non si è coscienti. In altre parole, chi è cieco in seguito a un ictus o per traumi alla corteccia cerebrale del lobo occipitale dice di non vedere ma è smentito dal suo stesso comportamento. Questa visione residua, un vero e proprio senso nascosto, si spiega con il fatto che la vista segue un percorso diverso da quello solito. «Gli esperimenti» spiega Sergio Della Sala, neurologo all'Università di Edimburgo, «dimostrano che se la lesione cerebrale non ha lesionato il mesencefalo, l'immagine percorre un sentiero alternativo che parte sempre dalla retina, passa dal collicolo superiore (che si trova nel mesencefalo) e arriva alla coreteccia extrastriata, una zona che circonda l'area visiva primaria». Lì verrebbe registrata l'immagine, anche se in modo non cosciente.
Per tutto quello che riguarda sogni premonitori, presagi e altro, non ci sono prove che qualcosa di realmente paranormale stia accadendo. Ho cercato di approfondire tutti questi aspetti nel mio libro Il sesto senso (Edizioni Piemme) , ma puo' trovare qualcosa online anche nel sito del CICAP.
(Massimo Polidoro,
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=272799)
Nessuno ha ancora dimostrato che sia possibile leggere il pensiero, prevedere il futuro o parlare con i defunti, ma che qualcosa di molto simile a un "sesto senso" esista è ormai assodato. Magari, in alcuni casi, sarebbe meglio chiamarlo intuito. Nelle sue ricerche sulla fortuna, per esempio, il dr Richard Wiseman ha scoperto che di solito gli scalognati, a differenza dei fortunati, prendono decisioni sbagliate, o si fidano di persone false, perché non seguono l'istinto. Si è infatti scoperto che questo tipo di intuizioni derivano in gran parte dal senso di "familiarità " di qualcosa: senza rendercene conto, cioè, preferiamo sempre le cose che abbiamo visto in precedenza. Per questo quando incontriamo qualcuno, questa persona può avere un certo "non so che" che può essere positivo e suscitare simpatia, oppure negativo e suscitare quindi diffidenza. Il sesto senso, o l'intuito, lavora insomma sulla base delle esperienze passate per aiutarci a prendere le decisioni migliori, anche se non sempre lo ascoltiamo.
Un altro aspetto del sesto senso è stato identificato da Ronald Rensink, psicologo all'Università della British Columbia in Canada. Secondo i suoi esperimenti, alcune persone sono in grado di accorgersi che una scena che stanno guardando è cambiata senza però riuscire a dire quale sia il cambiamento. Egli ha mostrato a 40 volontari una serie di foto che venivano cambiate ogni quarto di secondo; una schermata grigia separava le une dalle altre. Talvolta l'immagine era la stessa mentre in alcune prove veniva alternata con un'altra uguale ma leggermente modificata. In questo secondo tipo di test, circa un terzo dei volontari riferivano di "sentire" che l'immagine era diversa, prima di potere effettivamente capire quali fossero i cambiamenti apportati. «Credo che questo esperimento la dica lunga sul perché tante persone credono a un sesto senso» spiega Renskink che si dice convinto di poter esplorare con la PET le aree cerebrali coinvolte dal fenomeno, anche se non ha ancora idea di come si possa spiegare sul piano neuro-fisiologico.
Qualcosa di simile era successo anche con il "blindsight", o "visione cieca", un fenomeno di cui solo recentemente sono stati compresi i meccanismi fisiologici. Si tratta di una percezione che avviene attraverso gli occhi ma di cui non si è coscienti. In altre parole, chi è cieco in seguito a un ictus o per traumi alla corteccia cerebrale del lobo occipitale dice di non vedere ma è smentito dal suo stesso comportamento. Questa visione residua, un vero e proprio senso nascosto, si spiega con il fatto che la vista segue un percorso diverso da quello solito. «Gli esperimenti» spiega Sergio Della Sala, neurologo all'Università di Edimburgo, «dimostrano che se la lesione cerebrale non ha lesionato il mesencefalo, l'immagine percorre un sentiero alternativo che parte sempre dalla retina, passa dal collicolo superiore (che si trova nel mesencefalo) e arriva alla coreteccia extrastriata, una zona che circonda l'area visiva primaria». Lì verrebbe registrata l'immagine, anche se in modo non cosciente.
Per tutto quello che riguarda sogni premonitori, presagi e altro, non ci sono prove che qualcosa di realmente paranormale stia accadendo. Ho cercato di approfondire tutti questi aspetti nel mio libro Il sesto senso (Edizioni Piemme) , ma puo' trovare qualcosa online anche nel sito del CICAP.
(Massimo Polidoro,
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=272799)
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Re: Cinema e dintorni
Caspita...che bella discussione...; e il modo speciale di comunicare da parte di Teti, tra il tellurico e l'etereo, la rende ancora più attraente.
Che buona parte di ciò che chiamiamo sesto senso (incluse forme di deja-vu o, al contrario, di premonizione) sia da identificare con ciò che comunemente chiamiamo "intuito" e più specificamente con l'inconscio cognitivo, concordo. Se ne occupa la neuroscienza, con molti esperimenti, dando risposte razionali. Il problema riguarda anche il rapporto tra psiche e tempo: con Herr Weiss se ne è discusso anche altrove (e magari riprenderemo il discorso).
Comprendo però e condivido la questione posta da Teti: se la nostra mente è interessata da un oggetto e delle volte incomprensibilmente (senza nessi perlomeno apparenti di causa o fine) non potrebbe dipendere da una "memoria" più remota delle nostre singolari esperienze? Insomma, da qualcosa di più grande di noi e della nostra temporanea attività cerebrale, che ci precede-ci accompagna-ci segue in un tempo più largo e percepibile da chi ha più spiccato intuito, anche solo a tratti e accidentalmente?
Praticamente, la questione delle questioni...
Che buona parte di ciò che chiamiamo sesto senso (incluse forme di deja-vu o, al contrario, di premonizione) sia da identificare con ciò che comunemente chiamiamo "intuito" e più specificamente con l'inconscio cognitivo, concordo. Se ne occupa la neuroscienza, con molti esperimenti, dando risposte razionali. Il problema riguarda anche il rapporto tra psiche e tempo: con Herr Weiss se ne è discusso anche altrove (e magari riprenderemo il discorso).
Comprendo però e condivido la questione posta da Teti: se la nostra mente è interessata da un oggetto e delle volte incomprensibilmente (senza nessi perlomeno apparenti di causa o fine) non potrebbe dipendere da una "memoria" più remota delle nostre singolari esperienze? Insomma, da qualcosa di più grande di noi e della nostra temporanea attività cerebrale, che ci precede-ci accompagna-ci segue in un tempo più largo e percepibile da chi ha più spiccato intuito, anche solo a tratti e accidentalmente?
Praticamente, la questione delle questioni...
Yellow- Messaggi : 349
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Re: Cinema e dintorni
'ngiorno!
Il tutto quindi pilotato dal nostro inconscio?
Ma già il fatto che la nostra attenzione si focalizzi su un determinato evento non significa che ci sono,in noi,le premesse per consideralo anomalo o di sofferente accettabilità e di conseguenza ci si ostini a trovarne un collegamento successivo,nel tentativo di giustificarlo/accettarlo?
Il tutto quindi pilotato dal nostro inconscio?
Ma già il fatto che la nostra attenzione si focalizzi su un determinato evento non significa che ci sono,in noi,le premesse per consideralo anomalo o di sofferente accettabilità e di conseguenza ci si ostini a trovarne un collegamento successivo,nel tentativo di giustificarlo/accettarlo?
Teti- Graduate
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Re: Cinema e dintorni
Premessa : questo è un sunto di un file epistolare risalente a circa 3 anni fa -
Per quel che vale, ognuno ne tragga le proprie valutazioni
Con questo test si vuole introdurre una prova che chiameremo , test delle coincidenze :
Test : Scegliere un oggetto reale e noto alla propria esperienza di vita -
Scopo: Verificarne la sua manifestazione in un arco di tempo predeterminato -
Per cominciare , provare ad aprire a caso un quotidiano , chiudere gli occhi e disegnare un cerchietto , quello , sarà l’oggetto sotto esame, se fosse un oggetto non possibile, ripetere la procedura …
Poi bisogna tenerlo sotto osservazione per un periodo di almeno 5 giorni di tempo/valutazione -
Detta così sembrerebbe la cosa più inutile di questo mondo , poiché in maniera più o meno fortuita e non ricercata la si sarà sperimentata chissà quante volte…. Ma per far si che se ne abbia esperienza diretta e cosciente, essa serve a capire come si possono formare credenze e devianti convinzioni particolari…..
Da questo agire , si comprende che la scelta del soggetto , e la sua successiva implicazione con la nostra “attenzione” , dipende da svariati fattori…. Primo fra essi : quanto sia comune con la propria esperienza di vita …. Ad esempio se scegliamo come soggetto un uomo politico tipo l’abominevole “berlusca” , basta che accendiamo la tv a qualunque ora del giorno o della notte e ne verifichiamo facilmente la sua manifestazione con un numero e una frequenza talmente alta da rischiare di far perdere di significato il termine coincidenza-
Alla stessa maniera se abbiamo un soggetto-oggetto medio , tipo : barca a vela , potremmo prevedere che incontrare essa al centro di una cittadina d’alta montagna sarebbe una signora Coincidenza , tale da poterla credere qualcosa di più di un semplice evento raro ma fortuito... Ovviamente la probabilità che una barca a vela si manifesti alla nostra attenzione aumenta , man mano che dalla montagna ci spostiamo in città di pianura , da questa in autostrada lontana dal mare , poi in quella vicino al mare ed infine sarebbe massima in un porto dove si disputano regolari regate veliche …
~ ~ ~ ~ ~ ~
Come spiegare tutto questo?……
L’inizio dei nostri personalissimi sogni e bisogni , innesca la nostra successiva “attenzione” verso l’oggetto-soggetto desiderato , e quando esso si manifesta , troverà già il campo preparato ad accoglierlo ….. Fin qui tutto è regolare e plausibile , ma da qui al successivo passo c’è un abisso , soprattutto per il significato finale che quella “combinazione” dovrebbe spiegare, ma non spiega!
Come già detto , spiegare l’inspiegabile non si può , ma non è detto , che se non si trovi una spiegazione razionale , allora essa non ci sia !… E’ un errore banale o madornale , quindi considerare che la spiegazione debba essere per forza misterica ……
In ogni caso : stabilito il soggetto-oggetto , stabilito il tempo di osservazione , stabilito quello della sua prima manifestazione, abbiamo tutti gli elementi per prevedere quale impatto emotivo avrà su di noi ….
Ora che tutti questi elementi sono dati e noti , si ha la pre-visione per capire come si formano quei processi mentali che sono solo frutto di combinazioni o di pre-giudicazioni –
A noi e alla “libera” nostra mente , le dovute conclusioni---
Per quel che vale, ognuno ne tragga le proprie valutazioni
Con questo test si vuole introdurre una prova che chiameremo , test delle coincidenze :
Test : Scegliere un oggetto reale e noto alla propria esperienza di vita -
Scopo: Verificarne la sua manifestazione in un arco di tempo predeterminato -
Per cominciare , provare ad aprire a caso un quotidiano , chiudere gli occhi e disegnare un cerchietto , quello , sarà l’oggetto sotto esame, se fosse un oggetto non possibile, ripetere la procedura …
Poi bisogna tenerlo sotto osservazione per un periodo di almeno 5 giorni di tempo/valutazione -
Detta così sembrerebbe la cosa più inutile di questo mondo , poiché in maniera più o meno fortuita e non ricercata la si sarà sperimentata chissà quante volte…. Ma per far si che se ne abbia esperienza diretta e cosciente, essa serve a capire come si possono formare credenze e devianti convinzioni particolari…..
Da questo agire , si comprende che la scelta del soggetto , e la sua successiva implicazione con la nostra “attenzione” , dipende da svariati fattori…. Primo fra essi : quanto sia comune con la propria esperienza di vita …. Ad esempio se scegliamo come soggetto un uomo politico tipo l’abominevole “berlusca” , basta che accendiamo la tv a qualunque ora del giorno o della notte e ne verifichiamo facilmente la sua manifestazione con un numero e una frequenza talmente alta da rischiare di far perdere di significato il termine coincidenza-
Alla stessa maniera se abbiamo un soggetto-oggetto medio , tipo : barca a vela , potremmo prevedere che incontrare essa al centro di una cittadina d’alta montagna sarebbe una signora Coincidenza , tale da poterla credere qualcosa di più di un semplice evento raro ma fortuito... Ovviamente la probabilità che una barca a vela si manifesti alla nostra attenzione aumenta , man mano che dalla montagna ci spostiamo in città di pianura , da questa in autostrada lontana dal mare , poi in quella vicino al mare ed infine sarebbe massima in un porto dove si disputano regolari regate veliche …
~ ~ ~ ~ ~ ~
Come spiegare tutto questo?……
L’inizio dei nostri personalissimi sogni e bisogni , innesca la nostra successiva “attenzione” verso l’oggetto-soggetto desiderato , e quando esso si manifesta , troverà già il campo preparato ad accoglierlo ….. Fin qui tutto è regolare e plausibile , ma da qui al successivo passo c’è un abisso , soprattutto per il significato finale che quella “combinazione” dovrebbe spiegare, ma non spiega!
Come già detto , spiegare l’inspiegabile non si può , ma non è detto , che se non si trovi una spiegazione razionale , allora essa non ci sia !… E’ un errore banale o madornale , quindi considerare che la spiegazione debba essere per forza misterica ……
In ogni caso : stabilito il soggetto-oggetto , stabilito il tempo di osservazione , stabilito quello della sua prima manifestazione, abbiamo tutti gli elementi per prevedere quale impatto emotivo avrà su di noi ….
Ora che tutti questi elementi sono dati e noti , si ha la pre-visione per capire come si formano quei processi mentali che sono solo frutto di combinazioni o di pre-giudicazioni –
A noi e alla “libera” nostra mente , le dovute conclusioni---
Re: Cinema e dintorni
Mrs Blue , la tua prosa ammantata da immaginifera poetica , al di là dell'argomento trattato , è un libero viaggio senza bagagli !...
Devo ancora completare la mia ricerca epistolare , per trarne quelle idee , per le quali i turbamenti irrazionali , ereditati da età sognanti e vaghe , possano o debbano trovare spiegazioni riequilibranti-
Devo ancora completare la mia ricerca epistolare , per trarne quelle idee , per le quali i turbamenti irrazionali , ereditati da età sognanti e vaghe , possano o debbano trovare spiegazioni riequilibranti-
Re: Cinema e dintorni
Buongiorno Herr Wei..(poi mi vado a leggere le istruzioni per la B-SS) e a tutti!
Il mio non pronunciarmi è legato a ricordi dell'infanzia,immagina:un grande albero con un mantello generoso,notti d'estate silenziose e stellate,solo la voce narrante di un "saggio" ..occhioni e bocche spalancate di bambini persi nei racconti del mistero.
Più o meno le storie convergevano su personaggi che avevano intereagito con qualcuno e rivelatesi poi deceduti da tempo o messaggi/percezioni che anticipavano certi avvenimenti luttuosi,tutto per me molto vago e nel primo caso frutto del "passa-parola" un po' casalingo,(nè nomi nè località ben definite),nel secondo caso dovuto a mere coincidenze.
Non ho avuto esperienze dirette nè direttamente raccontate dagli eventuali protagonisti..e francamente,nel caso si verificassero,pur essendo scettica..mi turberebbero assai!
Il mio non pronunciarmi è legato a ricordi dell'infanzia,immagina:un grande albero con un mantello generoso,notti d'estate silenziose e stellate,solo la voce narrante di un "saggio" ..occhioni e bocche spalancate di bambini persi nei racconti del mistero.
Più o meno le storie convergevano su personaggi che avevano intereagito con qualcuno e rivelatesi poi deceduti da tempo o messaggi/percezioni che anticipavano certi avvenimenti luttuosi,tutto per me molto vago e nel primo caso frutto del "passa-parola" un po' casalingo,(nè nomi nè località ben definite),nel secondo caso dovuto a mere coincidenze.
Non ho avuto esperienze dirette nè direttamente raccontate dagli eventuali protagonisti..e francamente,nel caso si verificassero,pur essendo scettica..mi turberebbero assai!
Teti- Graduate
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