I racconti di Tino
Arc en ciel :: Presente :: Erato , Euterpe , Calliope ... la prosa & la poesia in tutte le sue forme :: Prosa ,ovvero lo scriver fuor di poesia
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Re: I racconti di Tino
Eh..le metafore non possono mai mankare.
Charade..lassaire senti a mia..i racconti d'amore un pò piccanti nun sunnu pi tia !
Charade..lassaire senti a mia..i racconti d'amore un pò piccanti nun sunnu pi tia !
Tara- Senior
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Re: I racconti di Tino
Nooooo..le metafore no,per favore.....
Teti- Graduate
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Re: I racconti di Tino
Si, asoluta libertà. Chi si sente di scrivere lo faccia liberamente.
Io a poco a poco posterò i vari racconti che ho scritto, cui seguiranno anche le avventure
dell'ormai nostro Don Marco.
Per il "Boccaccesco" invocato da Tara, occorre un pò di tempo, il genere mi è nuovo,
e quindi occorre maggiore riflessione.
Io a poco a poco posterò i vari racconti che ho scritto, cui seguiranno anche le avventure
dell'ormai nostro Don Marco.
Per il "Boccaccesco" invocato da Tara, occorre un pò di tempo, il genere mi è nuovo,
e quindi occorre maggiore riflessione.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Ok , libera tu , liberi voi di declinare ,,, Io che giudico l'argomento sfiziosetto rinnovo il mio antecedente riprometto ,,, il problema però è il tempo a disposizione ,,, alla 'mezza' quando normalmente sono in pausa libero , in questi ultimi periodi invece sforo sistematicamente per lavori extra e quindi salta la ricerca di metafore ed affini ,,, vedremo tra sab e dom se si riesce a sintetizzar qualcosa di non prevedibile ne banale 'sconvulsione' he he ...
Charade- Senior
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Re: I racconti di Tino
Ch. ha scritto ---per altro verso stavo pensando a versioni poco romanzate ma molto metaforizzate...
sul metaforizzate non avevo dubbi.
Io non credo che scriverò la mia storiella amorosa.(una tantum mi astengo, ok?) Scusatemi, non vorrei stupirvi ..
Sono invece curiosa di leggere le vostre che, comunque ormai conoscendovi un po', immagino già come saranno impostate e cioé per alcuni di voi proprio agli antipodi.
sul metaforizzate non avevo dubbi.
Io non credo che scriverò la mia storiella amorosa.(una tantum mi astengo, ok?) Scusatemi, non vorrei stupirvi ..
Sono invece curiosa di leggere le vostre che, comunque ormai conoscendovi un po', immagino già come saranno impostate e cioé per alcuni di voi proprio agli antipodi.
Azzurra- Senior
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Re: I racconti di Tino
Azzurrì,intanto inizierei a dire che le cosiddette "briciole" spesso sono nel piatto della moglie....è abbastanza complicato affrontare questo argomento,comunque non demonizzerei la figura dell'amante (di ambedue i generi).
Rimando le considerazioni a quando avrò più tempo....
Rimando le considerazioni a quando avrò più tempo....
Teti- Graduate
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Re: I racconti di Tino
Ti correggo : aspettando che tutti/tutte , volendo, diamo il ns contributo , io per parte mia , mi prendo un po' di tempo ancora , poiché le prime idee sviscerate , non mi convincono molto ( e poi chi la sente l'ormonica centurionica?) , poiché mi mancano di paradossale mordente ( quel che più ricerco ) ,,,
per altro verso stavo pensando a versioni poco romanzate ma molto metaforizzate , che come in altra occasione , mettono in curiosa stretta relazione il triangolo cibo-sesso-amore ,,, ossia il primo appuntamento a pranzo/cena ,,, Tema abbastanza caro ad un certo cicciuzzo di controverso forumistico ricordo -
per altro verso stavo pensando a versioni poco romanzate ma molto metaforizzate , che come in altra occasione , mettono in curiosa stretta relazione il triangolo cibo-sesso-amore ,,, ossia il primo appuntamento a pranzo/cena ,,, Tema abbastanza caro ad un certo cicciuzzo di controverso forumistico ricordo -
Charade- Senior
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l'amante
... e aspettando di leggere le vostre storie d'amore, non disdegnamo di citare 'le amanti'. Che ne pensate?
Non sempre da mandare al rogo come streghe che rovinano menage gia' logorati, non sempre destinate ad essere infelici xche' si accontentano delle cosiddette briciole, forse le piu' amate senza riserve ne' costri-castra-zioni.
Eminenze di colore grigio (all'apparenza) che conducono giochi di ruoli. A volte all'insaputa altrui, vincenti nei sentimenti, altre volte dannate.
Ovviamente mi riferisco alle amanti innamorate, solo a quelle, forse paradossalmente: pure.
Non sempre da mandare al rogo come streghe che rovinano menage gia' logorati, non sempre destinate ad essere infelici xche' si accontentano delle cosiddette briciole, forse le piu' amate senza riserve ne' costri-castra-zioni.
Eminenze di colore grigio (all'apparenza) che conducono giochi di ruoli. A volte all'insaputa altrui, vincenti nei sentimenti, altre volte dannate.
Ovviamente mi riferisco alle amanti innamorate, solo a quelle, forse paradossalmente: pure.
Azzurra- Senior
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Re: I racconti di Tino
La (ex) cameriera era avvenente, quindi..............penso che Giulio...avrà passato momenti molto lieti con lei.
Devo raccontare tutto? Vedremo
Devo raccontare tutto? Vedremo
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Ma quale parole crude..quali situazioni imbarazzanti...! Tinuzzo..io ..voglio sapè.. se la ex cameriera si spupazza il cinquantino .
Ultima modifica di Tara il Lun 13 Apr 2015, 20:25 - modificato 1 volta.
Tara- Senior
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Re: I racconti di Tino
Grassie, grassie. Si Ho scritto finora una ventina di racconti, più o meno brevi.
Comunque qualcosa di piccante nel racconto c'era : il cenone, con peperencino
e pepe abbondante.
Eventualmente chiedere a Giulio e a Lisa.
Comunque qualcosa di piccante nel racconto c'era : il cenone, con peperencino
e pepe abbondante.
Eventualmente chiedere a Giulio e a Lisa.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Tinuzzo..continua pure con il seguito della storia..nei minimi dettagli.. mi raccumannu a tia.
Tara- Senior
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Re: I racconti di Tino
Caspiteronzolina , come sei prolifico ohh mr Red ,,, Io ancora non ho neanche pensato ai soggetti (forse riesumo Tristan e Feliciæ) , anche se per la ormonica dagadotata mi sa che ci vuole una dose abbondante di spezie pepate ,,,
Ps. ohilì ohilà , ma quali rimbrotti ; qui a parte papi virtuali e preti inusuali , si può essere formalmente erotici senza per questo scadere nella reprimenda ; l'importante è evitare parole crude , turpiloqui e situazioni imbarazzanti -
Ps. ohilì ohilà , ma quali rimbrotti ; qui a parte papi virtuali e preti inusuali , si può essere formalmente erotici senza per questo scadere nella reprimenda ; l'importante è evitare parole crude , turpiloqui e situazioni imbarazzanti -
Charade- Senior
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Re: I racconti di Tino
Si Azzurra, tutto il tempo che vuoi.
Sparate a zero, anche le critiche fanno bene per uno che scrive.
Sparate a zero, anche le critiche fanno bene per uno che scrive.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Calma e gesso. Dal drammatico al piccante tutto di botto sarebbe una forzatura.
Acclimatiamoci gradatamente, non vorrei che il mister mi faccia qualche rimbrotto.
Acclimatiamoci gradatamente, non vorrei che il mister mi faccia qualche rimbrotto.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Tinoo..guarda che non c'è nulla di piccante nel tuo racconto...
Tara- Senior
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Re: I racconti di Tino
Ciao Tinuzzo, ho letto il tuo racconto e, prima di esprimere la mia opinione,... ce devo penzà
per ora, dedichiamo questa (vecchia canzone) a Lisa
per ora, dedichiamo questa (vecchia canzone) a Lisa
Azzurra- Senior
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Re: I racconti di Tino
Bene, per il momento stoppiamo i racconti con riscolti drammatici e passiamo a racconti più leggeri.
Ho popstato questo che racconta di una bella storia d'amore.
Spero piaccia, buona lettura a tutti quanti.
Ho popstato questo che racconta di una bella storia d'amore.
Spero piaccia, buona lettura a tutti quanti.
misterred- Senior
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Giulio e la notte di S. Silvestro (racconto by sanvass)
IL RACCONTO DI CAPODANNO : "GIULIO E LA NOTTE DI S. SILVESTRO"
*****************************
Giulio, 51 anni, scapolo, commerciante in abbigliamento e calzature. Viveva col fratello più giovane di lui. Non avevano genitori.
Poi, due anni fa il fratello minore aveva conosciuta una bella ragazza rumena ed era scappato con lei senza lasciare traccia.
Lui, rimasto solo, aveva continuato il lavoro, ma non era contento di quella vita.
La sera del 31 dicembre non sapeva cosa fare; pensò : "cenetta frugale e vado a letto presto, i botti mi annoiano e disturbano".
E stava facendo così, quando squillò il telefono, era Marco un suo amico (anch'egli scapolo), che gli disse : "Giulio, ho due biglietti per il Veglione di Capodanno che si tiene a Lido di Enea, sulla Litoranea, ti va di venire?".
Giulio, tenetennò (era ormai in pigiama), poi rispose affermativamente.
"Bene", disse Marco, "ci vediamo alle 22,00 all'ingresso del locale.
Giulio, dopo una bella rasatura (aveva da qualche giorno la barba incolta), si vestì, si mise un vestito scuro, una cravatta rigorosamente rossa a strisce, e uscì.
Entrò nella sua macchina (una Porsche carrera di seconda mano) e si avviò verso il locale.
La litoranea era tranquilla, poco trafficata, il mare quasi calmo, un leggero venticello, non faceva particolarmente freddo, e uno spicchio di luna illuminava la grande distesa d'acqua del Mediterraneo (che qui confluisce col Tirreno).
Arrivò, ma l'amico non c'era ancora.
Aspettò, un quarto d'ora, poi squillò nuovamente il telefono, era Marco, purtroppo era impossibilitato a venire in quanto l'anziana madre si era sentita male e quindi doveva disdire l'appuntamento.
"La solita mia fortuna" - pensò Giulio.
Poi si decise, ed entrò lo stesso. "Sarebbe rimasto un solo un pò" (pensò).
Si accomodò ad un tavolo (il n.22) verso l'estremità della sala, qualcuno già ballava, mentre un pianista suonava qualcosa di romantico.
Ordinò un aperitivo, avrebbe voluto togliersi la giacca (ma non lo fece) faceva caldo, i riscaldamenti erano terribilmente accesi.
Poi si avvicinò una cameriera (avvenenente e dall'apperente età di circa 30 o 31 anni).
Fece per porgere l'aperitivo, quando sfortunatamente inciampò e gli versò il liquido del calice sulla giacca.
Lui ebbe un attimo di sbandamento, trasalì, però non si arrabbiò. La signorina arrossì, e gli chiese perdono. Gli disse di porgerle la giacca, avrebbe provveduto a portarla in lavanderia e smacchiarla.
"La prego, non dica niente al direttore, se no mi licenziano in tronco" - disse.
Lui, non si scompose, si tolse la giacca e rimase in maniche di camicia.
Stava bene anche così, aveva un torace possente e dei muscoli armoniosi.
Porse la giacca alla cameriera e le disse : "Come ti chiami?".
Lei rispose : "Lisa, perchè?".
Lui : "Lisa, ti andrebbe di cenare con me, questa sera, qui?"
"Non posso - rispose lei - sono di servizio ai tavoli".
"Bene, licenziati, e stai con me, questa sera" - disse Giulio.
Proseguì : "non mi fraintenda però, solo a cena (dandole del lei), poi ti accompegnerò a casa",
Lei : "Signore, e se mi licenzio, chi mi assumerà poi, qui è difficile trovare lavoro".
"Io", rispose Giulio, "Ho un negozio di tessili, e mi serve giustappunto una commessa".
Lisa rimase perplessa, però la proposta (e anche Giulio) le sembrava interessante.
"Siediti qui", disse Giulio, sto venendo e si avviò verso la drezione.
Chiese del direttore, e gli disse: Signor Direttore (guardando l'orologio), la signorina Lisa dalle.........22,35 la consideri licenziata. Salutò ed uscì.
Ad un cameriere disse :
"Ah, il tavolo rimane mio per questa sera, me lo custodisca, tra un'oretta tornerò".
Disse a Lisa : "mettiti un soprabito e vieni con me", tra un'ora torniamo qui.
Tornarono in città, al negozio di Giulio.
"bene, - disse Giulio - metti il vestito che più ti piace e additando la vetrina". e anche le scarpe (indicando un bel paio di scape da donna col tacco alto scure con una linea dorata, molto belle).
Dopo circa una ventina di minuti, Lisa era pronta, era uno splendore, Giulio era commosso nel vederla così bella e attraente.
Tornarono al locale, si accomodarono al tavolo 22, e il cameriere servì loro la cena.
Finalmente, Giulio, dopo tanti anni stava passando un capodanno da favola.
Verso la mattina, il locale si svuotò ed uscirono anche Giulio e Lisa e si avviarono verso la macchina (la Porsche carrera).
Giulio le aprì la portiera (era leggermente brillo ma entusiasta della serata.
"Ti riaccompagno a casa" - disse.
Poi proseguì : "Ma, dimmi Lisa, l'aperitivo me l'hai gettato addosso apposta o involontariamente?
Lei rispose con una dolcissima risata ed entrò in macchina.
Giulio annuì, in fondo cosa gli importava ormai?
Accese il motore e se ne andarono.
FINE
*****************************
Giulio, 51 anni, scapolo, commerciante in abbigliamento e calzature. Viveva col fratello più giovane di lui. Non avevano genitori.
Poi, due anni fa il fratello minore aveva conosciuta una bella ragazza rumena ed era scappato con lei senza lasciare traccia.
Lui, rimasto solo, aveva continuato il lavoro, ma non era contento di quella vita.
La sera del 31 dicembre non sapeva cosa fare; pensò : "cenetta frugale e vado a letto presto, i botti mi annoiano e disturbano".
E stava facendo così, quando squillò il telefono, era Marco un suo amico (anch'egli scapolo), che gli disse : "Giulio, ho due biglietti per il Veglione di Capodanno che si tiene a Lido di Enea, sulla Litoranea, ti va di venire?".
Giulio, tenetennò (era ormai in pigiama), poi rispose affermativamente.
"Bene", disse Marco, "ci vediamo alle 22,00 all'ingresso del locale.
Giulio, dopo una bella rasatura (aveva da qualche giorno la barba incolta), si vestì, si mise un vestito scuro, una cravatta rigorosamente rossa a strisce, e uscì.
Entrò nella sua macchina (una Porsche carrera di seconda mano) e si avviò verso il locale.
La litoranea era tranquilla, poco trafficata, il mare quasi calmo, un leggero venticello, non faceva particolarmente freddo, e uno spicchio di luna illuminava la grande distesa d'acqua del Mediterraneo (che qui confluisce col Tirreno).
Arrivò, ma l'amico non c'era ancora.
Aspettò, un quarto d'ora, poi squillò nuovamente il telefono, era Marco, purtroppo era impossibilitato a venire in quanto l'anziana madre si era sentita male e quindi doveva disdire l'appuntamento.
"La solita mia fortuna" - pensò Giulio.
Poi si decise, ed entrò lo stesso. "Sarebbe rimasto un solo un pò" (pensò).
Si accomodò ad un tavolo (il n.22) verso l'estremità della sala, qualcuno già ballava, mentre un pianista suonava qualcosa di romantico.
Ordinò un aperitivo, avrebbe voluto togliersi la giacca (ma non lo fece) faceva caldo, i riscaldamenti erano terribilmente accesi.
Poi si avvicinò una cameriera (avvenenente e dall'apperente età di circa 30 o 31 anni).
Fece per porgere l'aperitivo, quando sfortunatamente inciampò e gli versò il liquido del calice sulla giacca.
Lui ebbe un attimo di sbandamento, trasalì, però non si arrabbiò. La signorina arrossì, e gli chiese perdono. Gli disse di porgerle la giacca, avrebbe provveduto a portarla in lavanderia e smacchiarla.
"La prego, non dica niente al direttore, se no mi licenziano in tronco" - disse.
Lui, non si scompose, si tolse la giacca e rimase in maniche di camicia.
Stava bene anche così, aveva un torace possente e dei muscoli armoniosi.
Porse la giacca alla cameriera e le disse : "Come ti chiami?".
Lei rispose : "Lisa, perchè?".
Lui : "Lisa, ti andrebbe di cenare con me, questa sera, qui?"
"Non posso - rispose lei - sono di servizio ai tavoli".
"Bene, licenziati, e stai con me, questa sera" - disse Giulio.
Proseguì : "non mi fraintenda però, solo a cena (dandole del lei), poi ti accompegnerò a casa",
Lei : "Signore, e se mi licenzio, chi mi assumerà poi, qui è difficile trovare lavoro".
"Io", rispose Giulio, "Ho un negozio di tessili, e mi serve giustappunto una commessa".
Lisa rimase perplessa, però la proposta (e anche Giulio) le sembrava interessante.
"Siediti qui", disse Giulio, sto venendo e si avviò verso la drezione.
Chiese del direttore, e gli disse: Signor Direttore (guardando l'orologio), la signorina Lisa dalle.........22,35 la consideri licenziata. Salutò ed uscì.
Ad un cameriere disse :
"Ah, il tavolo rimane mio per questa sera, me lo custodisca, tra un'oretta tornerò".
Disse a Lisa : "mettiti un soprabito e vieni con me", tra un'ora torniamo qui.
Tornarono in città, al negozio di Giulio.
"bene, - disse Giulio - metti il vestito che più ti piace e additando la vetrina". e anche le scarpe (indicando un bel paio di scape da donna col tacco alto scure con una linea dorata, molto belle).
Dopo circa una ventina di minuti, Lisa era pronta, era uno splendore, Giulio era commosso nel vederla così bella e attraente.
Tornarono al locale, si accomodarono al tavolo 22, e il cameriere servì loro la cena.
Finalmente, Giulio, dopo tanti anni stava passando un capodanno da favola.
Verso la mattina, il locale si svuotò ed uscirono anche Giulio e Lisa e si avviarono verso la macchina (la Porsche carrera).
Giulio le aprì la portiera (era leggermente brillo ma entusiasta della serata.
"Ti riaccompagno a casa" - disse.
Poi proseguì : "Ma, dimmi Lisa, l'aperitivo me l'hai gettato addosso apposta o involontariamente?
Lei rispose con una dolcissima risata ed entrò in macchina.
Giulio annuì, in fondo cosa gli importava ormai?
Accese il motore e se ne andarono.
FINE
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
E non vorrei sbagliare, ma la parola "Mafia" non è una parola strettamente siciliana.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Charade ha scritto:La mafia siciliana è nata in Trinacria !
Poi gli assembramenti o le fratellanze o le associazioni più o meno a delinquere cambiano nome , paese e tempi , ma con le stesse modalità sono nate e cresciute in tutto il mondo ( cinese , russa , nord-sud-americana etc da est ad ovest , incrociando anche da nord a sud ) ,,,
Se ci si riferisce a "Cosa Nostra" penso di si, che si originaria della Sicilia che ebbe ramificazioni in Nord-Americana.
Però e non vorrei sbagliare che anche il "racket" nord irlandese non scherzava.
misterred- Senior
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Re: I racconti di Tino
Il rischio maggiore della giustizia fai da te è l'eventuale incertezza nella flagranza di reato e quindi del comminare una 'pena' che potrebbe essere eccessiva e non adeguata al tipo di pericolo reale o presunto a cui si è sottoposti- Tipico è il caso di chi ti minaccia fin dentro casa tua o in macchina o finanche in locali pubblici ( banche , ristoranti ,cinema , aerei etc ) , la ns azione preventiva da un punto di vista giuridico potrebbe facilmente ricadere nel caso dell'eccesso colposo in legittima difesa , tant'è che esiste la norma in seno alle stesse forze dell'ordine ( criticabile finchè si vuole , ma cardine di ogni ordine sociale ) , che non possono sparare se il presunto delinquente non abbia sparato prima di loro o gli si stia avventando addosso con armi bianche -
Charade- Senior
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Re: I racconti di Tino
La mafia siciliana è nata in Trinacria !
Poi gli assembramenti o le fratellanze o le associazioni più o meno a delinquere cambiano nome , paese e tempi , ma con le stesse modalità sono nate e cresciute in tutto il mondo ( cinese , russa , nord-sud-americana etc da est ad ovest , incrociando anche da nord a sud ) ,,,
Poi gli assembramenti o le fratellanze o le associazioni più o meno a delinquere cambiano nome , paese e tempi , ma con le stesse modalità sono nate e cresciute in tutto il mondo ( cinese , russa , nord-sud-americana etc da est ad ovest , incrociando anche da nord a sud ) ,,,
Charade- Senior
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Re: I racconti di Tino
Appunto proprio perchè il pericolo è l'abuso , allora a maggior ragione se lo stato sociale ( Alfano ? ah ah ) non è in grado di proteggere : me , le mie kambusere e le mie nipotastre ruotamunite o meno , allora mi difendo da me che presuppongo di essere formato ed informato ,,, e qui il problema ritorna di nuovo allo stato sociale che li deve dare a chi supera un serio e supercontrollato esame ricorrente d'idoneità ( ma da qui non se ne esce più ) -Teti ha scritto:Il pericolo è di ab-usarla..credo che ci v %.
Charade- Senior
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Re: I racconti di Tino
Dove sia nata non saprei, però se cerchi su internet vedrai cheAzzurra ha scritto:
Che la mafia sia nata al nord, é la prima volta che lo sento.
"bravi" e "picciotti" (n senso criminale) hanno qualcosa di similare.
misterred- Senior
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