Bacco tabacco & triclinio >

Quando la mia genetica madrina , “tradendo” le mie aspettative mi portava in tavola ciofeche mai viste , mi inventavo che mi ero dimenticato di dover andare dalla nonnina sorbolina che mi salvava da issa dalla sera alla mattina – La prima aveva tutte le scusanti poiché lavorava … chi non aveva scampo era il mi povero babbo , che se non stanchi entrambi , risolveva “uscendola” per mangiar fuori -


Per quel che riguarda il piatto più semplice , dipende tantissimo dalle usanze del famiglio o del casato … C'è chi salta il “primo” e risolve con insalata e le classiche 2 uova al tegamino , accompagnato da tante conserve , e chi in dipendenza di fame , lavoro affaticante o stazza ha bisogno di carboidrati … un magutt da 100 kg che ritorna da una giornata di picco e pala , non lo inganni con due ovi e 3 cipolline , ou avec plateau de nouvelle cuisine francais comme ça :

Leggendo, ho trovato una curiosità che in fondo é anche poi un po' ovvia.
Rifacendosi a Martino, quello dei freddolosi dell'11 novembre ma che sarebbe pure il protettore di tutti i cornuti (11 = simbolo di 2 corna): animali e ignari hommini , quelle birbe di narratori fanno risalire l'origine del piatto più semplice e veloce che ci sia e cioé "la pasta al burro" proprio a quelle situazioni in cui le mogli di un tempo, tutte casa e chiesa e ..che si erano per così dire svagate in assenza del marito, avrebbero preparato un piatto come quello,buono e pronto in pochi minuti e così sia. Essì, andavano di fretta e il tempo scarseggiava 
E trovandosi a tavola quella portata, al marito sarebbe sorto qualche sospetto nei confronti della santa donna sua compagna oltre che Kambusera 
Sta storiella non é più valida al giorno d'oggi. Uno perché le donne mica sono solo massaie e quello che ne consegue e poi si consumano i piatti pronti o congelati da cuocere e scaldare nel microonde, impiegando meno tempo del piatto di cui stiamo parlando.
Però, la pasta al burro da tanta soddisfazione 

Che ragazzacci ... giocate pure in culinaria o similia.

Tara ha scritto:Non è cosa pì.Tia.. fare la cialda dei cannoli in casa...tanto meno delle tue kambusere.
Devi andare direttamente in pasticceria...Sicula.

Ahh meno male che avevi appena detto che eri diventata buona 

Io se potessi avere voce in capitolo , farei faville in una cambusa , purtroppo esistono anche le kambusere che essendo in perfetta linea con certi programmi stressati e stressanti che raccontano una cuisine del tutto inaccettabile come fautore  di clima ansiogeno , allora me ne devo stare lontano , in attesa di emergenze nelle quali posso mostrare tutto il mio illuministico savoir-faire ... mica cotiche ... 

In mancanza di una ricetta personalizzata , eccone qui una idealizzata , in mancanza d'altro fa li stess : 
http://www.salepepe.it/ricette/primi/pasta-ripiena/cannelloni/cannoli-ripieni-melanzane-ricotta/


Saluti cannonari da qui ... 

Buoni ma 'di sostanza' i cannoli siciliani.
Nessuno di voi ha gustato quelli esclusivamente lodigiani?
Da ...svenire.. tanto sono na delizia.
Cialda croccante alla nocciola e ripieno di panna montata non troppo dolce.

Non è cosa pì.Tia.. fare la cialda dei cannoli in casa...tanto meno delle tue kambusere.
Devi andare direttamente in pasticceria...Sicula.

... Urkadmine ... chisti credo di conoscerli ... produzione industriale a quanto si vede ... 
Esisterà una ricetta per poterli fare in casa ? 
Il ripieno più o meno fantasioso , credo sia relativamente facile a farlo , mentre per la cialda penso occorra andare a comprarla già fatta ... 

Comunque una vera bomba energetica ! 

Siccome sugnu di core bono..ecco qua il dopo cena.

Ahh ahh , mazziata la Taruzza viziata già solo per averla sollecitata ed aspettata , rendo la mia versione , o meglio quella della mia nonnina sorbolina , che rende originale non solo quella fatta in luoghi di specifica origine meteo calorica ... 

nb la quantità di zucchero mi sembra esagerata per un solo litro , magari utilizzare dolcificanti meno calorici , per chi volesse ... Ordunque la cambusera in questione non dimenticava di mettere a bollire anche o soprattutto le scorze , più o meno in abbondanza , per rendere più o meno carico ( e in diversa misura più o meno colorato ) il prodotto finale ... La triturazione fine del ghiaccio la si ottiene alla stessa maniera di come si realizza lo zucchero a velo , e sono più che suf-efficienti anche i vari moulinex casalinghi ... La pastella granulosa finale , va acquisita con l'esperienza man mano maturata ... 

bon joie de vivre da qui ... 

   - Granita di limone -
Un litro di acqua.
Un litro di succo di limone filtrato.
800 grammi di zucchero...Questo va messo a piacere ...Anche meno o più ..dipende dai gusti.
Preparazione-
Mettere l'acqua in una pentola ..È appena inizia a bollire spegnere.
Lasciarla raffreddare e aggiungere lo zucchero...mescolare per bene finché lo zucchero si scioglie .
A questo punto versare il succo di limone filtrato ..rimescolare il tutto per bene.
Aprire il frizer  È mettere al fresco la granita...rimescolare di continuo per rompere i cristalli di ghiaccio.
Quando si è rassodata ...si tira  fuori dal frizer .è si da una bella frullata cn il mixer ad immersione.
Stesso procedimento con la granita di arance..


Rinfrescatevi la bocca..

Ciao Azzurra.
Ti sembrerà strano ma non ho mai fatto in casa la granita, o almeno l'ho fatta in maniera molto elementare, spremendo dei limoni,
aggiungendo zucchero e tutto il composto messo nel frigo. Importante disporre di un colino per il succo di limone.
Di solito la granita la consumiamo al bar bella e pronta. ormai fatta con i robot ovviamente.
Comunque mi informerò meglio. ciao

Tara e ora, visto che lei ha la testa altrove  .... eh ehh, lo chiedo pure a Tino:
ma sarà mai possibile avere la ricetta della granita al limone o arancia??
Avrò nuovi ospiti e vorrei stupirli, se fa per dì, più facile raggelarli (soprattutto certe faso-tutto-mi) con la vs specialità. 
O ci vuole 'na magia e cosi sia?
Quanta pazienza ci vuole a questo mondo...

Charade ha scritto:Fammi indovinare : la kambusera?   
opps no  scusa , volevo dire la cannella sulla fax nutella ... 




Nein, sbagliato, e' il mosto. Per il resto, tutto a posto.

Se se....apposta pi tia mi devi mettere il grembiule...

Fammi indovinare : la kambusera?   
opps no  scusa , volevo dire la cannella sulla fax nutella ... 


E' chiaro che ora Taruzza si mette il grembiuluzzo e ne spedisce una fettuzza a tutto il partecipame ... ed io la vojo doppia obviously 

Ciao Taruzza bella 
bellissmo l'aspetto della torta, anzi mi sa che é un dolce al cucchiaio o no?
Però ce sta un ingrediente che non mi garba...
ciao, nè 

Questo è un dolce fatto cn il mosto cotto.
Ci sono le mandorle...l'amido per i dolci...zucchero...cannella e poi non ricordo cosa...
Cmq est buonissimo...

Tara e Tino c'avete da imparare voi laggiù in Trinacria 

Ch ha scritto:
In terra di Puglia una volta mangiai un piatto di pesciolini infarinati che erano una delisssia degli dei … come le ciliegie , una via l'altro … 


già-già ...come friggono li pescetti nei trulli, neanche ai lidi ferraresi...
dea gratias che qualcuno sa soddisfare al meglio palati più che fini 

Re: Fotografia , che passione … Tara Oggi a 18:39 Aec-messaggio num#35052
cuscus di pesce. misterred Oggi a 13:22 Aec-messaggio num#35049
Re: Fotografia , che passione … Tara Oggi a 11:53 Aec-messaggio num#35047

Memore dei miei trascorsi infantili , in balia di kambusere naziste , sempre mal ho sopportato brodi vari o di carne o di pesce … In altre parole , non ci vado pazzo … D'altronde ho passato un mese ad arrostir di tutto , anche qualche capello ahh ahh … In terra di Puglia una volta mangiai un piatto di pesciolini infarinati che erano una delisssia degli dei … come le ciliegie , una via l'altro …





ps.,
Imparerete mai cosa sia un on-off-topic ?

Comunque, complimenti per il corretto uso del dialetto.
P.s. Noi avremmo detto così (per  l'esattezza) :
"Mala fiura mi facisti fare, miiiiiiii"

Urkadmine   ... un bello sbobbone , ma soprattutto un bel coraggio a mangiarlo in allegra compagnia 
Se la "nouvelle cuisine" non aveva altro , allora tutto giustificato ,,, Alternative riparative? ... quando capita , unire alla pietanza insalatine miste con finocchio o semi di finocchine : 

Azzurra ha scritto:
ah, ti devo dire una cosa, Tino 
Quando il mese scorso me trovavo per caso là da Vlad,

Brutta figura mi facisti fare, miiiii 

Ritorno sull'argomento, e ti invito a visionare il mio profilo. Ho detto la verità (dimostrata, come dice il Mister Ch).
Monte Erice è definito "Sacro Monte", come recita una lapide affissa sulle mura ciclopiche.
Ho fatto la fotoghrafia proprio per te.
Quindi, rimani serenissima, non hai fatto nessuna brutta figura.
Purtroppo, i mei conterranei e corregionali purtroppo a volte sono
poco acculturati, e non "alzano" gli occhi per ammirare le meraviglie
del territorio.

E veniamo al paradosso topografico-amministrativo.
Un tempo il Comune di erice era vastissimo e accorpava moltissimi territori, fino a S.Vito Lo Capo.
Si estendeva a NE del Monte Erice.
In basse, a SW invece il territorio apparteneva a Trapani (agro trapanese e saline).
Pian piano molti comuni si staccarono dalla "vetta" e divennero autonomi (Valderice, Custonaci,
Buseto Palizzolo etc.)
proprio alle pendici del Monte Erice si trova il territorio del Comune di Trapani, che confina
con il territorio del Comune di Erice.
E qui il paradosso.
Alcune vie appartengono al Comune di Erice, altre vie al Comune di Trapani.
Poteva capitare che una casa avesse una stanza ad Erice e una a Trapani.
Ciò vale anche per le campagne. Una parte è agro ericino, e confinante
l'agro trapanese.
Anche qui un fondo può trovarsi in parte sul territorio di Trapani e in parte
sul territorio di Erice.
Dopo la seconda guerra mondiale, la città di Trapani (pesantemente bombardata)
fu ricostruita.
Ma molti cominciarono a costruire case alle pendici del Monte, a valle.
Quindi, trapanesi divennero ericini, pian piano
Molte strutture pubbliche (carcere, ospedali, cliniche, ex manicomio, stadio
provinciale etc.) furono realizzati nel territorio ericino.
Allora, negli anni '60 il Comune di Trapani pensava di acquisire quei territori.
Cosa che invece non andò mai a buon fine.
Insomma la questione dei confini è ancora irrisolta.
L'Ospedale (e varie cliniche) quindi sono ubicate nel territorio ericino,
qundi quando un bambino nasce è Ericino, anche se residente a Trapani.
Il Comune di Erice conta ormai 30.mila abitanti, quello di Trapani circa 70.mila.
Tra un ventennio, stando così le cose, i due comuni avranno lo stesso numero
di abitanti.
Ecco il paradosso.
Come detto, il TP CALCIO gioca le sue partite casalinghe nello stadio
Provinciale (che si trova a Erice, a valle).
Trapani (la città) infatti si estendo proprio sotto le pendici del Monte Erice.
Ecco il paradosso dei due Comuni.
Il territorio è lo stesso, però i confini separati, con due Consigli Comunali,
2 corpi di VV.UU. etc. etc.
Spero di essere stato chiaro.
P.s. salutami i tuoi amici siciliani, Azzurra, e digli di studiare di più, almeno
la storia del proprio territorio.

Azzurra ha scritto:
E' così?
Brutta figura mi facisti fare, miiiii 

No, nessuna "mala fiura". Ti sei semplicemente imbattuta in alcuni che non sono particolarmente acculturati.
Mi, Ti e Vi spiego.
Storia e Mitologia:
Monte Erice si trova a 751 m.s.m.
Quindi non è altissimo, ma solitamente è circondato e avvolto da nuvole che in cima diventa
nebbia a volte molto fitta. In qualsiasi periodo dell'anno.
In cima (o sulla vetta) si trova il piccolo abitato, abitato ormai da poche cntinaia di persone.
La vetta si raggiunge tramite una stradina (più di una) ovvero con la "funivia", con una veduta
panoramica davvero affascinante sulle isole Egadi e sul territorio circostante.
Gli abitanti del Monte Erice erano definiti "I Muntisi" perchè abitavano "'O Munti" (al monte).
Monte Erice è chiamato dai locali quindi "'U Munti".
Così lo conosce il popolino.
Per la letteratura invece è detto "Sacro Monte" o "Sacra Vetta", per via di alcune poesie
(tra cui il Carducci, in "Primavere Elleniche"). Tale poesia io l'ho postata proprio qui nel forum.
Perchè sacro? Perchè Sacra vetta o sacro monte?
Perchè anticamente in cima vi era il tempio di Venere Afrodite (altrimenti detta Astarte).
Le sacerdotesse o vestali di Afrodite che lo curavano (si dice) esercitassero la "prostituzione sacra".
I marinai e naviganti del Mediterraneo quando giungevano al porto di Drepanon, si recavano
in cima per offerte ed altro.
Il tempio non esiste più, distrutto dal Console Marcello o forse dai Vandali.
Al suo posto fu edificato il "Castello di Venere", tuttora esistente.
Le sacerdotesse comunicavano con la valle (Isola della Colombaia) a mezzo di piccioni (colombi)
oppotunamente addestrati.
Con l'avvento del Cristianesimo, in cima fu edificato il Duomo Reale (Real Duomo), che custodisce
l'immagine sacra di Maria col Bambino.
Tale effigie, risultava contesa con il piccolo comune di Custonaci (che si trova più a nord).
Così fecero una copia del dipinto per non scontentare nessuno.
Maria SS.Di Custonaci è la patrona dell'agro ericino e di conseguenza di Erice (vetta)
(segue...)

No, Tino, non l'ho cucinato io.
Quando non c'é altro e te lo mettono in tavola e hai fame, che fai?
Se poi é anche buono, lo mangi e via.


Quando vengo in Sicilia, cioè spero presto, me li voglio gustare tutti i piatti che sia tu che Tara spesso nominate.
ah, ti devo dire una cosa, Tino 
Quando il mese scorso me trovavo per caso là da Vlad, sul posto c'ho incontrato ben 25 siciliani di cui 13 residenti e Trapani - Erice - Agrigento - Palermo.
Memore che tu, sotto al tuo avatar avevi scritto: città natale: Sacra Vetta, io ho chiesto loro se la conoscessero. Gli amici nuovi mi guardarono con fare indescrivibile ma molto interrogativo..
Alla fine mi risposero che non conoscevano quel luogo. Poi assieme si concluse che forse é il Monte Erice che sta dilà, mentre aldiquà ci sta Trapani e che ormai tutti i bimbi che nascono sono di Erice. 
E' così? 


Brutta figura mi facisti fare, miiiii